Presenta John Vignola
Harper Collins
X passa le sue giornate fumando marijuana e vendendo on-line sneaker rare prima di diventare un detective privato pagato per risolvere un caso. Vent’anni fa era un rapper famoso, quando ancora la musica hip hop non era in classifica, e il suo unico disco gli ha permesso di ottenere lo status di artista di culto, rispettato e ascoltato anche dalle nuove generazioni. Sulla copertina di quel famoso album c’era lui con una felpa col cappuccio e una X tatuata sul collo. Oggi quel tatuaggio appare sul collo di Aelle, il ragazzo ucciso di cui parlano tutti i giornali. E che è uguale a lui vent’anni fa. Come resistere alla tentazione di andare al funerale, per scoprire che il vero nome di Aelle è Aliseo Landini Della Santa? Figlio di Nicola Landini Della Santa, milionario. L’uomo che oggi gli offre cento euro l’ora per indagare sulla morte del figlio, e duecentomila in caso di soluzione del mistero. Un’offerta che non può rifiutare. È solo l’inizio di un’indagine che lo porterà a toccare con mano gli splendori e le miserie della Milano di oggi, tra attici in centro e panchine in periferia, a rischiare la vita, e a incontrare l’amore. Sempre a tempo di rap.
Giovanni Robertini è nato a Milano nel 1975. Ha diretto «linus» e «Rolling Stone», per cui ha scritto di musica rap e intervistato tutti i protagonisti della scena italiana. Autore televisivo, ha lavorato, tra i tanti programmi, a Avere Ventanni, Le Invasioni Barbariche e Splendida Cornice. Ha pubblicato L’ultimo party (2013) e La solitudine di Matteo (2020). Morte di un trapper è il suo primo noir sospeso tra il mondo dei Club Dogo e quello di Raymond Chandler, con un eroe che sembra l’impossibile punto di incontro tra Humphrey Bogart e Fabri Fibra.