L’ELETTO

Coconino Un giovane poeta squattrinato, in un minuscolo banchetto di una fiera della microeditoria. Con scarsi risultati prova ad attirare l’attenzione dei pochi passanti. Nessuno mostra il minimo interesse per la sua ultima raccolta di versi. All’improvviso due uomini in giacca e cravatta attraversano la sala per dirigersi proprio verso di lui. Iniziano a sfogliare il suo libro annuendo vistosamente, e alla fine gli allungano un biglietto da visita. È uno come lui che stanno cercando, lo aspettano il giorno dopo per un colloquio presso la famosa azienda. Per il nostro poeta è l’inizio di una inaspettata e incontrollata ascesa, che lo porterà a entrare nelle grazie del grande capo e a guadagnarsi, tra l’ammirazione e l’invidia dei colleghi, un appellativo che si rivelerà molto pericoloso: «L’eletto». Fulvio Risuleo è un regista e fumettista diplomato alla Scuola Nazionale di Cinema (CSC) nel 2013. Ha vinto la Semaine de la Critique di Cannes con il suo cortometraggio Varicella nel 2014. Ha realizzato tre lungometraggi: Guarda in alto (2017); Il colpo del cane (2019); Notte fantasma (2022). Ha scritto i fumetti Sniff e Tango con i disegni di Antonio Pronostico, tradotti in numerosi paesi, usciti in Italia per Coconino Press. Come autore unico ha realizzato i fumetti: L’idra indecisa (2018) e I Pixel sognano in 8K? (2022). Nel 2022 partecipa anche alla scrittura del videogioco Hell Is Other. Antonio Pronostico è un illustratore e fumettista. Ha studiato comunicazione visiva a Firenze, dove ha iniziato a disegnare. Ora vive a Roma. Insieme a Fulvio Risuleo ha realizzato i fumetti Sniff (Coconino Press - 2019), Cinque (antologia Coconino Press – 2019) e Tango (Coconino Press – 2021). Ha collaborato con riviste e case editrici, tra le quali «The New Yorker», «L’Espresso», «Internazionale», «Domani«, «America» (Francia), «Jacobin Italia», Interni, Il Saggiatore, Fandango Libri, Mondadori, Alegre.  

L’ELETTO2023-11-30T12:37:20+01:00

CHI HA SCRITTO SHAKESPEARE?

Graus Edizioni Il giallo letterario per eccellenza, un'indagine che dura da secoli forse oggi ha la sua soluzione. Chi scrisse l'Amleto, e tutti gli altri ventotto testi teatrali attribuiti a William Shakespeare, nonché i sonetti e gli altri componimenti sparsi? Problema non nuovo, poiché già nel Cinquecento esisteva il dubbio che l'uomo di teatro William Shakespeare, attore, capocomico e impresario, fosse il collettore e l'arrangiatore per il palcoscenico di trame elaborate da altri, in contesti culturali e storico-geografici diversi da quello inglese. L'artista romano Mojmir Ježek, con l'aiuto della studiosa Marianna Iannaccone, ha raccolto nuove e convincenti prove che dietro la firma di Shakespeare si celasse l'illustre umanista inglese di origini italiane, John Florio, lessicografo di successo, ma anche coinvolto in intrighi della corte elisabettiana. E oggi finalmente un nome si scrolla di dosso calunnie, omissioni e silenzi. In questo libro, è presente il racconto della sua vita e sono stati raccolti tutti i documenti e le ricerche esistenti su John Florio, traduttore inglese di Montaigne e amico di Giordano Bruno, l'unico letterato, scrive Ježek, «che calza perfettamente la scarpina di cristallo del ghostwriter delle opere immortali firmate Shakespeare». Postfazione di Masolino D'Amico. Umberto Mojmir Ježek, giornalista, illustratore, pittore e scultore, ha lavorato a «La Repubblica» come grafico, vignettista e illustratore, ha collaborato negli anni Ottanta alla rivista «Linus» con la sua Madame Inquieta, ed è noto per i suoi cuori che illustrano ancora, da più di trent’anni, la rubrica di Natalia Aspesi su «Il Venerdì di Repubblica». Ha realizzato il video Apollo&Daphne reloaded che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2010. Da alcuni anni è stato conquistato dalla ricerca del vero autore delle opere firmate Shakespeare, su cui ha in preparazione una serie televisiva. Marianna Iannaccone, laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha studiato in Italia e a Londra, cura il documentatissimo e seguito sito  ufficiale di John Florio (www.resolutejohnflorio.com) e conduce varie ricerche sulla sua vita e le sue opere. Autrice del libro John Florio’s Italian & English sonnets (2021). Con Saul Gerevini (shakespeareandflorio.net) è tra i più importanti studiosi, a livello italiano e internazionale, della figura dell’umanista John Florio e del rapporto tra Shakespeare e Florio.

CHI HA SCRITTO SHAKESPEARE?2023-11-24T16:42:02+01:00

LA FINE È IGNOTA

Rizzoli Mariolino Migliaccio ha poco più di trent’anni e neanche un soldo. Grande amante del cinema americano, fa l’investigatore privato e, senza licenza né ufficio, riceve i clienti in un bar dei carruggi. Da quando sua madre – che faceva la prostituta – è stata uccisa da un cliente, Mariolino ha perso tutto, tranne l’infallibile fiuto. Conosce ogni angolo di Genova e sa rovistare nei posti giusti per svelare i segreti della città. Non è un caso che Luigi il Vecchio, boss che gestisce una casa di tolleranza travestita da centro benessere, lo abbia assoldato per cercare Liveta, una delle «sue ragazze» sparita chissà dove. Quando Mariolino si renderà conto che non è stato ingaggiato per cercarla ma per risolvere una grana ben più grossa dell’organizzazione criminale, sarà troppo tardi per tirarsi indietro. Bruno Morchio scrive nel 1999 Maccaia e a seguire La creûza degli ulivi. Entrambi restano inediti. Nel 2000 nasce la Fratelli Frilli Editori che pubblica Una storia da carruggi. Il successo del libro consente l'uscita anche dei due romanzi precedenti. Le avventure di Bacci Pagano proseguono con Garzanti: Con la morte non si tratta, Le cose che non ti ho detto, Rossoamaro, Colpi di coda, Lo spaventapasseri, Un conto aperto con la morte, Fragili verità, Le sigarette del manager, Voci nel silenzio, Nel tempo sbagliato e Le ombre della sera. Nel 2013 Il profumo delle bugie è finalista al Premio Bancarella. Nel 2015 esce per Rizzoli Il testamento del Greco. Nel 2017 esce per Rizzoli Un piede in due scarpe che ha per protagonisti uno psicologo quasi quarantenne, il dottor Paolo Luzi, e un commissario altoatesino di nome Ingravallo, come il celebre don Ciccio del Pasticciaccio di Gadda. Il romanzo ottiene la Menzione speciale della giuria del Premio Scerbanenco.

LA FINE È IGNOTA2023-11-27T17:29:03+01:00

LA BANDA DEI CARUSI

Einaudi In una mattina di aprile, alla Playa, l’unica spiaggia sabbiosa di Catania, viene scoperto il cadavere di Thomas Ruscica, qualcuno lo ha ucciso con un colpo di rastrello alla testa. Thomas era uno dei «carusi» di don Rosario Limoli, parroco di frontiera che opera nel difficile quartiere di San Cristoforo. Vanina lo conosceva: un ragazzo con una famiglia e un passato pesanti alle spalle, però determinato a rifarsi una vita e ad aiutare altri come lui. Criminalità organizzata o delitto passionale? Questo è il dilemma che da subito si trova davanti la polizia. Finché gli indizi non cominciano a convergere tutti sulla stessa persona. Eppure né Vanina, né il suo vice Spanò, né l’inossidabile commissario in pensione Biagio Patanè, di cui alla Mobile nessuno può più fare a meno, credono alla sua colpevolezza. Per scagionarla saranno pronti, ognuno a modo proprio, a trascurare o a mettere in gioco anche la loro vita privata. Medico oftalmologo, Cristina Cassar Scalia vive e lavora a Catania. Ha pubblicato per Sperling & Kupfer, La seconda estate (2014, tradotto in Francia e Premio Internazionale Capalbio Opera Prima) e Le stanze dello scirocco (2015). In Sabbia nera (Einaudi, 2018, Premio letterario Racalmare Leonardo Sciascia 2019) appare per la prima volta il vicequestore Vanina Guarrasi, personaggio che conquista immediatamente lettori e critici e che è protagonista, sempre per Einaudi de La logica della lampara (2019), La salita dei Saponari (2020), L'uomo del porto (2021), Il talento del cappellano (2021), La carrozza della Santa (2022), Il Re del gelato (2023). Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani, Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020).

LA BANDA DEI CARUSI2023-11-28T15:45:29+01:00

L’INFERNO DEGLI ELETTI

Clown Bianco Milano. L'ispettore Enea Cristofori è stato sospeso dalla polizia. La situazione non ha fatto che peggiorare il suo già provato equilibrio emotivo e la psicoterapia, che è costretto a seguire per poter riprendere il lavoro, non ne migliora l'umore. Stanca di un paziente riottoso, la psicologa con cui ha tenuto decine di sedute firma il certificato per il reintegro. Tornato in questura dopo mesi, Enea ritrova il collega e amico Gabrio Corso e Sara Sisti, commissaria nonché suo amore inconfessato. Sullo sfondo di una città in cui violenze domestiche e tentati omicidi continuano ad aumentare, il cadavere di una donna viene rinvenuto nella Darsena. Inaspettatamente, Enea si ritroverà a lavorare gomito a gomito proprio con la psicologa che lo aveva in cura e con la quale non ha mai avuto un buon rapporto. Una sera, la donna lo chiama allarmata perché non riesce a rintracciare Sonya, sua sorella. Enea si accorge che la ragazza potrebbe essere scomparsa. E non volontariamente. Da lì a poco, i poliziotti fanno una scoperta agghiacciante: Sonya è finita in una setta. Enea decide di usare i suoi problemi personali per infiltrarsi nel gruppo. La setta lo accoglierà a braccia aperte. Dopo una laurea in Lettere e quindici anni di giornalismo, occupandosi di serie tv, spettacolo e cronaca e, seppur per un periodo breve, di moda e politica, Cristina Brondoni ha deciso di riprendere a studiare, laureandosi in Criminologia applicata per l’investigazione e la sicurezza (Alma Mater Studiorum) e, successivamente, conseguendo il master di secondo livello in Criminologia forense presso la Liuc. Consulente per i soccorritori sulla scena del crimine e per la selezione del personale, mobbing e negoziazione, si occupa di preparare le vittime nell'affrontare i processi. Ha un incarico come docente per Centro Studi Scena del Crimine. Per Clown Bianco ha pubblicato, oltre a Le case dei serial killer (2022), tre romanzi con protagonista l'ispettore Enea Cristofori: Voglio vederti soffrire (2019), L'appartamento dell'ultimo piano (2020) e L'inferno degli eletti.  

L’INFERNO DEGLI ELETTI2023-11-27T17:28:30+01:00

L’ANGELO DI CASTELFORTE

Rizzoli Al 149° piano di un grattacielo nel cuore della City, Victor Allen, un anziano lord inglese, regola lo schienale della poltrona, inforca gli occhiali color tartaruga e si immerge nelle bellezze del Salento. La trasparenza del mare che si fonde con la macchia mediterranea, la terra rossa punteggiata di ulivi, un panorama mozzafiato: non appena vede il video mostratogli dall’agente immobiliare decide che la tenuta nell’antico borgo di Castelforte sarà sua. Lì infatti fonderà una residenza per scrittori, selezionati in tutto il mondo per lavorare a un progetto letterario. All’inaugurazione, Castelforte risplende e sembra promettere una quiete paradisiaca ai futuri abitanti. Chicca Lopez, stremata dall’ultima indagine, naviga su una barca nel mare d’inverno insieme a Glenda, la barista che le ha rubato il cuore. Ma la vacanza dura poco: una scrittrice della residenza è stata trovata con la testa fracassata, ed è solo l’inizio. Gabriella Genisi ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista di dieci romanzi pubblicati da Sonzogno, ora diventati una serie televisiva per la regia di Luca Miniero e interpretata da Luisa Ranieri: La circonferenza delle arance (2010), Giallo ciliegia (2011), Uva noir (2012), Gioco pericoloso (2014), Spaghetti all'Assassina (2015), Mare nero (2016), Dopo tanta nebbia (2017), I quattro cantoni (2020), Terrarossa (2022) e Lo scammaro avvelenato e altre ricette (2022). Un'altra sua protagonista è la carabiniera salentina Chicca Lopez, comparsa nel 2019 in Pizzica amara (romanzo opzionato da Fabula Pictures) e tornata in azione nel 2021 con La regola di Santa Croce. L'angelo di Castelforte è il terzo episodio della serie pubblicato come gli altri due da Nero Rizzoli.

L’ANGELO DI CASTELFORTE2023-11-27T17:28:15+01:00

IL TORTO – Premio dei lettori al miglior romanzo noir

Edizioni E/O Responsabile di diciassette omicidi. Come il cannibale Jeffrey Dahmer ma nel giro di appena sei mesi. Un semestre immerso nel sangue. Il cosiddetto serial killer dei treni fu catturato venticinque anni fa e nella primavera del 2000 condannato a scontare tredici ergastoli per i diciassette omicidi dei quali si dichiarò colpevole. Questa è la sua storia, articolata nei diciassette drammatici momenti che ne suggellarono il destino. Diciassette gradini per scendere precipitosamente al male, come in una bolgia. Dal furto all’omicidio con movente, dall’assassinio per vendetta all’omicidio seriale alla rinfusa, fino alla profanazione del cadavere di una ragazza della quale neppure conosceva il nome. Diciassette abomini che, una volta assicurato alla giustizia, gli costeranno il carcere a vita. Uscirà solo una volta, con un permesso di qualche ora, per andare a salutare i genitori sepolti a Nizza Monferrato. Dietro le sbarre prese la laurea, lui che aveva a stento finito di leggere l’abbecedario. Infettato dal Covid morirà poco prima di Natale del 2020, in una cella infestata dalle ombre, dopo aver rifiutato le cure. Si rifugiò nella religione? Forse baluginò l’idea. Si pentì? Era folle o solo sopraffatto dal rancore? Donato Bilancia detto Walter resta un caso senza spiegazione. Carlo Piano è nato a Genova nel 1965. Nel 1998 aveva seguito il caso Bilancia come inviato di un quotidiano nazionale. Collabora con «La Repubblica», «La Stampa» e «Il Secolo XIX». In combutta con il padre Renzo ha scritto Atlantide per Feltrinelli. Per E/O ha pubblicato anche Il cantiere di Berto, tragedia e rinascita del ponte di Genova.

IL TORTO – Premio dei lettori al miglior romanzo noir2023-11-27T17:28:01+01:00

IL MISFATTO DELLA TONNARA

Einaudi Durante una manifestazione di femministe qualcuno aggredisce una maestra. Il suo corpo privo di sensi è rinvenuto nel magazzino dell'antica tonnara. Malgrado i sospetti convergano su un giovanotto dell'alta società, la giustizia temporeggia. Di fronte a tanta impunita violenza Clara Simon, l'affascinante e testarda giornalista de «L'Unione», non può restare a guardare. Muovendosi per le strade della Cagliari di inizio Novecento, tra una vecchia nobiltà che non vuole cedere il passo e una nuova borghesia impaziente di affermarsi, scopre con quanta furia il mondo abbia cercato, da sempre, di mettere a tacere le donne. E ancora una volta trova il coraggio di far sentire la sua voce. Francesco Abate ha esordito con Mister Dabolina (Castelvecchi, 1998). Sono seguiti Il cattivo cronista (Il Maestrale, 2003), Ultima di campionato, da un soggetto vincitore del premio Solinas (Il Maestrale, 2004 / Frassinelli 2006), Getsemani (Frassinelli, 2006) e I ragazzi di città (Il Maestrale, 2007). Con Einaudi ha pubblicato Mi fido di te (Stile libero 2007 e Super ET 2015), scritto a quattro mani con Massimo Carlotto, Cosí si dice (2008), Chiedo scusa (con Saverio Mastrofranco, Stile libero 2010 e Super ET 2012 e 2017), Un posto anche per me (2013), Mia madre e altre catastrofi (2016), Torpedone trapiantati (2018), I delitti della salina (2020), Il complotto dei Calafati (2022, finalista al Premio Scerbanenco). È fra gli autori dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga).

IL MISFATTO DELLA TONNARA2023-11-27T17:27:46+01:00