I FILM IN CONCORSO
FUORI CONCORSO ED EVENTI SPECIALI
OMAGGIO A LUCIO FULCI
L’ALTRA CASA
Simona Vinci
Einaudi
Una villa del Settecento in mezzo alla pianura. E un quartetto di personaggi in crisi, ossessionati dal fallimento e dal bisogno di soldi. La casa li avvolge e li sconvolge, per metterli definitivamente di fronte al proprio destino. «Immaginò che da qualche parte potesse esserci l’ingresso di un tunnel segreto che conduceva alle viscere della Terra, in una caverna oscura che conteneva il cuore grasso e pulsante della casa. Un cuore enorme, un cuore tripartito come quello dei rettili e collegato alle vene e ai capillari vegetali che percorrevano muri e tetto». A cosa siamo disposti a rinunciare per seguire le nostre passioni? E quanto delle nostre passioni siamo pronti a trasformare in merce, per il denaro e la posizione sociale? Maura ha rinunciato a quasi tutto per la musica, ma adesso non sa se riuscirà più a cantare come prima: è un soprano piuttosto famoso che ha appena subito un intervento alla tiroide, e ha pure smesso di credere nel legame sentimentale con Fred, il suo agente. Tuttavia ha accettato lo stesso di partecipare all’evento culturale che lui e Marco stanno organizzando in una villa alle porte di Bologna, evento in cui lei dovrà interpretare i cavalli di battaglia di Giuseppina Pasqua, la cantante lirica amatissima da Verdi alla quale era appartenuta la casa assieme al suo misterioso giardino. Ad aiutarla a prepararsi sarà Ursula, la moglie di Marco: è nata in Russia e sarebbe diventata una pianista classica se la sua infanzia non fosse stata segnata dall’abbandono. Presto nella villa cominciano ad accadere fatti inquietanti e senza spiegazione, che trascinano prima le due donne poi anche gli uomini in una spirale di allucinato sospetto.
Simona Vinci (Milano, 1970), laureata in Lettere presso l’Università di Bologna, ha esordito con il romanzo Dei bambini non si sa niente (1997). Nel 1999 ha pubblicato la raccolta di racconti In tutti i sensi come l’amore, finalista al Premio Campiello. Riconoscimento che sfiora per pochi voti nel 2003 con Come prima delle madri e che si aggiudica nel 2016 con La prima verità. Dal 2004 ha firmato, tra gli altri, Brother and Sister, Stanza 411 (2006), Strada Provinciale Tre (2007), Nel bianco (2008), Parla, mia paura (2017), In tutti i sensi come l’amore (2018), Rovina (2019), Mai più sola nel bosco. Dentro le fiabe dei Fratelli Grimm (2019, con cui ha vinto il Premio Rapallo 2021). In precedenza, ancora nel 2004, ha pubblicato il racconto La più piccola cosa nell’antologia Le ragazze che dovresti conoscere. Ha condotto programmi televisivi e radiofonici, collabora con quotidiani e riviste, traduce romanzi dall’inglese (ad esempio La ragazza scomparsa di Shirley Jackson e Le buone intenzioni di Kate Tempest) e, nel 2016, ha scritto il suo primo testo teatrale, Porta della Rocca Ostile.
L’OMBRA DEL FUOCO
Hervé Le Corre
edizioni e/o
Parigi, primavera 1871. La città, cinta d’assedio dai prussiani, ha subìto un inverno rigidissimo, la popolazione ha sofferto il freddo, la fame e le cannonate degli assedianti. Il governo francese accetta una pace umiliante. Ma il popolo di Parigi non ci sta, insorge e affida il governo della città alla Comune, struttura politica di matrice anarchico-socialista a gestione popolare diretta. Allora il governo francese organizza la riconquista della città per strapparla ai comunardi. La guerra fratricida si conclude con quella che è passata alla storia come la “settimana di sangue”, dal 21 al 28 maggio, in cui nonostante le barricate e la strenua resistenza dei parigini l’esercito francese entra in città con l’artiglieria pesante e un numero di uomini venti volte superiore, e in pochi giorni trucida oltre ventimila persone compromesse a vario titolo con la Comune. È proprio sullo sfondo della tragica “settimana di sangue” che si svolgono le vicende del romanzo, un intreccio di storie individuali che va dall’amore irto di ostacoli di Caroline e Nicolas all’inchiesta di Antoine Roques, ex rilegatore eletto delegato alla sicurezza da un’assemblea popolare, agli intrighi del perverso criminale Pujols, rapitore di fanciulle, alla misteriosa presenza del cocchiere Clovis, talmente irsuto che non se ne distinguono i lineamenti. Il tutto sotto una devastante pioggia di ferro e fuoco che, insieme a buona parte di Parigi, distruggerà il sogno utopico di una società egualitaria.
Hervé Le Corre (Bordeaux, 1955) vive nella regione di Bordeaux, dove insegna lettere nei licei. Pubblica il suo primo romanzo nel 1990, La douleur des morts, primo capitolo di una trilogia ambientata nella sua città natale. Seguono dunque Du sable dans la bouche (1993) e Les effarés (1996). Terminato il trittico, nel 2001 inizia una seconda fase della sua produzione letteraria con Copyright e prosegue con Il perfezionista (L’Homme aux lèvres de saphir, 2004) che in Francia ha venduto più di cinquantamila copie e ha ottenuto il prestigioso Grand Prix du roman noir français di Cognac e il Prix Mystère de la critique. In Italia questo romanzo è stato tradotto da Piemme. Nel 2006 e nel 2007 ha realizzato rispettivamente: Tango parano e Trois de chute. Poi è stata la volta di Nero è il mio cuore (Les cœurs déchiquetés, 2009, Piemme, 2012), che è valso allo scrittore il Grand prix de littérature policière. Dopo Derniers retranchements (2011), arrivano forse i maggiori riconoscimenti con Dopo la guerra (Après la guerre, 2014; edizioni e/o, 2015): Prix du polar européen, Prix Landerneau e il Premio Michel Lebrun. È ancora edizioni e/o a portare in Italia nel 2018, Scambiare i lupi per i cani (Prendre les loups pour des chiens, 2017) e nel 2021, L’ombra del fuoco (Dans l’ombre du brasier, 2019). In Francia, quest’anno, è uscito il suo nuovo romanzo, Traverser la nuit, una storia nella quale sono protagonisti una donna martirizzata dal suo ex compagno, un poliziotto stremato dal lavoro che indaga su una serie di omicidi di donne, un killer alle prese con le sue pulsioni e con una
L’AMORE BUIO – DARK LOVE
di Antonio Capuano
Italia, 2010, 109′
L’UOMO DEL PORTO
Cristina Cassar Scalia
Einaudi
Vincenzo La Barbera, professore di filosofia presso il liceo classico, era un tipo solitario, che usava come casa una vecchia barca a vela ormeggiata nel porto ed era amatissimo dagli studenti. Niente debiti, né legami con la malavita. Eppure qualcuno lo ha ucciso, lasciando il suo corpo nel letto dell’Amenano, un corso d’acqua che secoli fa un’eruzione dell’Etna ha ricoperto di lava e che ora scorre sotto il centro storico della città. Vanina Guarrasi – la cui esistenza si è complicata, casomai ce ne fosse bisogno, per via di una minaccia di morte giunta dalla mafia palermitana – prende in mano l’indagine. Per risolverlo, però, Vanina potrà contare ancora una volta sull’aiuto dell’impareggiabile commissario in pensione Biagio Patanè.
Medico oftalmologo, Cristina Cassar Scalia (Noto, 1977) vive e lavora a Catania. Ha pubblicato per Sperling & Kupfer, La seconda estate (2014, tradotto in Francia e Premio Internazionale Capalbio Opera Prima) e Le stanze dello scirocco (2015). Con Sabbia nera (Einaudi, 2018, Premio letterario Racalmare Leonardo Sciascia 2019) appare per la prima volta il vicequestore Vanina Guarrasi, personaggio che conquista immediatamente lettori e critici e che è protagonista nel 2019 e 2020, sempre per Einaudi, de La logica della lampara e La salita dei Saponari. Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani, Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020).
LA CASA SENZA RICORDI
Donato Carrisi
Longanesi
Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.
Dopo la laurea in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, conosciuto come «il mostro di Foligno», Donato Carrisi (Martina Franca, 1973) studia Criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 inizia l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, scrive la sceneggiatura di Nassiryia – Per non dimenticare (Canale 5) ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller, Era mio fratello (Raiuno). Ha scritto e condotto su Raitre, il sabato in prima serata, la trasmissione Il sesto senso. È una firma del «Corriere della Sera». Nel 2009 scrive per Longanesi il suo primo romanzo, Il suggeritore, aggiudicandosi il Premio Bancarella. Di seguito nel 2011 pubblica Il tribunale delle anime, finalista al Premio Giorgio Scerbanenco. Nel 2012 consolida il suo status di autore affermato anche in campo internazionale con La donna dei fiori di carta. Nel 2013 con L’ipotesi del male si aggiudica il Premio Giorgio Scerbanenco. Nel 2017 debutta alla regia con La ragazza nella nebbia, aggiudicandosi il David di Donatello come miglior esordiente. Nello stesso anno esce L’uomo del labirinto che nel 2019 diventa il soggetto della sua seconda regia. Tra i due film, nel 2018, pubblica Il gioco del suggeritore. Attualmente, sta lavorando al suo terzo film, Io sono l’abisso, tratto dal romanzo omonimo pubblicato lo scorso anno.
LA DONNA DEL LAGO
Laura Lippman
Bollati Boringhieri
Baltimora, 1966. Dopo diciotto anni di matrimonio, Maddie Schwarz, consapevole che nella sua dedizione alla vita di moglie e madre una parte importante di sé è andata perduta, decide di lasciare il marito e le giornate da casalinga per riprendere in mano la sua esistenza. Negli stessi giorni scompare da casa una ragazzina di undici anni. Maddie si unisce alle ricerche, e seguendo il suo istinto, scopre qualcosa che, dopo breve, le frutterà un lavoro nella redazione di un quotidiano locale. Maddie ama il suo nuovo impiego, ci tiene a distinguersi e presto si appassiona al caso di Cleo Sherwood, una donna afroamericana trovata morta in un lago cittadino. Se si fosse trattato di una donna bianca, i giornalisti di Baltimora avrebbero fatto a gara per occuparsi della storia che, invece, ottiene solo un breve trafiletto relegato nelle ultime pagine di cronaca. Maddie, sola contro tutti, comincia a indagare. Raccontato da una pluralità di punti vista, e con incalzante ritmo narrativo, La donna del lago non è soltanto il resoconto di un’indagine dai toni noir, ma è la storia del rapporto tra due donne che in realtà non si sono mai conosciute, nate in due contesti diversissimi, ma entrambe impegnate nello sforzo di contrastare il destino loro assegnato.
Laura Lippman (Atlanta) è considerata tra le più quotate crime novelist. Sono numerosi i premi ricevuti grazie ai suoi romanzi, tra cui l’Edgar Award (Charm City), l’Anthony Award (Il macellaio di Butchers Hill, In Big Trouble, Every Secret Thing, No Good Deeds, What the Dead Know), l’Agatha Award (Il macellaio di Butchers Hill), il Nero Wolfe Award (Sugar House). È apparsa in una scena del primo episodio dell’ultima stagione di The Wire come reporter impiegata al «Baltimore Sun», ruolo da lei effettivamente svolto nella vita reale per oltre vent’anni, prima di lasciare il giornalismo per la narrativa. Vive a Baltimora e ama scrivere nel caffè del suo quartiere (Federal Hill), Spoons. Il personaggio ricorrente dei suoi romanzi è Tess Monaghan, una reporter che ha deciso di diventare un investigatore privato, protagonista di dodici storie, da Baltimore Blues a Hush Hush. De La donna del lago, Apple TV ha ordinato una mini-serie co-sceneggiata e diretta da Alma Har’el, con Natalie Portman e Lupita Nyong’o.
LA FAMIGLIA DEL PIANO DI SOPRA
Lisa Jewell
Neri Pozza
Cheyne Walk è una delle strade più eleganti di Chelsea, il quartiere in cui vive la buona società londinese. I suoi appartamenti, tuttavia, non sono soltanto la quinta di una vita ricca e spensierata, ma costituiscono a volte anche il teatro di raccapriccianti ritrovamenti. Come quello che si spalancò davanti agli occhi degli agenti di polizia accorsi al numero 16 di Cheyne Walk, dopo una telefonata anonima che segnalava un possibile triplice suicidio. Sul pavimento della cucina giacevano i corpi dei coniugi Martina e Henry Lamb e di un terzo uomo non identificato. In una camera al primo piano, c’era una bambina di circa dieci mesi in buone condizioni di salute, con una zampa di coniglio sotto la copertina della culla. Stando alle dichiarazioni dei vicini, da alcuni anni in quella casa abitavano molti bambini e diversi adulti, tutti misteriosamente svaniti nel nulla, compresi i due figli maggiori dei Lamb. Una vicenda di cronaca nera irrimediabilmente consegnata al passato per Scotland Yard, una ferita tragicamente riaperta per Libby, ovvero Serenity Lamb, la bambina che venticinque anni prima era stata adottata dai signori Jones, diventando Libby Jones. La giovane donna ha ereditato la casa di Cheyne Walk e, con lei, il suo spaventoso passato, un passato fatto di indagini senza sbocco, tracce di sangue e DNA sconosciuti, messaggi e strane scritte sui muri, pannelli segreti e un orto di piante officinali, alcune delle quali erano state usate per il palese suicidio collettivo dei suoi genitori. Cos’è accaduto davvero tra quelle mura? Che fine hanno fatto gli altri abitanti della casa di Chelsea? E, soprattutto, in che modo quei drammatici eventi hanno a che fare con gli strani rumori che Libby sente provenire dal piano di sopra, benché sia certa di essere sola in quella strana e tetra dimora?
Lisa Jewell (Londra, 1968), impiegata in un’azienda di moda, è diventata una delle gialliste britanniche di maggior successo, con diciannove romanzi e cinque milioni di copie vendute in tutto il mondo. Il suo primo libro, Ralph’s Party (Tutti insieme da Ralph, Sonzogno, 1999), è stato il romanzo d’esordio più venduto del 1999. Di seguito ha pubblicato Thirtynothing (2000), One-hit Wonder (2001), A Friend of the Family (2003), Vince and Joy (2005), 31 Dream Street (2008), The Truth About Melody Browne (2010), After the Party (2011), The Making of Us (2012), Before I Met You (2013), The House We Grew Up In (2014), The Third Wife (2014, La terza moglie, Mondadori, 2016), The Girls (2016), I Found You (2017; Io ti ho trovato, Neri Pozza, 2017), Then She Was Gone (2017, Ellie all’improvviso, Neri Pozza, 2018), Watching You (2019, Qualcuno ti guarda, Neri Pozza, 2020), The Family Upstairs (2019, La famiglia del piano di sopra, Neri Pozza, 2021), Invisible Girl (2021) e The Night She Disappeared (2021). Il prossimo anno uscirà il sequel de La famiglia del piano di sopra, intitolato The Family Remains.
La Rete invisibile
Andrea Purgatori, Umberto Rapetto e Alessandro Curioni hanno condotto il pubblico del Noir nelle profondità del Web, dove l’invisibile colpisce la superficie.
LA SCONOSCIUTA DELLA SENNA
RAYMOND CHANDLER AWARD 2021
Guillaume Musso
La nave di Teseo
A Parigi, in una notte nebbiosa, qualche giorno prima di Natale, una ragazza viene salvata dalle acque della Senna. È nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. La donna misteriosa viene accompagnata al pronto soccorso, ma riesce a scappare e a far perdere le proprie tracce. Gli esami del DNA rivelano la sua identità: è la pianista Milena Bergman. Ma qualcosa non torna, perché la famosa musicista risulta morta in un incidente aereo più di un anno prima. È una indagine per l’ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, l’occasione che Roxane, un’ispettrice messa in disparte dai suoi capi, aspettava per prendersi la rivincita che merita. Quando la sua inchiesta intreccia il destino dello scrittore Raphaël Batailley, l’ex fidanzato di Milena, i due si trovano catapultati in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti?