PIGEN MED NALEN

Karoline è una giovane operaia che lotta per sopravvivere nella Copenaghen del primo dopoguerra. Quando si ritrova incinta, disoccupata e sfrattata, incontra Dagmar, una donna carismatica che dirige un'agenzia clandestina di adozioni dentro un negozio di dolci. In quel luogo, le madri possono trovare case famiglia dove sistemare i loro figli indesiderati. Non sapendo che altro fare, Karoline accetta il ruolo di balia. Tra le due donne si crea un forte legame, ma il mondo di Karoline va in frantumi quando scopre la scioccante verità che si cela dietro il suo lavoro. sceneggiatura Magnus von Horn Line Langebek fotografia Michał Dymek montaggio Agnieszka Glińska suono Oskar Skriver scenografia Jagna Dobesz costumi Małgorzata Fudala interpreti Vic Carmen Sonne (Karoline) Trine Dyrholm (Dagmar) Besir Zeciri (Peter) Avo Knox Martin (Erena) Joachim Fjelstrup (Jørgen) Tessa Hoder (Frida) produttori Malene Blenkov Mariusz Włodarski produzioni Nordisk Film Production co-produzioni Lava Films EC1 Łódź Lower Silesia Film Centre Film I Väst Nordisk Film Sweden con il supporto di Danish Film Institute Polish Film Institute Swedish Film Institute Eurimages Nordic Film & Tv Fund Creative Europe Media DR SVT distribuzione Mubi «La protagonista, Karoline, lotta per una vita migliore. Ma qual è il modo giusto per ottenere ciò che vuole? Un mondo gelido crea metodi gelidi e la bussola morale di Karoline perde facilmente la direzione. Il bene sembra il male e viceversa. Seguiamo Karoline che intraprende un viaggio per sfuggire alla povertà, dove impara che è facile flirtare con il diavolo ma ci vuole un grande sforzo per amare. Con il marito disperso in guerra, sperimenta una relazione umiliante che la porta a una gravidanza indesiderata. Per una donna come Karoline, la vita diventa un vero e proprio inferno. E con questo film ho voluto esplorare se sia possibile essere buoni all'inferno». (Magnus von Horn) Magnus von Horn (Göteborg, 1983) vive da quasi vent'anni in Polonia. Si è diplomato alla Scuola Nazionale di Cinema, Televisione e Teatro di Łódź, dove attualmente è anche un insegnante. Con i suoi cortometraggi si è subito affermato a livello internazionale, presentando le sue opere in manifestazioni come il Sundance e il Festival di Locarno. Il suo lungometraggio d'esordio, Efterskalv, parlato in svedese, è stato presentato in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes nel 2015. Tra i numerosi premi ricevuti: il premio Guldbaggen svedese per la miglior regia e per il miglior film. Per il suo secondo lungometraggio, Sweat, ha scelto invece la lingua polacca. Il film è stato selezionato in numerosi festival ottenendo riconoscimenti, tra gli altri, a Chicago e a Trieste. 2024 Pigen med nålen (The Girl with the Needle) 2020 Sweat   2015 Efterskalv (The Here After) 2011 Bez śniegu (Without Snow, cm) 2011 Lekarze (The Doctors, cm, doc) 2009 Echo (cm) 2007 Radek (cm, doc)

PIGEN MED NALEN2024-11-25T14:19:50+01:00

PRESENCE

Una famiglia si trasferisce in una casa in periferia, ma presto tutti si convincono di non essere da soli: una presenza ultraterrena sembra abitare l’edificio.  sceneggiatura David Koepp fotografia Peter Andrews montaggio Mary Ann Bernard musica Zack Ryan suono Thomas Varga Glenfield Payne scenografia April Lasky costumi Marci Rodgers   interpreti Lucy Liu (Rebecca) Chris Sullivan (Chris) Callina Liang (Chloe) Eddy Maday (Tyler) West Mulholland (Ryan) Julia Fox (Cece) produttori Julie M. Anderson Ken Meyer produttori esecutivi David Koepp Corey Bayes co-produttore H.H. Cooper produzione Extension 765 Steven Soderbergh è un regista, produttore, sceneggiatore, direttore della fotografia e montatore. Dal cinema alla televisione, ha sperimentato le più innovative tecnologie e attraversato l'intera gamma dei generi cinematografici. Recentemente ha diretto Magic Mike – The Last Dance, Kimi (in concorso al Noir in Festival nel 2022), No Sudden Move e Let Them All Talk. Con il film per la televisione, Behind The Candelabra, ha vinto un Emmy Award per la regia nel 2013. In precedenza si è aggiudicato un Oscar per la miglior regia con Traffic (2000) e la Palma d'Oro a Cannes nel 1989 con la sua opera prima Sex, Lies, and Videotape. 2024 Presence 2023 Magic Mike – The Last Dance 2022 Kimi 2021 No Sudden Move 2020 Let Them All Talk (Lasciali parlare) 2019 The Laundromat (Panama Papers) 2019 High Flying Bird 2018 Unsane 2017 Logan Lucky (La truffa dei Logan) 2013 Behind the Candelabra (Dietro i candelabri) 2013 Side Effects (Effetti collaterali) 2012 Magic Mike 2011 Haywire (Knockout – Resa dei conti) 2011 Contagion 2009 The Informant! 2009 The Girlfriend Experience 2008 Che: Part two (Che – Guerriglia) 2008 Che: Part one (Che – L'argentino) 2007 Ocean's Thirteen 2006 The Good German (Intrigo a Berlino) 2005 Bubble 2004 Ocean's Twelve 2004 Eros (episodio: Equilibrium) 2002 Solaris 2002 Full Frontal 2001 Ocean's Eleven (Ocean's Eleven – Fate il vostro gioco) 2000 Traffic 2000 Erin Brockovich (Erin Brockovich – Forte come la verità) 1999 The Limey (L'inglese) 1998 Out of Sight 1996 Gray's Anatomy 1995 Underneath 1993 King of the Hill (Piccolo, grande Aaron) 1991 Kafka (Delitti e segreti) 1989 Sex, Lies, and Videotape (Sesso, bugie e videotape)

PRESENCE2024-11-25T14:19:50+01:00

LA INFILTRADA

Il film racconta le vicende reali di Aranzazu Berradre Marín. Lo pseudonimo usato da un'agente di polizia che si infiltrò per otto anni nell'ETA (Euskadi ta Askatasuna). Aveva appena vent'anni, quando riuscì entrare in uno dei gruppi dell'organizzazione. In quel periodo fu rinunciò a tutte le relazioni con la famiglia, per smantellare il commando di Donostia (San Sebastián) in un momento nel quale la banda invocava una falsa tregua. Questa è dunque la storia di una persona coraggiosa che ha cambiato la sua vita per cercare di salvare quella degli altri. sceneggiatura Amèlia Mora Arantxa Echevarría fotografia Javier Salmones montaggio Victoria Lammers musica Fernando Velázquez costumi Teresa Mora interpreti Carolina Yuste (Arantxa) Luis Tosar (Ángel) Iñigo Gastesi (Kepa) Diego Anido (Sergio) Nausicaa Bonnín (Andrea) Pepe Ocio (Bodhi) Jorge Rueda (Mario) Víctor Clavijo (Teruel) produttori Álvaro Ariza Mercedes Gamero María Luisa Gutiérrez Pablo Nogueroles Arantxa Echevarría (Bilbao, 1968) ha diretto numerosi film brevi tra cui Panchito (2010), De noche y de pronto (2012), candidato al Goya come miglior cortometraggio, e El último bus (2016). Nel 2018 è stata la prima regista spagnola a essere selezionata per la Quinzaine des Cinéastes del Festival di Cannes con il suo primo lungometraggio, Carmen y Lola. Con questo lavoro ha vinto i Goya per la miglior regista esordiente e la migliore attrice non protagonista (Carolina Yuste), e ha ricevuto altre sei nomination, tra cui quella per il miglior film. Inoltre, ha curato la regia  di alcuni episodi delle serie El Cid (2020) e Días mejores (2022). 2024 La infiltrada 2024 Políticamente incorrectos (Politicamente scorretto) 2023 Chinas 2021 La familia perfecta (La famiglia ideale) 2018 #SHE 2018 Carmen y Lola 2016 El último bus (cm) 2015 El solista de la orquesta (cm) 2015 Yo, presidenta (cm) 2012 Don Enrique de Guzmán (cm) 2012 De noche y de pronto (cm) 2010 Cuestión de pelotas (doc) 2010 Panchito (cm)

LA INFILTRADA2024-11-27T17:28:05+01:00

DEDALUS

Michele, Tiziana, Nino, Antonella, Filippo e Belinda sono i sei creativi selezionati per partecipare a Dedalus, un nuovo social game che promette di ridefinire il mondo del Web 3.0 e di rendere il vincitore ricco e famoso. Rinchiusi in un'arena isolata, i concorrenti partecipano a giochi che si rivelano sempre più pericolosi. Quello che sembrava un semplice gioco si trasforma lentamente in qualcosa di completamente diverso e i creatori, da concorrenti, si ritrovano a essere carnefici e vittime di un'elaborata vendetta. sceneggiatura Vincenzo Alfieri Nicola Barnaba Roberto Cipullo Francesco Maria Dominedò fotografia Andrea Arnone montaggio Francesco Galli musica Alessandro Bencini scenografia Alessandro Bigini costumi Giorgia Maggi interpreti Luka Zunic Matilde Gioli Francesco Russo Giulio Beranek Giulia Elettra Gorietti Stella Pecollo e con Gian Marco Tognazzi produttore Roberto Cipullo co-produttori Marta Leone Massimo Natale Alessandro Leone produzioni Camaleo Eagle Pictures Weekend Films co-produzioni Koboflopi Agresywna Banda distribuzione Eagle Pictures «Dedalus è un revenge movie, un thriller distopico dalle tinte dark che indaga sui rapporti disfunzionali tra gli esseri umani ai tempi dei social network. Il film conduce lo spettatore a una riflessione su una contemporaneità in cui mettersi in mostra, esistere sul Web, è sempre più imprescindibile e il confine tra vita privata e pubblica è sempre più fragile. Per ottenere consenso e visibilità si è disposti a gesti estremi che possono mettere a repentaglio le nostre vite, o quelle degli altri. In questa società fluida di massa si ridefiniscono e si rimettono in discussione ogni giorno i concetti di etica e di bene e male. Tutti possono esprimere le loro opinioni, tutti possono diventare il caso del momento in poche ore e tutto ciò che viene prodotto può potenzialmente essere ricondiviso, apprezzato e appassionare il mondo intero. È in questo contesto sociale globalizzato che è ambientato il film, che riflette su questi temi all’interno del genere, senza rinunciare all’intrattenimento e all’azione, tenendo lo spettatore con il  fiato sospeso». (Gianluca Manzetti) Gianluca Manzetti (Roma, 1990) si è laureato in Storia e critica del cinema al Dams di Roma Tre. Ha lavorato come assistente alla regia per Stefano Sollima, Ferzan Özpetek, Sergio Castellitto, Giovanni Veronesi e Simon West. Come sceneggiatore ha collaborato con Luca Vendruscolo e ha seguito i laboratori di Lidia Ravera, Ivan Cotroneo e Robert McKee. Nel 2016 ha diretto il cortometraggio Pastarelle. L'anno dopo è stata la volta di Insetti. I due lavori hanno ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Ha inoltre lavorato nei settori della pubblicità e della moda. Nel 2019 ha vinto il premio TOYP (Ten Outstanding Young Persons of the World) da parte della Junior Chamber International. Lo scorso anno ha presentato al Festival di Torino, Roma Blues, il suo primo lungometraggio. 2024 Dedalus 2023 Roma Blues   2017 Insetti (cm) 2016 Pastarelle (cm)

DEDALUS2024-11-27T14:21:52+01:00

JIA TING JIAN SHI

Wei è un ragazzo estroverso, figlio unico in una famiglia benestante. Shuo è il suo compagno di classe, un tipo tranquillo e perspicace. Dopo un incidente a scuola, si sentono attratti da una misteriosa energia che li lega intimamente. Wei invita a casa l'amico. Il padre è un biologo, la madre un'ex assistente di volo. Quando apprendono che Shuo proviene da un ambiente difficile, lo accolgono con affetto, invitandolo a passare più tempo nella loro dimora. Integrandosi lentamente nella vita di questa famiglia, Shuo scopre che dietro un'esistenza apparentemente agiata, si celano segreti, aspettative insoddisfatte, desideri non sopiti. Un tragico incidente complica ulteriormente la situazione, mettendo risalto le ferite del passato e le ansie del presente. sceneggiatura Lin Jianjie fotografia Zhang Jiahao montaggio Per K. Kirkegaard musica Toke Brorson Odin scenografia Xu Yao interpreti Zu Feng (Padre di Wei) Guo Keyu (Madre di Wei) Sun Xilun (Shuo) Lin Muran (Wei) produttori Lou Ying Zheng Yue Wang Yiwen co-produttori Zhou Ping Rikke Tambo Anderson produzione First Light Films co-produzioni Films du Milieu Tambo Film vendite internazionali Films Boutique distribuzione Movies Inspired «Sono laureato in biologia e mi ha sempre affascinato l'idea che un piccolo mondo sia spesso lo specchio di mondo più grande. In questo film, esamino una famiglia sia come una cellula vivente che subisce cambiamenti a più livelli, sia come una cellula della nostra società in evoluzione che, inevitabilmente, modella la psiche e i sentimenti dei suoi membri. Quando l'apparente armonia dei genitori e di Wei è sconvolta da Shuo, la famiglia vede la possibilità di stabilire una nuova stabilità. Nel farlo, le correnti sotterranee che agitano la loro relazione vengono a galla; i bisogni collettivi e individuali si scontrano; i confini dello spazio fisico e delle emozioni si confondono. Anche se non avevo intenzione di realizzare un film di genere, questo è entrato nella mia scrittura e nelle mie riprese, non come un contenitore in cui inserire la storia, bensì come un mezzo per scavare nella mente dei personaggi e nelle loro relazioni ambigue, per creare un tono misteriosamente seducente e per invitare il pubblico a guardare oltre ciò che vede, e ad ascoltare oltre ciò che sente». (Lin Jianjie) Dopo aver conseguito una laurea in bio-informatica, Jianjie Lin si è dedicato al cinema e ha conseguito un master in regia presso la Tisch School of the Arts della New York University. I suoi cortometraggi, A Visit (2015), una satira sulla corruzione e la vanità, e Gu (2017), racconto di una famiglia e della sua ultima riunione a corte, sono stati proiettati in numerosi festival internazionali. Mentre Hippopotami, girato prima di Brief History of a Family, è ancora in post-produzione. Brief History of a Family è il suo lungometraggio d'esordio. 2024 Brief History of a Family 2017 Gu (cm) 2015 Visit

JIA TING JIAN SHI2024-12-07T16:24:26+01:00

MEXICO 86

È il 1976. Maria è un'attivista guatemalteca che si ribella alla dittatura militare. Le minacce di morte la costringono a fuggire in Messico, abbandonando il figlio. Dieci anni dopo, quando lui la raggiunge, è costretta a scegliere tra l'essere una madre o una rivoluzionaria. sceneggiatura César Diaz fotografia Virginie Surdej montaggio Alain Dessauvage musica Rémi Boubal suono Bruno Schweisguth Charles de Ville Gilles Bénardeau scenografia Pilar Peredo costumi Sabrina Riccardi interpreti Bérénice Béjo (Maria) Matheo Labbé (Marco) Leonardo Ortizgris (Miguel) Julieta Egurrola (Eugenia) produttori Delphine Schmit Géraldine Sprimont Anne-Laure Guégan produzioni Need Productions Tripode co-produzioni Pimienta Menuetto France TV RTBF VOO & BE TV Proximus Shelter Prod produzioni associate YK Well Enterprise Yukunkun vendite internazionali Bac Dilms / Goodfellas «Sono nato nel 1978, durante la guerra civile in Guatemala. Mia madre ha lottato contro la dittatura ed è stata costretta ad andare in esilio in Messico quando avevo tre anni. Lo fece per salvarsi, ma anche per continuare a combattere. Io sono rimasto in Guatemala con mia nonna. Per questo non sono mai stato il figlio di mia madre. Ero il figlio di mia nonna e vedevo mia madre come un'amica, come una sorella maggiore. Non ho mai dubitato del suo amore per me, ma avrei avuto bisogno della sua presenza. E lei non poteva darmela. [...] Ho scelto di ambientare la storia nel 1986, cioè nell'anno dei Mondiali di calcio in Messico. È un periodo che fa parte dei miei ricordi d'infanzia e offre un interessante contrasto tra la gioiosa atmosfera popolare e le difficoltà affrontate dai militanti rivoluzionari. Il 1986 rappresentò un momento cruciale per il Guatemala: le autorità avevano indetto un'amnistia che consentiva ai combattenti della resistenza di arrendersi senza subire ritorsioni, a patto che collaborassero con il governo. In molti, stanchi della lotta, tornarono in Guatemala. Solo in seguito, abbiamo appreso che il governo raggirò questi militanti per colpire ancor più duramente la resistenza». (César Diaz) Dopo aver studiato in Messico e in Belgio, César Diaz (Guatemala, 1978) è entrato a far parte del laboratorio di sceneggiatura della FEMIS di Parigi. Da oltre dieci anni monta film di finzione e documentari. Tra il 2010 e il 2014, ha diretto i cortometraggi Semillas de cenizas, presentato in una ventina di festival internazionali, e Territorio liberado, vincitore del premio IMCINE in Messico. Nuestras madres, selezionato alla Settimana della Critica e premiato con la Caméra d'Or nel 2019, è il suo  lungometraggio d'esordio. 2024 Mexico 86 2019 Nuestras madres 2014 Territorio liberado 2010 Semillas de cenizas

MEXICO 862024-11-25T14:19:49+01:00

MACADAM

Madame Rose, donna dall'oscuro passato, è la proprietaria d'un povero ed equivoco albergo di Montmartre. La donna ha una giovane figliola, Simone, che le fa da serva nell'albergo. Un giorno arriva nell'albergo Victor, un piccolo quanto famigerato malvivente. Ha commesso un grosso furto e affida il maltolto proprio a Madame Rose che, decisa ad impadronirsene, denuncia il ladro alla polizia. L'albergatrice, però, dovrà guardarsi dai propositi vendicativi di Victor. sceneggiatura Jacques Viot fotografia Louis Page montaggio Isabelle Elman musica Jean Wiéner Marguerite Monnot suono René-Christian Forget scenografia Jean d'Eaubonne interpreti Françoise Rosay (Madame Rose) Paul Meurisse (Victor Ménard) Andrée Clement (Simone) Simone Signoret (Gisèle) Paul Demange (Marcel) Georges Bever (Armand) Jeannette Batti (Mona) Felix Oudart (Léon) produzione B.U.P. Française copia Fondazione Cineteca Italiana restauro digitale 2K Jacques Feyder (Ixelles, Belgio, 1885 – Prangins, Svizzera, 1948) è tra i più importanti registi del cinema muto francese. Giunto a Parigi nel 1911, inizia a lavorare come attore per il teatro e il cinema ed è assistente di Gaston Ravel. In quegli anni realizza numerosi cortometraggi.  È con L'Atlantide (1921) che raggiunge la notorietà come regista. Un kolossal tratto dal romanzo di P. Benoît, sulla città sommersa, ricco di intrecci ed effetti visivi. Di seguito firma Crainquebille (1922) curandone pure le scenografie, e altri lungometraggi fino a La kermesse héroïque (1935) ritenuto da molti il suo capolavoro. Negli anni successivi dirige fino all'occupazione nazista che lo costringe a fuggire in Svizzera. Nel 1944 scrive un libro di memorie, Le cinéma, notre métier, per poi tornare un'ultima volta sul set, supervisionando Macadam di Marcel Blistène.  Marcel Blistène (Parigi, 1911 – Grasse, 1991), giornalista e poi assistente alla regia, inizia a dirigere film nell'immediato dopoguerra. L'esordio risale, infatti, al 1946 con Étoile sans lumière. Un titolo che ebbe immediato successo grazie anche alla protagonista, Édith Piaf. Da segnalare nel cast la presenza di due interpreti poco più che ventenni, Yves Montand e Serge Reggiani. Lo stesso anno firma insieme a Jacques Feyder, Macadam. I titoli successivi attraversano più generi cinematografici, dalla commedia poliziesca (Rapide de nuit, 1948) al biopic (Le sorcier du ciel, del 1949), dalla commedia slapstick (Bibi Fricotin, 1951) al dramma psicologico (Sylviane de mes nuits, 1957). Nel 1959 dirige ancora Edith Piaf in Les Amants de demain. È il suo ultimo film per il cinema. Da quel momento lavorerà per la televisione. Jacques Feyder 1946 Macadam (L'albergo della malavita) 1942 Une femme disparaît 1939 La loi du Nord (La legge del nord) 1938 Fahrendes Volk (Nomadi) 1937 Knight Without Armour (La contessa Alessandra) 1936 Die klugen Frauen 1935 La kermesse héroïque (La kermesse eroica) 1934 Pension Mimosas (Pensione mimosa) 1934 Le grand jeu (La donna dai due volti) 1931 Son of India (Il figlio dell'india) 1931 Daybreak (La piccola amica) 1930 Si l'empereur savait ça 1930

MACADAM2024-11-25T14:08:46+01:00

INDELEBILE

Veronica trascorre le vacanze di Natale dal nonno in un piccolo paesino della Sicilia, ma quando una donna scompare e riaffiora il terrore legato a un famigerato assassino di dieci anni prima, la ragazza inizia a nutrire un sospetto inquietante: e se il colpevole fosse proprio suo nonno? Molti criminali sfuggono alla giustizia e si limitano a... invecchiare. Ma cosa accadrebbe se uno di questi mostri venisse smascherato dall'innocente curiosità della sua amata e ignara nipote? Indelebile è una storia che esplora l'eredità morale, la sottile linea tra colpa e innocenza, i limiti e le libertà di crescere in una piccola comunità e i legami indissolubili della famiglia, che, nel bene e nel male, ci tengono uniti. sceneggiatura Francesca Scanu Laura Chiossone Francesca Tassini Luca Di Molfetta fotografia Gabriele Remotti montaggio Filippo Orrù musica Silvia Leonetti suono Gaspare Macaluso scenografia Costanza Gelardi costumi Giuseppe Ricciardi interpreti Fabrizio Ferracane (Carlo) Giulia Dragotto (Veronica) Miriam Dalmazio (Agata) Federica De Cola (Betta) Goffredo Maria Bruno (Mauro) Armando Santoro (Dennis) Bruno Di Chiara (Fabrizio) Ester Vinci (Laura) produttore Giovanni Amico produzione Twister Film con il supporto di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo Piano Sviluppo e Coesione della Regione Siciliana in associazione con MediaFlow vendite internazionali Minerva Pictures TVCO distribuzione Adler Entertainment «Indelebile mi ha colpito per la capacità di esplorare la complessità della provincia italiana, spesso trascurata nel cinema. Ispirandomi a film come Non si sevizia un paperino o Io non ho paura, ho immaginato un’opera evocativa che alterna libertà e oppressione, seguendo il percorso emotivo di Veronica. Il suo rapporto con il nonno apre a una narrazione autentica e allegorica, lontana dagli stereotipi. Inquadrature tra campi larghi e dettagli raccontano la trasformazione di Veronica, con un sound design curato e un cast autentico che danno vita a un realismo potente e coinvolgente». (Simone Valentini) Simone Valentini (Roma, 1992), appassionato di cinema sin da giovane, nel 2014 firma il suo primo cortometraggio, Dolor, Doloris, Dolore. Nel 2020 dirige la serie documentaria, Allevi in the Jungle, con protagonista Giovanni Allevi. L’anno successivo lavora a un'altra serie documentaria, Storie di Risorgimento Digitale. Quest'anno ha realizzato il documentario Giovanni Allevi – Back To Live.  Indelebile è la sua opera prima. Attualmente è impegnato nella produzione del suo secondo lungometraggio, «Per un po'», tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Agliardi. 2024 Indelebile 2024 Giovanni Allevi Back to Live (doc) 2023 Grain Portrait of Fabio D'Emilio (doc) 2014 Dolor, Doloris, Dolore (cm)

INDELEBILE2024-11-25T14:08:35+01:00

IL MIGLIORE DEI MALI

1997, cinque ragazzini alle prese con la scomparsa di un cane, sullo sfondo un’industria chimica piena di verità celate, Termaranto, e un sinistro vicino di casa, Zaira, che sembra nascondere un oscuro segreto. Un’avventura tra giallo e fantastico dove i misteriosi avvenimenti che si verificano attorno ai ragazzini e alla cittadina li porterà a scontrarsi con «il migliore dei mali». sceneggiatura Josella Porto Violetta Rovetto
 Tommaso Santi liberamente tratto dal fumetto Il migliore dei mali 
di Violetta Rovetto 
fotografia 
Marina Kissopoulos montaggio 
Natascia Di Vito musica Tecla Zorzi suono Francesco Spadafora Gianfranco Tortora scenografia Gianluca Salamone costumi Sabrina Beretta in collaborazione con Fabrizia Migliarotti interpreti Andrea Arru Riccardo Antonaci Giuseppe Pallone Matteo Ferrara Nicolò Bizzoco Giorgia Piancatelli Pietro Ragusa Annalisa Insardà Viktorie Ignoto Giulio Nespeca e con l’amichevole partecipazione di Veronica Pivetti e con quella speciale di Massimo Wertmuller produttori Emanuele Nespeca Gianluca Curti produttrice creativa Vanessa Pellegrino produzioni Solaria Film Minerva Pictures con Rai Cinema co-produzioni Arsmedia Agresywna Banda con il contributo del MiC – Direzione Generale Cinema e audiovisivo con il sostegno di Regione Molise Regione Lazio Regione Calabria Film Commission «L’idea de Il migliore dei mali nasce nel 2013, evolvendosi fino al fumetto edito da Shockdom nel 2019-2020. Solitamente, film e serie raccontano un’umanità decimata da catastrofi. Il migliore dei mali ribalta questa narrazione, mostrando quanto la specie umana sia resiliente e capace di adattarsi. È un racconto che esplora la diversità, sia genetica che emotiva, e che include identità e orientamenti queer. Un viaggio sul riscatto di chi affronta un destino avverso, in un mondo dove le opportunità non sono uguali per tutti. La lotta tra autodistruzione e auto-conservazione è forse l’equilibrio della nostra specie?» (Violetta Rovetto) Nel percorso di studi di Violetta Rovetto (Roma, 1987), ci sono la recitazione teatrale, il doppiaggio in sala, la regia, il montaggio audiovisivo e la sceneggiatura. Oggi è Content Creator su Youtube, Instagram e tiktok e realizza recensioni e contenuti sul mondo del cinema e delle serie tv. Produce approfondimenti su cinema e serie per la web agency, produzioni e distribuzioni cinematografiche e ha a all’attivo due graphic novel come sceneggiatrice: Il migliore dei mali e Aldilà di te. 2024 Il migliore dei mali

IL MIGLIORE DEI MALI2024-11-29T17:44:27+01:00

ANTIDOTE

Quanto costa dire la verità in faccia al potere? Nella Russia di Putin, il prezzo potrebbe essere la tua vita. Antidote segue contemporaneamente: uno scienziato che ha partecipato alla creazione di veleni letali e poi è fuggito dalla Russia, e per questo resta anonimo; Vladimir Kara-Murza, un importante attivista politico che, a sua volta, è avvelenato due volte e ora è sotto processo per tradimento e sua moglie Evgenia; e poi Christo Grozev, il giornalista che smaschera la macchina omicida di Putin, quando gli viene detto che è in pericolo ed è costretto, anche lui, a scappare. fotografia Jean-Louis Schuller Edgar Dubrovskiy montaggio Rupert Houseman musica Uno Helmersson   con Christo Grozev Vladimir Kara-Murza produttori David Moulton Sasha Odynova co-produttrice Vivien Jones vendite internazionali Dogwoof «Ho vissuto in Russia, parlo russo e sono stato testimone di ciò che ha comportato la repressione di Putin. Persone che conosco sono attualmente detenute nelle prigioni russe. Erano anni che volevo realizzare un film su Putin e sul fatto che sia un assassino, ma per molto tempo, da un punto di vista giornalistico, è stato quasi impossibile dimostrarlo. Poi è arrivato Bellingcat. [...] L'intenzione era che questo film raccontasse una storia epica sulla fine di un regime assassino e menzognero attraverso narrazioni molto personali. In precedenza, Chernobyl: The Lost Tapes raccontava le vicende di un impero che crollava sotto il peso delle sue stesse bugie. Per molti versi, vedo Antidote come una versione contemporanea della stessa storia». (James Jones) James Jones è un regista britannico vincitore di un Emmy che realizza documentari per le televisioni internazionali e per il cinema. I suoi film raccontano storie umane provenienti da tutto il mondo. Jones parla russo e ha un interesse di lunga data per quella terra. Recentemente ha realizzato Chernobyl: The Lost Tapes, vincitore di numerosi premi, tra cui un BAFTA. Lo scorso anno, la sua serie Wanted: The Escape of Carlos Ghosn era visibile su Apple TV+. 2024 Antidote (doc) 2022 Chernobyl: The Lost Tapes (doc) 2021 The Riots 2011: One Week in August (doc) 2019 On the President's Orders (doc)

ANTIDOTE2024-11-26T23:11:43+01:00