Questa storia si apre con una donna nuda, morta con la cintura di un accappatoio attorno al collo, ma che non è detto sia stata strangolata. Continua con un sospettato mezzo siciliano, mezzo tunisino e mezzo croato, misterioso per intero. Si inoltra in un’operazione di contrasto al narcotraffico, che potrebbe essere legata al delitto ma anche no. Insomma: è una storia in cui quasi niente è come sembra. Poche le certezze, per il puntiglioso ispettore Giovanni Armani e l’acido procuratore Giacomo Cacciaguerra, che indagano sull’omicidio a fianco – ma preferirebbero starne ben lontani – del disastroso ma inspiegabilmente fortunato agente Salvo Buonfine. E pensare che Armani, quando in seguito a una tragedia sul lavoro ha dovuto farsi trasferire da Milano, aveva pensato che la questura di Como, città d’origine della sua famiglia, sarebbe stata un porto tranquillo. Eppure, forse, tra i colpi di scena di un’investigazione complicata si nasconde anche un colpo di fulmine.

Gino Vignali è legato indissolubilmente a Michele Mozzati, un sodalizio nato ai tempi dell’università che li ha resi celebri come Gino & Michele. Sono tra i fondatori dell’agenda Smemoranda, hanno partecipato alla nascita e alla crescita del cabaret Zelig e ideato l’omonima trasmissione televisiva. Per il teatro hanno iniziato con Gabriele Salvatores, co-firmando per l’Elfo, Comedians ed Eldorado (1985-1986). Dal 1986 alla fine degli anni Novanta hanno contribuito ai successi teatrali di Paolo Rossi, tra cui Chiamatemi Kowalski, C’è quel che c’è, Operaccia romantica. Dal 1995 al 1999 hanno collaborato inoltre con Aldo, Giovanni & Giacomo alla scrittura dei loro spettacoli teatrali, da I corti a Tel chi el telùn. La coppia ha pubblicato numerosi libri tra cui Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano (1991), Saigon era Disneyland (in confronto) (1991), Il pianeta dei Bauscia: viaggio al centro della Lega (1993) e Neppure un rigo di cronaca (2000). Per il cinema hanno curato i dialoghi di Kamikazen – Ultima notte a Milano di Salvatores (1988) e di Volere volare di Maurizio Nichetti e Guido Manuli (1991). Hanno anche partecipato alla sceneggiatura di Così è la vita di Aldo Giovanni & Giacomo (1998). Vignali ha esordito nel 2018 come scrittore noir con La chiave di tutto: inverno (Solferino 2018), primo capitolo di una tetralogia ambientata a Rimini in una delle quattro stagioni dell’anno, nella quale la protagonista è Costanza Confalonieri Bonnet, vicequestore ricca di buona famiglia e con suite al Grand Hotel. Di seguito ha pubblicato Ci vuole orecchio: primavera (2019), La notte rosa: estate (2019) e Come la grandine: autunno (2020). Con I milanesi si innamorano il sabato, Vignali cambia atmosfere e personaggi ma mantiene intatti il tono scanzonato e il ritmo incalzante.