SILENT NIGHT

Silent Night segue Nell e Simon, una coppia che ha invitato gli amici più cari per la cena di Natale nella casa in campagna. Quando tutto il gruppo si riunisce, sembra di essere tornati ai vecchi tempi, ma dietro le risate e l'allegria, si nasconde qualcosa di oscuro. Fuori sta accadendo qualcosa e non c'è regalo, gioco o prosecco che potrà evitare l'imminente distruzione dell'umanità. Sopravvivere alle feste è diventato un po' più complicato.  sceneggiatura Camille Griffin fotografia Sam Renton montaggio Pia Di Ciaula Martin Walsh musica Lorne Balfe suono Rob Entwistle scenografia Franckie Diago costumi Stephanie Collie interpreti Keira Knightley (Nell) Matthew Goode (Simon) Roman Griffin Davis (Art) Annabelle Wallis (Sandra) Lily-Rose Depp (Sophie) Ṣọpẹ́ Dìrísù (James) Kirby Howell-Baptiste (Alex) Lucy Punch (Bella) Rufus Jones (Tony) produttori Celine Rattray Trudie Styler Matthew Vaughn produzioni Maven Pictures Marv Films vendite internazionali Endeavor Content distribuzione italiana Leone Film Group info@leonefilmgroup.com www.leonefilmgroup.com Camille Griffin ha studiato nel Regno Unito presso la Bournemouth Film School e, di seguito, al Binger Filmlab di Amsterdam. I primi lavori per il cinema, li ha svolti nel dipartimento fotografia. Poi è passata alla regia, dirigendo numerosi cortometraggi. Silent Night è la sua opera prima. Attualmente, Griffin sta lavorando ad altri due lungometraggi: un progetto di Keira Knightley con Celine Rattray e Trudie Styler ancora in veste di produttrici, e un film di fantascienza per Netflix. 2022 Silent Night

SILENT NIGHT2022-11-24T13:09:38+01:00

SASHENKA

Negli anni Settanta un omicidio sconvolse l'Unione Sovietica mettendo in mostra la doppia morale del paese. Nella notte, qualcuno sparò a una coppia di anziani nel sonno con un fucile da caccia, lasciando orfano il figlio ventenne, disabile e costretto su una sedia a rotelle. L'indagine rivelò la storia di una famiglia che a prima vista sembrava simile a tante altre. Ancora giovane, la coppia aveva perso la figlia neonata tanto desiderata. Successivamente, il destino diede loro un maschio. La madre però desiderava ossessivamente una figlia. La donna, allora, iniziò a trattare Sashenka come una bambina, vestendolo da femmina e comprandogli bambole. Mentre il padre, dal canto suo, sosteneva incondizionatamente la moglie. Comincia così una storia drammatica. sceneggiatura Olexandr Zhovna fotografia Sergey Kolbinev montaggio Olexandr Zhovna musica Olexandr Zhovna suono Viktor Nikityuk scenografia Dmitri Svyatkin costumi Inga Sovenko interpreti Milena Kompaniiets (Lena) Dmitry Orlov (Mikola) Dmitry Nizhelsky (Sasha) Oksana Burlay-Piterova (madre di Sasha) Viktor Rybchinskiy (padre di Sasha) produttori Olexandr Zhovna Evgeny Sivkov produzione Cinemastudio vendite internazionali Antipode festivals@antipode-sales.biz www.antipode-sales.biz Alexander Zhovna è uno scrittore, sceneggiatore e regista ucraino. È membro dell'Unione nazionale degli scrittori ucraini e dell'Unione nazionale dei cineasti ucraini. Nel 2008 gli è stata conferita un'onorificenza per meriti artistici. È noto per la regia di documentari e come direttore della fotografia di numerosi documentari e cortometraggi. 2022 Sashenka 2019 Liza’s Tale 2014 My Dear Ukrainians (doc)   2007 Small Life (cm) 1997 Massacre (doc)

SASHENKA2022-11-24T13:29:23+01:00

TAFRIGH – SUBTRACTION

Quando Farzaneh scorge su un autobus un uomo molto simile a suo marito Jalal, inizia a seguirlo fino a un edificio a lei sconosciuto. I residenti lo salutano dimostrando di conoscerlo. Come se non bastasse, entra in un appartamento dove incontra un'altra donna. Incinta di tre mesi e in difficoltà col suo lavoro alla scuola guida, Farzaneh crede che Jalal abbia una relazione con un'altra donna. Quando ne discutono, lui si difende sostenendo che in quell'esatto momento si trovava a chilometri di distanza. Farzaneh tentenna, eppure è sicura di averlo visto. Non può fare altro che indagare. E cercando la verità, scopre qualcosa di realmente inquietante. sceneggiatura Amir Reza Koohestani Mani Haghighi fotografia Morteza Najafi montaggio Meysam Molaei musica Ramin Kousha suono Amir Hossein Ghasemi Rashid Daneshmand scenografia Mohsen Nasrollahi costumi Neda Nasr interpreti Taraneh Alidoosti (Farzaneh, Bita) Navid Mohammadzadeh (Jalal, Mohsen) Esmail Poor-Reza (padre di Jalal) Farham Azizi (Bardia) produttore Majid Motalebi produzione Majid Film Production vendite internazionali Films Boutique contact@filmsboutique.com www.filmsboutique.com Mani Haghighi ha studiato filosofia alla McGill University di Montréal. Il suo primo lungometraggio, Abadan (2003), è stato presentato al Tribeca Film Festival. Men at Work (Berlinale, Forum 2006), tratto da un'idea di Abbas Kiarostami, ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura agli Asian Film Awards nel 2007. In quegli anni, ha anche scritto due sceneggiature con il premio Oscar, Asghar Farhadi: Fireworks Wednesday (2006) e Canaan (2008), basato su un racconto di Alice Munro. Con Modest Reception (Berlinale, Forum 2012), si è aggiudicato il Free Spirit Award al Festival di Varsavia. Dopo A Dragon Arrives! (Berlinale, Concorso 2016), ha diretto la commedia romantica 50 Kilos of Sour Cherries (2017). Grazie a Pig (Berlinale, Concorso 2018) ha ricevuto l'Amphore d'Or per il miglior film al Festival di Tolosa. 2022 Tafrigh (Subtraction) 2018 Pig 2017 50 Kilos of Sour Cherries 2016 Dragon Arrives! 2012 Modest Reception 2006 Men at Work 2003 Abadan

TAFRIGH – SUBTRACTION2022-11-25T15:40:58+01:00

HEON-TEU – HUNT

Dopo che un alto funzionario nordcoreano ha chiesto asilo politico, il capo dell’unità estera della KCIA Park Pyong-ho e il capo dell’unità interna Kim Jung-do devono scoprire una spia nordcoreana, nota come Donglim, che lavora perfettamente mimetizzata nella loro agenzia. Quando la spia fa trapelare informazioni riservate, pericolose per la sicurezza nazionale, le due unità iniziano a lottare l'una contro l'altra, anche perché nel caso non riuscissero a trovare la talpa, l'accusa di tradimento potrebbe ricadere proprio su una delle due squadre. Pyong-ho e Jung-do lentamente scoprono la verità. sceneggiatura Lee Jung-jae Jo Seung-hee fotografia Lee Mo-gae montaggio Kim Sang-bum   musica Cho Young-wuk suono Jung Gun scenografia Park Il-hyun costumi Cho Sang-kyung Choi Yoon-sun interpreti Lee Jung-jae (Pyong-ho) Jung Woo-sung (Jung-do) Jeon Hye-jin (agente Ju-kyung) Heo Sung-tae (agente Cheol-sung) Go Youn-jung (Yoo-jung) Kim Jong-soo (direttore Ahn) Jung Man-sik (agente Yang) produttori Han Jae-duk Lee Jung-jae produzioni Artist Studio Sanai Pictures vendite internazionali Megaboxjoongang Plus M sales@megabox.co.kr www.megaboxplusm.co.kr distribuzione italiana Plaion www.plaion.com Lee Jung-jae è un attore con alle spalle una carriera trentennale. Tra i tanti titoli al suo attivo, ricordiamo The Housemaid di Im Sang-soo, in concorso al Noir in Festival nel 2010. Lo scorso anno è stato tra i protagonisti della tanto discussa e celebrata serie Squid Game. Con quel ruolo si è aggiudicato un Emmy Award per la migliore interpretazione in una serie drammatica, primo asiatico a ottenere un riconoscimento del genere. Inizialmente doveva essere il co-protagonista di Hunt ma, leggendo il soggetto, ha deciso di dirigere quello che per lui rappresenta l'esordio alla regia. Il film è stato selezionato fuori concorso al Festival di Cannes. 2022 Heon-Teu (Hunt)

HEON-TEU – HUNT2022-11-24T14:13:13+01:00

BOWLING SATURNE

Alla morte del padre, Guillaume, un agente di polizia, eredita la pista da bowling di famiglia che dona al fratellastro Armand. Un luogo infestato da fantasmi, dove si scatena una serie di omicidi. I due fratelli, perciò, sono trascinati in un abisso pieno di demoni e dovranno fare i conti con la loro eredità. L'oscurità regna su un mondo nel quale vale solo la regola della caccia. sceneggiatura Patricia Mazuy Yves Thomas fotografia Simon Beaufils montaggio Mathilde Muyard   musica Wyatt E. scenografia Thierry François costumi Khadija Zeggai   interpreti Arieh Worthalter (Guillaume) Achille Reggiani (Armand) Y-Lan Lucas (Xuan) Leila Muse (Gloria)   produttori Patrick Sobelman Jean-Pierre & Luc Dardenne Delphine Tomson produzioni Ex Nihilo Les Films du Fleuve vendite internazionali Totem Films hello@totem-films.com www.totem-films.com Patricia Mazuy era una brava studentessa e frequentava la scuola di economia per la felicità del padre panettiere. Grazie a un cineclub che gestiva, scopre i Doors, che però nel frattempo erano già morti. Si licenzia e parte alla volta di Los Angeles, dove usa i soldi che guadagna come babysitter per girare un cortometraggio. Grazie a Sabine Mamou, che l'assume in Una camera in città di Jacques Demy, finalmente impara qualcosa. Disoccupata dopo aver montato Senza tetto né legge, inizia a lavorare al suo primo lungometraggio, Peaux de Vaches.  2022 Bowling Saturne 2019 X 2017 Paul Sanchez est revenu! 2011 Sport de filles 2004 Basse Normandie (diretto con Simon Reggiani, doc) 2000 Saint Cyr 1988 Peaux de Vaches (Thick Skinned)

BOWLING SATURNE2022-11-27T18:31:53+01:00

ENYS MEN

È il 1973 in un'isola disabitata al largo della costa della Cornovaglia. Una volontaria ha il compito di osservare quotidianamente un fiore raro. Questo lavoro si trasforma progressivamente in un percorso metafisico che costringe la protagonista a interrogarsi su ciò che si rivela reale e ciò che appare come un incubo. Il film è girato in 16 mm. sceneggiatura Mark Jenkin fotografia Mark Jenkin montaggio Mark Jenkin suono Mark Jenkin musica Mark Jenkin scenografia Joe Gray Mae Voogd interpreti Mary Woodvine (volontaria) Edward Rowe (barcaiolo) Flo Crowe (ragazza) John Woodvine (predicatore) Joe Gray (minatore) Loveday Twomlow (bambino) produttore Denzil Monk produzione Bosena vendite internazionali Protagonist Pictures info@protagonistpictures.com www.protagonistpictures.com Mark Jenkin è un regista che vive nella Cornovaglia occidentale. Con uno stile unico, scrive, dirige, e monta i suoi film, oltre a curarne la fotografia. Nel 2019 ha vinto un BAFTA con Bait, il suo secondo lungometraggio, presentato alla Berlinale e apprezzato dalla critica e dal pubblico. Tra gli altri lavori, il mediometraggio Bronco's House e i cortometraggi Vertical Shapes in a Horizontal Landscape e Hard, Cracked the Wind. 2022 Enys Men 2019 Bait 2018 Hard, Cracked the Wind (cm) 2018 Vertical Shapes in a Horizontal Landscape (cm) 2018 David Bowie is Dead (cm) 2016 The Road to Zennor (cm) 2015 Dear Marianne (cm) 2014 Bronco's House (cm) 2007 The Midnight Drives

ENYS MEN2022-11-27T18:50:10+01:00

PROFETI

Sara è una giornalista italiana che si trova in Medio Oriente per raccontare la guerra dello Stato Islamico, Nur è una foreign fighter radicalizzata a Londra che ha sposato un miliziano e ora vive nel Califfato. Sara è rapita dall’Isis e in quanto donna, in quanto essere inferiore che ha dignità solo se sottomessa al maschio, non può stare in una prigione dove sono presenti anche gli uomini. Per questo motivo, è consegnata in custodia a una sua “pari”: a una donna. Nur diventa la sua carceriera. La casa di Nur, la sua prigione. E sarà proprio quella dimora, nel mezzo di un campo di addestramento dello Stato Islamico, il luogo dove Sara e Nur si scontreranno. Un confronto quasi impossibile che si trasforma in guerra psicologica, mentre attorno scoppiano le bombe e i nemici sono mandati al rogo per vendetta. Un confronto fatto di silenzi, di sottili ricatti, con Nur che tenta progressivamente di convertire Sara. . sceneggiatura Alessio Cremonini Monica Zapelli fotografia Ramiro Civita montaggio Marco Spoletini scenografia Sabrina Balestra costumi Angela Tomasicchio interpreti Jasmin Trinca (Sara) Isabella Nefar (Nur) Ziad Bakri (Leader Isis) Omar El-Saeidi (prigioniero) Mehdi Meskar (Abdullah) Marco Horanieh (Hassan) Orwa Kulthoum (Omar) produttori Olivia Musini Luigi Musini Mattia Guerra Stefano Massenzi Andrea Occhipinti produzioni Cinemaundici Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky Cinema vendite internazionali True Colours info@truecolours.it www.truecolours.it distribuzione italiana Lucky Red www.luckyred.it Alessio Cremonini inizia a lavorare come assistente alla regia con Ettore Scola nel film La cena. Nel 1997 scrive e dirige a quattro mani con Camilla Costanzo, il cortometraggio Marta. Nel 2000 co-sceneggia Voci, diretto da Franco Giraldi e tratto dal romanzo di Dacia Maraini. Nel 2003 scrive e dirige con Camilla Costanzo il tv movie di Raiuno Una famiglia per caso. Nel 2004 co-sceneggia Private, l’esordio alla regia di Saverio Costanzo. Nel 2013 scrive, dirige e co-produce Border, un film low budget sulla guerra civile in Siria presentato, fra gli altri, ai festival di Toronto, Roma, Cleveland, Belfast. Nel 2018 scrive e dirige Sulla mia pelle. Con questo secondo lungometraggio, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, si aggiudica quattro David di Donatello e il Nastro d’argento dell’anno.  2022 Profeti 2018 Sulla mia pelle 2013 Border 1997 Marta (cm)

PROFETI2022-11-24T15:42:23+01:00

FUOCO

Non lo direste mai, incontrandoli per strada in un giorno d'estate a Torino. Non indovinereste che sono quattro ex detenuti fuggiti dalla Francia. Dal momento in cui il furgone che li stava portando al carcere di Lione è stato coinvolto in un disastroso tamponamento, sono scappati oltre confine e si sono rifatti una vita. A unirli, da allora, è quell'enorme segreto. Marsigliese, ex rapinatore di banche, Max Ventura ha messo in piedi un ristorante. Grazie alla buona cucina e all'amore della sua compagna, i clienti non mancano mai. Algerino con profondi occhi azzurri e il viso segnato da un passato dissoluto: lui è Abdel. Ex ladro di professione, ha aperto un'officina di auto d'epoca. Una criniera di ricci disordinati, lo sguardo ombroso, Sanda, origini malgasce, non passa inosservata. È socia di una palestra di arti marziali e di certo il fisico non le manca, dopo aver ballato per anni al Crazy Horse di Parigi. Non si può non notarla per la sua malinconia piena di fascino: lei è Victoria, alsaziana. È stata coinvolta in una truffa dal compagno e ora ha ricominciato con il cuore spezzato e una figlia. Ma un giorno tutto cambia, di nuovo. Uno strano individuo si presenta al ristorante di Max. Si fa chiamare Numero Uno. Irromperà nelle loro esistenze per sconvolgerli, trascinandoli in una storia pericolosissima che riporterà a galla il loro passato. Enrico Pandiani disegnatore e grafico, la sua carriera di narratore comincia scrivendo e disegnando storie a fumetti, pubblicate sul Mago di Mondadori e sulla rivista «Orient Express». Collabora da anni con il quotidiano «La Stampa» per il quale cura la parte infografica. L’esordio nel romanzo noir risale al 2009 quando scrive il primo libro della saga Les italiens, i cui protagonisti sono una squadra di poliziotti parigini e il Commissario Mordenti, uomo disincantato e un po' indolente. Pubblica i primi tre episodi, Les Italiens (2009), Troppo Piombo (2010) e Lezioni di tenebra (2011), per Instar Libri. Dal 2012, con Pessime scuse per un massacro, quarto libro della serie, passa alla casa editrice Rizzoli. Nel 2013 con La donna di troppo inaugura una nuova serie ambientata nella sua città, con protagonista l’ex agente della scientifica e ora detective privata Zara Bosdaves, che ritroviamo anche in Più sporco della neve. L’anno seguente, scrive Un letto di sassi, uno dei cinque racconti presenti nella raccolta I semi del male. Nel 2016 torna il Commissario Mordenti in Una pistola come la tua. La serie prosegue anche nel 2017 con Un giorno di festa e nel 2019 con Ragione da vendere. Prima di Fuoco, nel 2020 pubblica Il gourmet cena sempre due volte, l'anno seguente è la volta di Lontano da casa. Nicolas Winding Refn è showrunner e co-produttore di una serie televisiva che sarà tratta da Les Italiens.

FUOCO2022-11-24T11:51:30+01:00

IL COMPLOTTO DEI CALAFATI

Un sontuoso gala di beneficenza ha riunito tutta la buona società cagliaritana allo scopo di raccogliere fondi per i terremotati della Calabria. Vi prende parte anche Clara, la nipote del più importante armatore dell’isola, per incontrare un funzionario dell’ambasciata italiana di rientro dalla Cina che potrebbe darle notizie di suo padre, disperso durante la rivolta dei Boxer. Tra gli ospiti, i chiacchierati Cabras che, tornando dalla festa, sono assaliti e ammazzati. Si sospetta un omicidio politico: il barone era odiato per aver sempre trattato i suoi numerosi lavoratori con il pugno di ferro. Ma allora perché è stato ucciso pure l’autista? Sempre pronta a occuparsi dei più deboli, e in pena anche per la sorte del giovane nipote dei baroni, verso cui prova un’immediata empatia (o forse qualcosa di più), Clara non può evitare di indagare sul caso. Nell’atmosfera esotica della Cagliari del 1905, tra la necropoli punica e il porto, tra la comunità cinese della Marina e la malavita locale, scoprirà una verità sconcertante. Francesco Abate ha esordito con Mister Dabolina (Castelvecchi, 1998). Sono seguiti Il cattivo cronista (Il Maestrale, 2003), Ultima di campionato, da un soggetto vincitore del premio Solinas (Il Maestrale, 2004 / Frassinelli 2006), Getsemani (Frassinelli, 2006) e I ragazzi di città (Il Maestrale, 2007). Con Einaudi ha pubblicato Mi fido di te (Stile libero 2007 e Super ET 2015), scritto a quattro mani con Massimo Carlotto, Cosí si dice (2008), Chiedo scusa (con Saverio Mastrofranco, Stile libero 2010 e Super ET 2012 e 2017), Un posto anche per me (2013), Mia madre e altre catastrofi (2016), Torpedone trapiantati (2018) e I delitti della salina (2020). È fra gli autori dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga).

IL COMPLOTTO DEI CALAFATI2022-11-24T12:08:47+01:00

LE NOTTI SENZA SONNO

Febbraio 2020: mentre i media diffondono le prime voci ancora confuse su un virus che sta mietendo vittime in Cina e sembra essere arrivato anche in Italia, la Questura di Milano si trova di fronte a un macabro ritrovamento e all’ipotesi di un killer seriale che si accanisce contro le donne, seminando indizi indecifrabili. Le indagini sono affidate al commissario Mario Mandelli dell’Unità di Analisi del Crimine Violento, un cinquantacinquenne solido, vecchia volpe del mestiere, innamorato dell’efficientissima moglie Isa e appassionato di storia. Al suo fianco l’ispettore Antonio Casalegno, affascinante e donnaiolo, talvolta fin troppo impulsivo e spregiudicato, perfettamente complementare al suo capo. Ci sarà bisogno di tutto il loro intuito, della loro competenza e della collaborazione di tutta la squadra investigativa – anatomopatologi e smanettoni informatici, ma anche una giunonica agente con un passato da atleta – per risolvere rapidamente il caso prima che il virus dilaghi e blocchi le ricerche. A complicare le cose, interviene un altro crimine che scuote la città, l’omicidio di un noto gioielliere durante una rapina. In un’atmosfera da assedio, le indagini si concentrano in otto giornate tesissime fra colpi di scena e percorsi umani e sentimentali che si intrecciano, trasformandosi in una crudele sfida in cui ognuno metterà a rischio la propria esistenza e i propri affetti. Vincerla significherà dimostrare a se stessi e al mondo che vale la pena lottare fino all’ultimo respiro, per sentirsi ancora vivi. Gian Andrea Cerone ha una lunga esperienza nell’ambito della comunicazione, dell’editoria tradizionale, televisiva e digitale. Tra i numerosi incarichi svolti, è stato responsabile delle relazioni istituzionali presso il ministero dello Sviluppo Economico e presso EXPO 2015. Nel 2018 ha fondato la piattaforma editoriale di podcast Storielibere. Le notti senza sonno è il suo esordio nella narrativa, il primo romanzo della serie che vede in azione la squadra investigativa dell’Unità di Analisi del Crimine Violento di Milano.

LE NOTTI SENZA SONNO2022-11-24T12:48:42+01:00