L'ALBERGO DELLA MALAVITA
di Jacques Feyder, Marcel Blistène
Francia, 1946, 88’, b/n
05 DICEMBRE 19:00 - Cineteca Milano Arlecchino

Madame Rose, donna dall’oscuro passato, è la proprietaria d’un povero ed equivoco albergo di Montmartre. La donna ha una giovane figliola, Simone, che le fa da serva nell’albergo. Un giorno arriva nell’albergo Victor, un piccolo quanto famigerato malvivente. Ha commesso un grosso furto e affida il maltolto proprio a Madame Rose che, decisa ad impadronirsene, denuncia il ladro alla polizia. L’albergatrice, però, dovrà guardarsi dai propositi vendicativi di Victor.

sceneggiatura
Jacques Viot
fotografia
Louis Page
montaggio
Isabelle Elman

musica
Jean Wiéner
Marguerite Monnot
suono
René-Christian Forget
scenografia
Jean d’Eaubonne

interpreti
Françoise Rosay
(Madame Rose)
Paul Meurisse
(Victor Ménard)
Andrée Clement (Simone)
Simone Signoret (Gisèle)
Paul Demange (Marcel)
Georges Bever (Armand)
Jeannette Batti (Mona)
Felix Oudart (Léon)

produzione
B.U.P. Française
copia
Fondazione Cineteca Italiana
restauro digitale 2K


Jacques Feyder
(Ixelles, Belgio, 1885 – Prangins, Svizzera, 1948) è tra i più importanti registi del cinema muto francese. Giunto a Parigi nel 1911, inizia a lavorare come attore per il teatro e il cinema ed è assistente di Gaston Ravel. In quegli anni realizza numerosi cortometraggi.  È con L’Atlantide (1921) che raggiunge la notorietà come regista. Un kolossal tratto dal romanzo di P. Benoît, sulla città sommersa, ricco di intrecci ed effetti visivi. Di seguito firma Crainquebille (1922) curandone pure le scenografie, e altri lungometraggi fino a La kermesse héroïque (1935) ritenuto da molti il suo capolavoro. Negli anni successivi dirige fino all’occupazione nazista che lo costringe a fuggire in Svizzera. Nel 1944 scrive un libro di memorie, Le cinéma, notre métier, per poi tornare un’ultima volta sul set, supervisionando Macadam di Marcel Blistène. 

Marcel Blistène (Parigi, 1911 – Grasse, 1991), giornalista e poi assistente alla regia, inizia a dirigere film nell’immediato dopoguerra. L’esordio risale, infatti, al 1946 con Étoile sans lumière. Un titolo che ebbe immediato successo grazie anche alla protagonista, Édith Piaf. Da segnalare nel cast la presenza di due interpreti poco più che ventenni, Yves Montand e Serge Reggiani. Lo stesso anno firma insieme a Jacques Feyder, Macadam. I titoli successivi attraversano più generi cinematografici, dalla commedia poliziesca (Rapide de nuit, 1948) al biopic (Le sorcier du ciel, del 1949), dalla commedia slapstick (Bibi Fricotin, 1951) al dramma psicologico (Sylviane de mes nuits, 1957). Nel 1959 dirige ancora Edith Piaf in Les Amants de demain. È il suo ultimo film per il cinema. Da quel momento lavorerà per la televisione.


Jacques Feyder
1946 Macadam (L’albergo della malavita)
1942 Une femme disparaît
1939 La loi du Nord (La legge del nord)
1938 Fahrendes Volk (Nomadi)
1937 Knight Without Armour
(La contessa Alessandra)
1936 Die klugen Frauen
1935 La kermesse héroïque
(La kermesse eroica)
1934 Pension Mimosas (Pensione mimosa)
1934 Le grand jeu (La donna dai due volti)
1931 Son of India (Il figlio dell’india)
1931 Daybreak (La piccola amica)
1930 Si l’empereur savait ça
1930 Olympia
1930 Le spectre vert
1930 The Kiss (Il bacio)
1929 Les nouveaux messieurs
1928 Teresa Raquin
1926 Gribiche
1926 Carmen
1925 Visages d’enfants (Le due madri)
1923 Das Bildnis
1922 Crainquebille
1921 L’Atlantide


Marcel Blistène
1959 Les amants de demain
1957 Sylviane de mes nuits
1955 Gueule d’ange
1954 Le feu dans la peau
(Il fuoco sotto la pelle)
1952 Cet âge est sans pitié
1951 Bibi Fricotin
1949 Le sorcier du ciel (Il paese senza Dio)
1948 Rapide de nuit
1946 Macadam (L’albergo della malavita)
1946 Étoile sans lumière