LA NIÑA DE LA COMUNIÓN

Spagna, fine anni Ottanta. La nuova arrivata Sara cerca di inserirsi nel gruppo degli adolescenti di una piccola città nella provincia di Tarragona. Farlo sarebbe ancora più semplice, se solo somigliasse alla sua migliore amica, l'estroversa Rebe. Una sera le due ragazze escono e si sballano in un locale notturno. Mentre tornano a casa, si imbattono in una bambina con in mano una bambola, vestita per la prima comunione. È l'inizio di un incubo.  sceneggiatura Guillem Clua Víctor García Alberto Marini fotografia José Luis Bernal montaggio Clara Martínez Malagelada musica Marc Timón scenografia Marc Pou costumi Ariadna Papio interpreti Carla Campra (Sara) Aina Quiñones (Rebe) Marc Soler (Pedro) Carlos Oviedo (Chivo) Olimpia Roch (Judit) produttori Mercedes Gamero Edmon Roch produzioni Atresmedia Cine Ikiru Films Warner Bros Entertainment Spain   vendite internazionali Film Factory Entertainment info@filmfactory.es www.filmfactoryentertainment.com Victor García ha presentato il suo primo cortometraggio, El ciclo, al Sitges nel 2003. Un esordio che gli ha consentito di accedere al mercato statunitense, dove ha diretto i suoi primi film: Return to House on Haunted Hill e Mirrors 2. Da allora, ha continuato a dirigere produzioni internazionali come Gallows Hill, presentato in anteprima al Sitges nel 2013, e An Affair to Die for, dove per la prima volta ha preso le distanze dall'horror classico per girare un thriller claustrofobico.  2022 La niña de la comunión 2019 An Affair to Die for 2013 Gallows Hill 2011 T Is for Tiles (cm) 2011 Hellraiser: Revelations 2010 Mirrors 2 2010 Arctic Predator 2007 Return to House on Haunted Hill 2003 El ciclo (The Cycle, cm)

LA NIÑA DE LA COMUNIÓN2022-12-03T10:33:41+01:00

TI MANGIO IL CUORE

Puglia. Arso dal sole e dall’odio, il promontorio del Gargano è conteso da criminali che sembrano venire da un tempo remoto governato dalla legge del più forte. Una terra arcaica da far west, in cui il sangue si lava col sangue. A riaccendere un'antica faida tra due famiglie rivali è un amore proibito: quello tra Andrea, riluttante erede dei Malatesta, e Marilena, moglie del boss dei Camporeale. Una passione fatale che riporta i clan in guerra. Ma Marilena, esiliata dai Camporeale e prigioniera dei Malatesta, contesa e oltraggiata, si opporrà con forza di madre a un destino già scritto. sceneggiatura Antonella W. Gaeta Pippo Mezzapesa Davide Serino liberamente tratto da Ti mangio il cuore di Carlo Bonini e Giuliano Foschini fotografia Michele D'Attanasio montaggio Vincenzo Soprano musica Teho Teardo suono Fabio Conca scenografia Daniele Frabetti costumi Ursula Patzak interpreti Elodie (Marilena Camporeale) Francesco Patanè (Andrea Malatesta) Francesco Di Leva (Giovannangelo) Lidia Vitale (Teresa Malatesta) Giovanni Trombetta (Paky Malatesta) Letizia Pia Cartolaro (Immacolata Malatesta) Giovanni Anzaldo (Zigo Zago) Gianni Lillo (Damiano Camporeale) Brenno Placido (Potito Montanari) Tommaso Ragno (Michele Malatesta) Michele Placido (Vincenzo Montanari) produttori Nicola Giuliano Francesca Cima Carlotta Calori Viola Prestieri produzione Indigo Film con Rai Cinema vendite internazionali True Colours info@truecolours.it www.truecolours.it distribuzione 01 Distribution www.01distribution.it Pippo Mezzapesa è un regista e sceneggiatore. Tra i suoi corti: Zinanà (David di Donatello, 2004), Come a Cassano, L’altra metà (nomination a David di Donatello e Globo d’Oro, menzione ai Nastri d'Argento), Settanta (Nastro d’Argento 2012 e nomination al David di Donatello), La giornata (Nastro d’Argento speciale e nomination a David di Donatello e Globo d’Oro). Due i documentari: Pinuccio Lovero – Sogno di una morte di mezza estate, presentato alla Settimana della Critica di Venezia, e Pinuccio Lovero – Yes I Can selezionato al Festival di Roma – Prospettiva Italia. Nel 2011 gira il suo primo lungometraggio, Il paese delle spose infelici, in concorso al Festival di Roma. Nel 2018 firma Il bene mio, presentato a Venezia alle Giornate degli Autori. 2022 Ti mangio il cuore 2018 Il bene mio 2017 La Giornata (cm) 2012 Settanta (cm) 2012 Pinuccio Lovero – Yes I Can (doc) 2011 Il paese delle spose infelici 2009 L’altra metà (cm) 2008 Pinuccio Lovero – Sogno di una morte di mezza estate (doc) 2006 Come a Cassano (cm) 2004 Zinanà (cm)

TI MANGIO IL CUORE2022-11-24T13:39:26+01:00

IL MUTO DI GALLURA

Questa storia, ambientata nella Gallura di metà Ottocento, ruota intorno alla faida che ebbe luogo tra le famiglie Vasa e Mamia, e che causò la morte di oltre settanta persone. Bastiano Tansu è un personaggio realmente vissuto. Sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l’assassinio di suo fratello Michele, lo annodano indissolubilmente a uno dei due capi fazione, Pietro Vasa che lo trasforma nell’assassino più temuto dell’intera faida. Quando le paci di Aggius determinano la fine della faida, Bastiano sembra aver trovato anche la pace interiore nell’amore corrisposto per la figlia di un pastore. Ma in un mondo violento e superstizioso Bastiano non può essere assolto. sceneggiatura Matteo Fresi Carlo Orlando fotografia Gherardo Gossi montaggio Valeria Sapienza   musica Paolo Baldini Dubfiles con la collaborazione di Alfredo Puglia e Filippo Buresta suono Fabio Melorio scenografia Alessandro Vannucci costumi Monica Simeone interpreti Andrea Arcangeli (Bastiano Tansu) Marco Bullitta (Pietro Vasa) Giovanni Carroni (Antonio Mamia) Syama Rayner (Gavina) Aldo Ottobrino (Amedeo) Fulvio Accogli (intendente Michele Tansu) Nicola Pannelli (Don Augusto) produttori Domenico Procacci Laura Paolucci produzione Fandango con Rai Cinema distribuzione italiana Fandango fandango@fandango.it www.fandango.it Matteo Fresi si è laureato nel 2005 in Storia dell'arte moderna. Mamma umbra e papà gallurese, ha lavorato come skipper e istruttore di vela nell'arcipelago della Maddalena durante gli anni dell'università. Si è diplomato in tecniche della narrazione alla Scuola Holden con la quale collabora dal 2007 come docente. È socio fondatore di una piccola casa di produzione cinematografica di Torino: Epica Film. Il muto di Gallura è la sua opera prima. 2021 Il muto di Gallura

IL MUTO DI GALLURA2022-11-24T13:45:37+01:00

PIOVE

Da qualche giorno Roma è teatro di un evento singolare: quando piove condotti e tombini tracimano con una melma grigiastra ed esalano un vapore denso di cui non si conosce l’origine. Nessuno può immaginare che chiunque respiri questo misterioso vapore dovrà fare i conti con ciò che reprime, i suoi istinti più oscuri, la sua rabbia. Neanche la famiglia Morel. Dalla morte di Cristina, causata da un incidente un anno fa, per il marito Thomas e il figlio Enrico, l’amore ha ceduto il posto a una convivenza forzata, mentre la piccola di casa, Barbara, vorrebbe solo rivederli uniti come un tempo. L’incidente si poteva evitare, questo lo sa bene Thomas e anche Enrico. Invece di assumersi le proprie colpe e andare avanti, i due hanno smesso di parlarsi. Ora sono due anime cariche di rabbia, imprigionate in una Roma che assomiglia a loro: cupa, nervosa, sul punto di esplodere. sceneggiatura Jacopo Del Giudice Paolo Strippoli Gustavo Hérnandez fotografia Cristiano Di Nicola montaggio Marco Spoletini musica Raf Keunen suono Paul Maernoudt Antoine Vandendriessche scenografia Nello Giorgetti costumi Nicoletta Taranta interpreti Fabrizio Rongione (Thomas) Cristiana Dell’Anna (Cristina) Francesco Gheghi (Enrico) Aurora Menenti (Barbara) Leon De La Vallée (Gianluca) Ondina Quadri (Alice) Orso Maria Guerrini (Ferrini) Elena Di Cioccio (Marta) Nicoló Galasso (Giacomo) Federigo Ceci (Leonardo) Pietro Bontempo (padre di Giacomo) produttori Marina Marzotto Mattia Oddone produzione Propaganda Italia distribuzione italiana Fandango www.fandango.it fandango@fandango.it Paolo Strippoli si è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dopo essersi laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università «La Sapienza». Nel 2019 vince il premio Franco Solinas al miglior soggetto con il film L’angelo infelice. Nel 2021 con A Classic Horror Story, opera prima diretta con Roberto De Feo, si aggiudica il Premio per la miglior regia al Festival di Taormina. Piove è il suo secondo lungometraggio. 2022 Piove 2021 A Classic Horror Story (diretto con Roberto De Feo) 2019 Senza tenere premuto (cm) 2018 Nessun dorma (cm) 2018 Storia triste di un pugile scemo (cm) 2017 Fine d'estate (cm) 2016 Bassa stagione (cm) 2015 Mio fratello (cm) 2015 Fusa (cm) 2015 Creme Aigre (cm) 2015 Y Generation (cm) 2014 Dimmi cosa senti (cm) 2012 In un mondo violento (cm)

PIOVE2022-11-24T14:01:53+01:00

ERO IN GUERRA MA NON LO SAPEVO

Milano, fine anni Settanta. Pierluigi Torregiani, un gioielliere che si è fatto da sé, subisce un tentativo di rapina in cui muore un giovane bandito. Non è stato lui a sparare, ma molti giornali lo accusano di essere un giustiziere borghese. La tensione politica dell'epoca lo rende un obiettivo perfetto per i PAC, gruppo di terroristi guidato da Cesare Battisti, che individuano in lui un colpevole da punire. Torregiani e la sua famiglia ricevono minacce di morte: il pericolo è così concreto che gli viene assegnata una scorta. Ma le intimidazioni non si fermano: sempre più invasive, lo condizionano nel lavoro e soprattutto nei rapporti con i famigliari, che si consumano fino a sfiorare la rottura. sceneggiatura Fabio Resinaro Carlo Mazzotta Mauro Caporiccio ispirato al libro omonimo di Alberto Dabrazzi Torregiani e Stefano Rabozzi fotografia Paolo Bellan montaggio Luciana Pandolfelli musica Andrea Bonini scenografia Pasquale Tricoci costumi Enrica Barbano interpreti Francesco Montanari (Pierluigi Torregiani) Laura Chiatti (Elena) Gianluca Gobbi (Salvo Lo Russo) Pier Giorgio Bellocchio (Commissario Giardino) Stefano Fregni (direttore di banca) Luca Guastini (Albertini) Juju Di Domenico (Marisa) Gualtiero Burzi (medico) produttore Luca Barbareschi produzione Èliseo Entertainment con Rai Cinema distribuzione italiana 01 Distribution www.01distribution.it Fabio Resinaro con Fabio Guaglione, conosciuto ai tempi del liceo, dà vita a un duo produttivo e artistico che nel 2001 realizza un primo cortometraggio, Ti chiamo io. Nel 2004 dirigono un secondo film breve di fantascienza, E:d:e:n, che ottiene numerosi riconoscimenti soprattutto all'estero. Successo replicato con i due mediometraggi The Silver Rope (2006) e Afterville (2008). Negli anni successivi, i due filmmaker alternano progetti nei quali ricoprono il ruolo di produttori o sceneggiatori e girano parecchi videoclip e promo. Nel 2016 Resinaro e Guaglione dirigono il loro primo lungometraggio, Mine. Il film ottiene una nomination sia ai David sia ai Nastri e, soprattutto, un ottimo riscontro al botteghino. Due anni dopo producono Ride di Jacopo Rondinelli, selezionato anche al Premio Caligari 2018. Dal 2019, Resinaro dirige tre lungometraggi: Dolceroma, Appunti di un venditore di donne ed Ero in guerra ma non lo sapevo. 2022 Ero in guerra ma non lo sapevo 2021 Appunti di un venditore di donne 2019 Dolceroma 2016 Mine (diretto con Fabio Guaglione) 2008 Afterville (cm, diretto con Fabio Guaglione) 2006 The Silver Rope (cm, diretto con Fabio Guaglione) 2004 E:d:e:n (cm, diretto con Fabio Guaglione) 2001 Ti chiamo io (cm, diretto con Fabio Guaglione)

ERO IN GUERRA MA NON LO SAPEVO2022-11-27T18:50:36+01:00

GHIACCIO

1999, Roma. Giorgio, giovane promessa della boxe, vive con la madre nella periferia degradata della città. Il padre, assassinato anni prima, ha lasciato in eredità al figlio un debito con la malavita che non gli permette di essere un uomo libero. Con l’aiuto di Massimo, che ha un passato nella boxe e vede nel ragazzo il grande campione che lui non è riuscito a diventare, Giorgio ha finalmente la possibilità di riscattarsi, entrando nel mondo del pugilato professionistico. Ma la malavita di periferia non lascia mai scampo a chi non si piega alle sue regole. sceneggiatura Alessio De Leonardis Fabrizio Moro fotografia Simone Zampagni montaggio Luigi Mearelli   musica Fabrizio Moro scenografia Gaspare De Pascali costumi Magda Accolti Gil interpreti Giacomo Ferrara (Giorgio) Vinicio Marchioni (Massimo) Claudio Camilli (Pisciasotto) Beatrice Bartoni (Elisabetta) Sara Cardinaletti (Floriana) Valerio Morigi (Sfascio) Lidia Vitale (Maria) Lorenzo Grilli (Blond) Emanuele Propizio (Michelino) Mauro Cremonini (Giovannone) produzione La Casa Rossa con Tenderstories   distribuzione italiana Vision Distribution info@visiondistribution.it www.visiondistribution.it Alessio De Leonardis frequenta il D.A.M.S. iniziando a lavorare nel cinema nel 2003 come assistente alla regia e, dal 2005 in poi come aiuto regista. Nel corso della sua carriera collabora con registi quali Krzysztof Zanussi, Daniele Vicari, Claudio Fragasso, Paolo e Vittorio Taviani, Gabriele Mainetti, Vincenzo Marra e Marco Risi. Passa alla regia dal 2011, dapprima con alcuni cortometraggi premiati in numerosi festival, poi con svariati videoclip. In televisione lavora come regista di seconda unità per la serie L’Aquila, grandi speranze per Raiuno. Nel 2015 collabora alla regia con Paolo Cevoli per il film Soldato Semplice. Ghiaccio è la sua opera prima. Fabrizio Moro dal 2000 partecipa a numerose edizioni del Festival di Sanremo. Ed è proprio in quell'anno che fa uscire il suo album d'esordio come cantautore, Fabrizio Moro. Nel 2007, entra a far parte della scuderia di Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani e inizia a lavorare alla realizzazione dell'album Pensa. Con il brano dal titolo omonimo, vince sia il premio della critica sia la sezione giovani a Sanremo. Nel 2018, insieme al cantautore Ermal Meta vince il Festival di Sanremo con il brano Non mi avete fatto niente. Nel 2021 dirige, insieme ad Alessio De Leonardis, il videoclip di Sogni di rock’n’roll, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Il sodalizio con De Leonardis prosegue con Ghiaccio. 2022 Ghiaccio

GHIACCIO2022-11-24T13:18:05+01:00

VIKING

Viking Society sta reclutando volontari per la prima missione su Marte con un equipaggio. L'obiettivo è formare anche una squadra B sulla Terra che rispecchi lo stesso tipo di viaggio per trovare soluzioni ai problemi relazionali vissuti dal gruppo diretto su Marte. Il film racconta la storia di David, un insegnante di ginnastica del liceo che sognava di diventare un astronauta e di fare la differenza. sceneggiatura Stéphane Lafleur Eric K. Boulianne fotografia Sara Mishara montaggio Sophie Leblond   scenografia André-Line Beauparlant costumi Sophie Lefebvre musica Organ Mood Christophe Lamarche-Ledoux Mathieu Charbonneau interpreti Steve Laplante (David) Larissa Corriveau (Steven) Fabiola N. Aladin (Janet Adams) Hamza Haq (Gary) Denis Houle (Liz) Marie Brassard (Christiane Comte) Martin-David Peters (Jean-Marc) Marie-Laurence Moreau (Isabelle) Christopher Heyerdahl (Mr Roy Walker) produttori Luc Déry Kim McCraw produzione micro_scope vendite internazionali Sphère Films International apoirier@sphere-films.com lprice@sphere-films.com Stéphane Lafleur è regista, musicista e montatore. Il suo primo lungometraggio, Continental, un film sans fusil (2007), è stato presentato alle Giornate degli Autori. Il film si è aggiudicato il Citytv Award per la migliore opera prima canadese al Festival di Toronto. En terrains connus (2011) ha vinto il Premio della giuria ecumenica alla Berlinale. Tu dors Nicole è stato selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2014. Lafleur ha montato numerosi film, tra cui Monsieur Lazhar e La déesse des mouches à feu. È anche il leader del gruppo folk Avec pas d'casque e fa parte del duo strumentale Feu doux. 2022 Viking 2014 Tu dors Nicole (You’re Sleeping Nicole) 2011 En terrains connus (Familiar Grounds) 2007 Continental, un film sans fusil (Continental, a Film Without Guns)

VIKING2022-11-24T14:22:39+01:00

HEOJIL KYOLSHIM – DECISION TO LEAVE

Un uomo muore dopo una rovinosa caduta dalla cima di una montagna. Il detective incaricato Hae-joon incontra la vedova Seo-rae. «Mi preoccupo quando ritarda da una delle sue escursioni, penso sempre alla fine che potrebbe fare». Seo-rae, a dire il vero, non mostra veri e propri segni di agitazione per la morte del marito. E a causa del suo comportamento così eccentrico per una persona in lutto, la polizia non può fare a meno che indagarla. Hae-joon interroga la donna, la spia durante un appostamento e lentamente si accorge di desiderarla. Una sospettata che cela i suoi veri sentimenti; un detective che indaga e desidera proprio quella sospettata. La loro decisione di andarsene. sceneggiatura Chung Seo-kyung Park Chan-wook fotografia Kim Ji-yong montaggio Kim Sang-bum musica Cho Young-wuk scenografia Ryu Seong-hie costumi Kwak Jung-ae interpreti Tang Wei (Seo-rae Song) Park Hae-il (Hae-joon Jang) produttore Park Chan-wook produzione Moho Film vendite internazionali CJ ENM www.cjenm.com distribuzione italiana Lucky Red www.luckyred.it Park Chan-wook, dopo essersi affermato come il regista coreano di punta nel 2000 con Joint Security Area e nel 2002 con Sympathy for Mr. Vengeance (primo capitolo della trilogia sulla vendetta), ha ottenuto un successo planetario con Oldboy (2003), vincitore del Grand Prix al Festival di Cannes. Negli anni successivi, ha continuato a ricevere numerosi consensi con Sympathy for Lady Vengeance (2005) e con Thirst (2009), con il quale si aggiudicato il Premio della Giuria sempre al Festival di Cannes. Nel 2013 ha diretto il suo primo film hollywoodiano, Stoker (2013). Tre anni dopo è stata la volta di The Handmaiden, presentato nuovamente al Festival di Cannes e premiato ai BAFTA come miglior film in lingua non inglese. Decision to Leave segna il suo ritorno con un altro prestigioso riconoscimento al Festival di Cannes, il premio per la miglior regia. 2022 Decision to Leave 2016 The Handmaiden 2013 Stoker 2009 Thirst 2006 I’m a Cyborg, but That’s OK 2005 Sympathy for Lady Vengeance 2003 Oldboy 2002 Sympathy for Mr. Vengeance 2000 Joint Security Area 1997 Trio 1992 The Moon Is...the Sun's Dream

HEOJIL KYOLSHIM – DECISION TO LEAVE2022-11-24T14:27:01+01:00

MY NAME IS ALFRED HITCHCOCK

Quest'anno ricorre il centenario del primo film di Alfred Hitchcock. A distanza di un secolo, il regista di Psycho rimane uno dei filmmaker più influenti della storia del cinema. Ma quale posto occupa la sua vasta opera e che eredità ha lasciato nella società odierna? Mark Cousins risponde a queste domande osservando l'autore con un approccio nuovo e radicale: attraverso l'uso della sua stessa voce. Nel rivedere i titoli della sua immensa carriera – dagli intensi film muti, alle leggendarie opere degli anni Cinquanta e Sessanta, fino ai suoi ultimi lavori –, Hitchcock ci trasporta dentro un'odissea in modo giocoso e rivelatore. sceneggiatura Mark Cousins fotografia Mark Cousins montaggio Mark Cousins musica Donna McKevitt suono Ania Przygoda narratore Alistair McGowan produttore John Archer produzione Hopscotch Films vendite internazionali Dogwoof cleo@dogwoof.com yung@dogwoof.com www.dogwoof.com distribuzione italiana I Wonder Pictures distribution@iwonderpictures.it iwonderpictures.com Mark Cousins è un regista e scrittore irlandese-scozzese. I suoi film – tra cui The Story of Film: An Odyssey, What is This Film Called Love?, Life May Be, A Story of Children and Film, Atomic, Stockholm My Love, I am Belfast e The Eyes of Orson Welles – sono stati presentati in anteprima ai festival di Cannes, Berlino, Sundance e Venezia e hanno vinto il Prix Italia, un Peabody, lo Stanley Kubrick Award e l'European Film Award for Innovative Storytelling. Ha girato in Iraq, a Sarajevo durante l'assedio, in Iran, in Messico, in Asia, in America, in Europa. Ha pubblicato: Imagining Reality: The Faber Book of Documentary e The Story of Looking. Ha collaborato con Tilda Swinton a eventi cinematografici sperimentali. Il suo documentario di quattordici ore Women Make Film è un tentativo di ripensare il cinema. Tra i suoi film più recenti: The Storms of Jeremy Thomas, The Story of Looking e The Story of Film: A New Generation. 2022 My Name Is Alfred Hitchcock (doc) 2022 Marcia su Roma (doc) 2021 The Storms of Jeremy Thomas (doc) 2021 The Story of Film: A New Generation (doc) 2021 The Story of Looking (doc) 2020 Alexander's Film (doc) 2020 40 Days to Learn Film (doc) 2019 Storm in My Heart (doc) 2018 Women Make Film: A New Road Movie Through Cinema (doc) 2018 Lo sguardo di Orson Welles (doc) 2016 Stockholm, My Love 2016 Bigger than the Shining (doc) 2016 Eisenstein on Lawrence (cm) 2015 Atomic: Living in Dread and Promise (doc) 2015 I Am Belfast (doc) 2015 Your Eyes Flash Solemnly with Hate (cm) 2014 The Place (cm) 2014 6 Desires: DH Lawrence and Sardinia (doc)   2014 The Film That Buys the Cinema (doc) 2014 But Then Again, Too Few to Mention (cm) 2014 Life May Be (doc) 2013 Here Be Dragons (doc) 2013 A Story of Children and Film (doc) 2012 What Is This Film Called

MY NAME IS ALFRED HITCHCOCK2022-11-24T14:11:27+01:00

RAGTAG

Ragtag è un collage di ordine storico cronologico, basato su un ampio corpus di filmati tratti dalla cosiddetta epoca classica del cinema americano, definito, après la lettre, dai critici francesi degli anni Cinquanta, film noir. L’opera, costruita per découpage, copre circa vent’anni, attraverso 310 film noir, dai primi anni Quaranta alla fine degli anni Cinquanta. Include anche alcuni film noir di produzione straniera. sceneggiatura Giuseppe Boccassini montaggio Giuseppe Boccassini suono Giuseppe Boccassini produttore Giuseppe Boccassini vendite internazionali Light Cone rentals@lightcone.org www.lightcone.org Giuseppe Boccassini è un regista italiano che lavora principalmente in Germania e in Italia. Ha studiato teoria cinematografica all’Università di Bologna DAMS e regia cinematografica alla Nuova Università del Cinema e della Televisione di Cinecittà, Roma. I suoi lavori sono stati presentati in numerosi festival e mostre internazionali, tra cui FID Marseille, Edinburgh International Film Festival, Jihlava International Documentary Film Festival, Torino Film Festival, IndieLisboa, Crossroads SF, Avvistamenti, Punto de Vista, Museo Storico del Trentino, ZKM, Microscope Gallery e Pesaro Film Festival. È responsabile della programmazione del festival di cinema di ricerca, Fracto Experimental Film Encounter, che si tiene annualmente presso il Kunsthaus Acud, nel cuore di Berlino. 2022 Ragtag 2020 As in a Land, a Vagary (cm) 2019 La notte salva (cm) 2018 Temple of Truth (cm) 2017 Debris (cm) 2016 Orbit (cm) 2014 The Tin Hat (cm) 2013 Lezuo (cm)

RAGTAG2022-11-24T13:11:37+01:00