I «Viaggi notturni» di Vanna Vinci

Dialogo con la scrittrice e disegnatrice di Cagliari, autrice dell’immagine dell’anno del Festival. L’incontro è un’occasione per parlare anche del suo nuovo lavoro: «I sotterranei», terzo volume di una miniserie inquietante e affascinante

I «Viaggi notturni» di Vanna Vinci2024-11-26T17:32:23+01:00

Incontro con Joyce Carol Oates

photo by Natalie Greppi Dopo aver ritirato il Raymond Chandler Award la sera prima, la scrittrice statunitense dialoga con Fabio Vittorini, Anna Re e gli studenti della IULM

Incontro con Joyce Carol Oates2024-11-25T21:24:04+01:00

UNA MORTE ONOREVOLE

È una serata speciale al Savoy, uno degli alberghi più esclusivi di Milano: cinquanta selezionatissimi invitati potranno partecipare al party dell’onorevole Vincenzo Greco per festeggiare la fine dell’EXPO e la realizzazione di un faraonico progetto stradale. Nel bel mezzo del ricevimento, però, un temporale fa saltare la corrente, e la suite dove si tiene la festa precipita nel buio: quando le luci si riaccendono, l’onorevole è riverso nella piscina, già cadavere. Con le telecamere di sorveglianza disattivate e i telefonini spenti, la tecnologia può far poco. Bisogna indagare in un altro modo: con logica, osservazione e intuito. Bisogna indagare alla vecchia maniera. Ecco perché il caso – spinosissimo, considerata la vittima – passa a Luca Botero, detto l’Amish, il commissario afflitto da tecnofobia che vive come se il mondo fosse fermo agli anni Settanta. Scrittore, giornalista e sceneggiatore, Paolo Roversi vive a Milano. Con Marsilio, nel 2015 ha pubblicato il dittico Città rossa, due romanzi sulla storia della criminalità milanese degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta: Milano criminale e Solo il tempo di morire (premio Selezione Bancarella 2015, premio Garfagnana in giallo 2015). Per la serie con protagonista il giornalista hacker Enrico Radeschi, sempre con Marsilio ha pubblicato dieci romanzi, tra cui i più recenti: Il pregiudizio della sopravvivenza (2021), L'eleganza del killer (2022) e L'ombra della solitudine (2024). Nel 2023 entra in scena il commissario Luca Botero che appare in Alla vecchia maniera (Mondadori, 2023) e, appunto, Una morte onorevole. Precedentemente, nel 2020, Psychokiller (SEM) vince il Premio del Pubblico del Premio Giorgio Scerbanenco. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore di soggetti per serie televisive e cortometraggi. È fondatore e direttore del NebbiaGialla Suzzara Noir Festival e del portale MilanoNera.

UNA MORTE ONOREVOLE2024-11-26T10:20:25+01:00

MANTENE S’ODIU Premio dei Lettori – Città di Lignano Sabbiadoro

Il maresciallo Mirko Stankovic è stato sbattuto in un paesino sperduto tra i monti della Barbagia e il mare dove non accade mai niente. Non ha mai amato le regole e per questo, dopo l'ennesimo sgarro, è scattato il trasferimento punitivo. Quando entra nel suo nuovo ufficio di Santa Lucia, che assomiglia più allo scantinato di una pizzeria che a un luogo istituzionale, inizia a pensare che con la vita d'azione potrebbe aver chiuso per sempre. A smentirlo, però, ci pensa il rinvenimento, pochi giorni dopo il suo arrivo, del cadavere di una donna all'interno di una grotta naturale per metà sommersa dall'acqua. La vittima, Marcella Ferrante, era figlia di un noto imprenditore locale, Manuel Ferrante, proprietario dei club più esclusivi della Costa Smeralda. Elias Mandreu è nato a Nuoro nel 1968, nel 1969 e nel 1973, e ha tre vite. In una di queste è un dirigente pubblico, in un'altra è un magistrato e in un'altra ancora fa l’ingegnere meccanico. In tutte e tre queste esistenze, Elias Mandreu è anche uno scrittore che, per Il Maestrale, ha pubblicato i romanzi Nero riflesso e Dopotutto e che ha partecipato alle antologie edite da Piemme: Giallo Sardo e Giallo sardo 2, curate da Francesco Abate.

MANTENE S’ODIU Premio dei Lettori – Città di Lignano Sabbiadoro2024-11-26T10:21:19+01:00

MECCANICA DI UN ADDIO

L’ingegner Florian Kaufmann ha un sogno: creare un’impresa etica in Brasile. Svizzero, crede che la sua logica lineare possa aiutarlo in questo progetto, ma presto si trova a scontrarsi con le ostilità di chi lo vede sempre come un «gringo», uno straniero, con poliziotti incapaci e con una rete di criminali pronta ad assoldarlo, o peggio. Pagina dopo pagina, assiste al crollo della sua iniziale fiducia nei confronti della giustizia e alla scoperta di una realtà d’ombra. Specialmente quando si trova catapultato da un caso di omicidio, in cui è stato incastrato, a un dilemma etico, che contrappone la morale e i suoi sogni. Ispirato dalle vere esperienze di vita di Carlo Calabrò, Meccanica di un addio unisce un tono ironico a un ritmo serrato e costruisce un crescendo di tensione. Temi sociali di importanza globale sono portati alla luce in queste pagine: gli incendi in Amazzonia; le sperequazioni sociali; l’assenza e la negligenza dello Stato. Senza però mai abbandonare la speranza per un futuro migliore. Carlo Calabrò nasce a Palermo e dopo gli studi classici si laurea in Bioingegneria tra Milano e Parigi. La carriera come consulente, banker e imprenditore lo porta a vivere in giro per il mondo e a stabilirsi per undici anni in Brasile. Grazie a questa esperienza, nel 2011 pubblica, insieme a suo padre Antonio, il saggio Bandeirantes. Il Brasile alla conquista dell'economia mondiale (Laterza). Si trasferisce poi a New York, diventa sceneggiatore, e vince un premio nel contesto del Vortex Sci-Fi, Fantasy and Horror Film Festival. Nel 2024, pubblica il suo primo romanzo Meccanica di un addio (Marsilio) finalista al Premio Giorgio Scerbanenco in questa edizione del Festival. Come anticipa sul suo sito web (www.carlocalabro.com), altri due progetti letterari sono in preparazione. Lo scorso anno è stato produttore, co-sceneggiatore e attore protagonista di Mort Diplomatique, regia di João Papa, cortometraggio premiato al Festival di Rhode Island del 2023.

MECCANICA DI UN ADDIO2024-12-03T09:07:38+01:00

L’ULTIMO PINGUINO DELLE LANGHE

Il potente broker svizzero Rufus Blom, durante la solita corsa all’alba tra le colline delle Langhe, si imbatte nel cadavere di una ragazza. Sulla schiena l’assassino le ha tracciato col sangue una svastica e un cognome, il suo: Blom. Poche tracce lì intorno e tanti problemi per il commissario Gualtiero Bova, che tutti chiamano il Pinguino, da poco trasferito a Mondovì: nessuno sembra avere idea di chi sia la ragazza, né tanto meno perché sia stata usata come messaggio minatorio verso Blom. Quello del Pinguino è stato un trasferimento punitivo, un esilio mascherato da promozione, ma lui non è il tipo che si perde d’animo: accompagnato dalla fedele bassotta Gilda e dal tabacco della sua pipa deve capire chi è la vittima e qual è il legame che la unisce alla famiglia Blom, sulla quale sembra pesare più di un segreto. Orso Tosco è nato a Ospedaletti e vive nel Far West ligure. Scrittore, poeta e sceneggiatore, collabora con l’Officina del Podcast. Per minimum fax ha pubblicato il romanzo Aspettando i naufraghi (2018) e, insieme a Cosimo Argentina, Dall'inferno. Due reportage letterari (2021). Nel 2022, sempre per minimum fax, ha firmato London voodoo. L'anno seguente, per 66thand2nd, è stata la volta di Nanga Parbat. L’ossessione e la montagna nuda. Per Interno Poesia è uscita la sua raccolta Figure amate (2019).

L’ULTIMO PINGUINO DELLE LANGHE2024-11-26T10:20:51+01:00

IL SANGUE NON MENTE

Dopo il riavvicinamento con la madre da cui era stata abbandonata, l’ispettrice Nives Bonora è pronta a fare i conti con il passato e con un segreto doloroso di cui viene a conoscenza. Ma le risposte tanto attese dovranno ancora aspettare, perché la sparizione di una ragazza trascina Nives in un nuovo caso, in una nuova città e al fianco di una nuova squadra. A Bologna e dintorni si sta aggirando un serial killer, che colpisce solo ragazze dai capelli rossi e agisce lontano da testimoni e telecamere. La ricerca di una soluzione costringe l'ispettrice a inabissarsi nelle ossessioni di un omicida maniacale. Nives si ritroverà a muoversi tra la campagna della Bassa e le strade di Bologna, tra stanze d’albergo abbandonate e feste clandestine a base di musica dark, tra i frutti della sua immaginazione e quella di un feroce assassino.  Cinzia Bomoll di origini nomadi per parte di madre, cresce a Bologna, dove si laurea in Materie letterarie, per trasferirsi poi a Roma, a New York, nel deserto del Mojave in California e tornare a Bologna, dove oggi vive. Scrive fin da giovanissima ed esordisce con un racconto incluso nella raccolta Quello che ho da dirvi (a cura di Giulio Mozzi, Einaudi, 1998). Ha pubblicato i romanzi Lei che nelle foto non sorrideva (Fazi, 2006), 69 (Fazi, 2011), Cuori a spigoli (Ianieri, 2019), Non dire gatto (Ponte alle Grazie, 2023). È anche sceneggiatrice (vincitrice del Premio Solinas 2020) e regista per il cinema e la televisione. Ha realizzato tre lungometraggi: Il segreto di Rahil (2007), Let’s Dance (2010) e La California (2022), presentato nella sezione Freestyle alla diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

IL SANGUE NON MENTE2024-11-26T11:18:29+01:00