A scegliere il miglior film del concorso internazionale sono: Cinzia Bomoll, Daniel Cohen e Manuela Velasco. Per il Premio Caligari a governare circa 80 giovani tra studenti e appassionati, sono: Manlio Gomarasca (presidente), Maurizio Di Rienzo (coordinatore) e Anna Maria Pasetti (tutor)
GIURIA INTERNAZIONALE
Cinzia Bomoll di origini nomadi per parte di madre, cresce a Bologna, dove si laurea in Materie letterarie, per trasferirsi poi a Roma, a New York, nel deserto del Mojave in California e tornare a Bologna, dove oggi vive. Scrive fin da giovanissima ed esordisce con un racconto incluso nella raccolta Quello che ho da dirvi (a cura di Giulio Mozzi, Einaudi, 1998). Ha pubblicato i romanzi Lei che nelle foto non sorrideva (Fazi, 2006), 69 (Fazi, 2011), Cuori a spigoli (Ianieri, 2019). È anche sceneggiatrice (vincitrice del Premio Solinas 2020) e regista per il cinema e la televisione. Ha realizzato tre lungometraggi: Il segreto di Rahil (2007), Let’s Dance (2010) e La California (2022), presentato nella sezione Freestyle alla diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma. La ragazza che non c’era è il suo primo romanzo giallo.
Daniel Cohen è il direttore artistico del Festival europeo del cinema fantastico di Strasburgo. Appassionato di cinema di genere e di mondi fantastici sin dall’adolescenza, ha iniziato a lavorare in un cinema d’essai di Strasburgo nel 1999, principalmente con mansioni da proiezionista. Nel 2006 ha fondato la Spectre Films e ha organizzato il suo primo festival con una retrospettiva sui leggendari Hammer Studios. Nel 2008, con la Spectre Films, ha fondato il Festival europeo del cinema fantastico di Strasburgo. Tra le sue altre attività: scouting nei mercati cinematografici, giurato nei festival internazionali, curatore di conferenze sul cinema per studenti, gestore di un cineclub di genere per l’intero anno.
Manuela Velasco debutta sul grande schermo nel 1987 con La ley del deseo (La legge del desiderio) di Pedro Almodóvar. Lavora come presentatrice televisiva e in piccoli ruoli di numerose serie, oltre a essere chiamata per il cinema da registi come Jorge Iglesias (Gente pez, 2001). Nel 2007 arriva il grande successo con la parte da protagonista nell’horror REC di Jaume Balagueró e Paco Plaza. Grazie al personaggio di Ángela Vidal si aggiudica un Goya come attrice rivelazione e il premio come miglior interprete al Festival di Sitges. Dopo alcune serie televisive e lavori teatrali, torna sul grande schermo con El dos de mayo di José Luis Garcí, [REC] 2 ancora diretta dal duo Balagueró e Plaza, e [REC] 4 – Apocalipsis, per la regia del solo Balagueró con il quale torna a recitare nel 2014 nel cortometraggio Inquilinos. Nel 2018 gira Antes de la quema di Fernando Colomo.
GIURIA PREMIO CALIGARI
Manlio Gomarasca ha fondato nel 1994 la rivista «Nocturno Cinema» di cui è editore e capo-redattore. Ha pubblicato i libri, 99 Donne e Io Emanuelle per Mediaword e La piccola cineteca degli orrori e Monnezza amore mio per Rizzoli. È stato curatore di retrospettive per la Mostra del Cinema di Venezia e ha fatto parte di numerosi comitati di selezione nei maggiori festival internazionali. Dal 2009 è nel comitato del Festival di Locarno. Collabora inoltre con i più importanti festival del cinema fantastico. Dal 2015 si occupa di distribuzione cinematografica presso Koch Media. Da regista, ha diretto i documentari Totally Uncut, Fernando di Leo: la morale del cinema, I Tarantiniani (con Stefano Della Casa) e Inferno rosso – Joe D’amato sulla via dell’eccesso vincitore come miglior documentario al Festival di Sitges del 2021.
Maurizio Di Rienzo è giornalista e critico cinematografico, consulente e programmer di festival cinematografici (Giornate degli Autori, Bif&st di Bari), condirettore di ShorTS International Film festival di Trieste, collaboratore della FICE, ideatore e curatore di rassegne dedicate al cinema italiano dalla Cinémathèque suisse e di documentari dalla Casa del Cinema di Roma. Ha condotto programmi e speciali radiofonici e televisivi. Organizza e conduce convegni, workshop, lezioni di cinema, conferenze stampa; ha scritto per libri, cataloghi, pubblicazioni specializzate. Per il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani dal 2002 cura, in sinergia col Direttivo, la preselezione di cortometraggi e documentari italiani per gli annuali Premi Nastri d’Argento.
Critica e giornalista cinematografica, Anna Maria Pasetti collabora con «Il Fatto Quotidiano» e altre testate. Ha scritto per «Alias», «Ciak», «Rolling Stone», «MyMovies» e altri. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica di Milano, ha conseguito un MA in Film & Television Studies al Birkbeck College di Londra. È stata selezionatrice per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia e per il concorso del festival Sguardi Altrove sul cinema al femminile. Nel 2018 ha fondato l’associazione culturale Red Shoes dedicata alla cultura cinematografica britannica. Collabora a progetti didattici per l’insegnamento del linguaggio cinematografico presso scuole di ogni ordine e grado.