Film, libri, musica, incontri, il Festival in numeri guardando al tempo andato e che è prossimo a venire

 


Quindici anteprime italiane tra film in concorso, fuori concorso ed eventi speciali; ventiquattro conversazioni letterarie svoltesi in Rizzoli Galleria, a Casa del Manzoni e in IULM; ventuno incontri in diretta streaming e disponibili online, per un totale di oltre trentacinque ore di contenuti; sessanta ospiti italiani e internazionali; una copertura di pubblico, tra pubblico e spettatori online di 300mila persone, con oltre 15mila interazioni sul web; otto premi assegnati, tra cui il Raymond Chandler Award a Daniel Pennac, il Premio Giorgio Scerbanenco 2023 a La fine è ignota di Bruno Morchio, il Black Panther Award a Femme di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping, il Premio Caligari 2023 a L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano e il Premio Luca Svizzeretto a Tony Sperandeo.

Ecco qualche numero dell’edizione appena conclusasi del Noir in Festival, una storia giunta al suo trentatreesimo anno che, dopo il mare di Viareggio e le nevi di Courmayeur, dal 2016 ha abbracciato i chiaroscuri tentacolari della metropoli milanese, ben rappresentata dal manifesto dell’anno, firmato Manuele Fior. Un «rito» che si rinnova anno dopo anno e che nel 2023 è ripartito, nel segno del 150° anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni, da una delle sue origini, quel romanzo storico che ha influenzato, e continua a farlo tutt’oggi, la narrazione di genere. Il convegno Manzoni e il Noir, in collaborazione con Casa del Manzoni, il Centro Nazionale Studi Manzoniani, il Circolo dei Lettori e Lo scrittoio, ha dato il via a una ricognizione che partendo dal passato è approdata fino ai giorni nostri.

Le peregrinazioni attraverso la Storia condotte, ad esempio, da Ben Pastor e Marcello Simoni, nel corso dei giorni di festival hanno ceduto il passo all’indagine nella Milano degli anni Ottanta dell’esordiente Fausto Gimondi e alle vicende raccontate da Jake La Furia in Italica Noir, fino ad approdare al contemporaneo, rappresentato da una vivace selezione di film in concorso e fuori concorso (metà dei quali italiani), che si fa portavoce delle tensioni dell’oggi e degli incubi del domani.

«È più forte di noi – dichiarano i direttori del festival Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, che lo dirigono assieme a Gianni Canova per la IULM –, non riusciamo a restare ancorati all’idea di un Noir granitico e immobile, che viva dei cliché cristallizzati del genere. Tutto, attorno a noi, è Noir: dalle tragedie della cronaca alla musica trap, dalle piccole apocalissi personali ai grandi processi e casi risolti o irrisolti della Storia. La selezione di libri, film, serie TV e graphic novel di quest’anno lo dimostra ampiamente, con il suo ventaglio di riflessioni, indagini, punti di vista talvolta inediti e spiazzanti. La grande partecipazione del pubblico sia in presenza sia a distanza, la risposta entusiastica degli ospiti – Brando De Sica, Óskar Þór Axelsson, Jake La Furia, Loïc Tanson, Paolo Briguglia, Harald Gilbers, Giancarlo De Cataldo, Donato Carrisi, Ashley Audrain, Nina Zilli, Camila Raznovich, Deepti Kapoor, Christophe Mercier, Lyda Patitucci, Antonio Pisu, Andrea Di Stefano, Davide Gentile, Gabriele Salvatores, Pivio & Aldo De Scalzi e molti altri – la meravigliosa ospitalità di IULM, Rizzoli Galleria, Cineteca Milano Arlecchino, Casa del  Manzoni e Institut français Milano, e il preziosissimo contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivi del Ministero della Cultura, di IULM e Cinecittà News, sono indizio e prova che il Noir è un bene necessario tanto al presente quanto al futuro. Nostra la missione di salvaguardarne le origini e il rinnovamento negli anni a venire. Grazie di essere stati con noi e di guidarci verso il futuro».