Donato Carrisi
Longanesi
Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.
Dopo la laurea in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, conosciuto come «il mostro di Foligno», Donato Carrisi (Martina Franca, 1973) studia Criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 inizia l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, scrive la sceneggiatura di Nassiryia – Per non dimenticare (Canale 5) ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller, Era mio fratello (Raiuno). Ha scritto e condotto su Raitre, il sabato in prima serata, la trasmissione Il sesto senso. È una firma del «Corriere della Sera». Nel 2009 scrive per Longanesi il suo primo romanzo, Il suggeritore, aggiudicandosi il Premio Bancarella. Di seguito nel 2011 pubblica Il tribunale delle anime, finalista al Premio Giorgio Scerbanenco. Nel 2012 consolida il suo status di autore affermato anche in campo internazionale con La donna dei fiori di carta. Nel 2013 con L’ipotesi del male si aggiudica il Premio Giorgio Scerbanenco. Nel 2017 debutta alla regia con La ragazza nella nebbia, aggiudicandosi il David di Donatello come miglior esordiente. Nello stesso anno esce L’uomo del labirinto che nel 2019 diventa il soggetto della sua seconda regia. Tra i due film, nel 2018, pubblica Il gioco del suggeritore. Attualmente, sta lavorando al suo terzo film, Io sono l’abisso, tratto dal romanzo omonimo pubblicato lo scorso anno.