Lunedì 5 dicembre, ore 15.00, IULM 6, Sala dei 146. Lezione dello storyteller, game designer, musicista, Daniele Fusetto. In collaborazione con QAcademy.
Pur riprendendo i linguaggi di altri media (cinema letteratura, teatro), i videogiochi hanno peculiarità uniche: la loro interattività consente di esercitare un potenziale di immersione e attrazione unici, ma soprattutto non sono i videogiochi che raccontano una storia, sono i giocatori a crearla attraverso la loro attività di gioco. Gli eventi del gameplay dipendono dalle scelte del giocatore, dall’intelligenza artificiale e dalle possibilità che il gioco offre. Queste caratteristiche non potevano non determinare l’incontro tra i videogiochi e un genere cinematografico e letterario per eccellenza come il noir. La rassegna, curata da QAcademy per Noir inFestival, vuole esplorare questa relazione a partire da alcuni videogiochi d’epoca, tra classici e curiosità, tra cinema e letteratura.
Un incontro con Daniele Fusetto, storyteller, game designer, musician. Nato negli anni Cinquanta negli ambienti scientifici e nelle facoltà universitarie americane, il videogioco, è diventato un fenomeno di massa, fortemente legato al progresso tecnologico. Sembra una cosa ordinaria, ma sviluppare un videogioco non è operazione semplice ed è anche un’industria rischiosa (95 titoli su 100 sono un fallimento economico). Come si crea un videogioco? Quali sono le competenze impegnate? Quanto costa produrlo?