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Un racconto tra vita, libri e cinema a cura di Adrian Wootton
Prosegue anche quest’anno la tradizione dei talk su fatti, storie e personaggi legati alla grande tradizione del mystery curati per il Noir in Festival da Adrian Wootton, OBE e Chief Executive di Film London, già direttore del LFF, del National Film Theatre e del festival Crime Scene. Protagonista è quest’anno William Somerset Maugham, uno dei padri nobili della letteratura inglese del Novecento. Maugham era stato studente di filosofia a Heidelberg, di medicina a Londra, autista della Croce Rossa nella Prima Guerra Mondiale (insieme a Ernest Hemingway e John Dos Passos), ma conquistò la fama già alla vigilia della Grande Guerra come scrittore e commediografo, rinnovando il suo successo anche come sceneggiatore a Hollywood dopo il 1945. Se alcuni dei suoi romanzi come Schiavo d’amore, Il filo del rasoio, La luna e sei soldi, Il velo dipinto divennero presto dei classici, il cinema si interessò al suo lavoro fin dal 1915 con la trasposizione di The Explorer e la sua filmografia conta oltre trenta titoli alcuni dei quali premiati all’Oscar.
Meno nota è la sua attività di spia: personaggio tormentato e insicuro, balbuziente e timido, bisessuale, appassionato di viaggi e avventure, già durante la Prima Guerra Mondiale lavorava per la British Intelligence sul Continente e fu inviato in Svizzera e Russia alla vigilia della rivoluzione bolscevica agli ordini di Sir William Wiseman, capo del Secret Intelligence Service britannico (in seguito chiamato MI6). Silenzioso e osservatore, Maugham aveva il temperamento adatto per lavorare come agente dei servizi segreti; riteneva di aver ereditato dal padre avvocato il dono del giudizio distaccato e la capacità di non essere tratto in inganno dalle apparenze.
Maugham non perdeva mai l’occasione di trasformare la vita vera in letteratura e usò le sue esperienze di agente segreto per creare una serie di racconti brevi il cui protagonista è un agente raffinato, sofisticato, solitario. Ashenden, un libro che ispirò Ian Fleming e la serie di James Bond. E alle avventure di Ashenden si ispirò Alfred Hitchcock per Amore e mistero – Secret Agent del 1936. Hitchcock del resto dichiarò più volte che si trattava di uno dei suoi scrittori preferiti.