I FILM IN CONCORSO
FUORI CONCORSO ED EVENTI SPECIALI
OMAGGIO A LUCIO FULCI
Il Raymond Chandler Award a Harlan Coben
Il maggior riconoscimento italiano alla carriera di un maestro del genere letterario thriller e noir va al narratore dell’America segreta e inquietante.
IL RE DEGLI STRACCI. LA PRIMA INDAGINE DI UN INVISIBILE
Stefano Vicario
La Nave di Teseo
L’avvocato Andrea Massimi condivide con il fratello maggiore Giorgio lo studio legale ereditato dal padre. Tanto Andrea è infedele, vanesio, imprevedibile, quanto Giorgio è un uomo tutto d’un pezzo, rispettabile e dalla moralità granitica. Una sera Andrea viene travolto da una tragedia indicibile: la moglie e la figlia vengono uccise nella loro casa mentre lui si trovava con l’amante. Andrea, disperato e perseguitato dai sensi di colpa, rifiuta il suo mondo agiato per vivere da barbone insieme a un gruppo di senzatetto in un vagone abbandonato alla Stazione Termini di Roma. In quell’esistenza tra gli ultimi, Andrea trova una sorta di pace, fino a quando non vede un braccialetto che aveva regalato alla moglie al polso di una trans e decide di far luce su quella notte che aveva cercato di dimenticare. L’indagine di Andrea – aiutato dagli amici clochard e da Anna, un magistrato che conquista la sua fiducia, mentre il fratello si vergogna ancora di lui – è un viaggio pieno di sorprese tra poliziotti corrotti e personaggi di insospettabile umanità, sullo sfondo di una città che forse non osiamo immaginare.
Stefano Vicario (Roma, 1953) è sceneggiatore e regista. Nel 1973 ha iniziato a lavorare come aiuto regista del padre, Marco Vicario, e poi di autori come Damiano Damiani. Specializzato nelle produzioni televisive, ha curato la regia per numerose trasmissioni e fiction, tra cui Il pranzo è servito, La corrida, I Cesaroni. Attualmente è impegnato col programma Che tempo che fa. È stato il regista di svariate edizioni del Festival di Sanremo, e ha curato la regia di spettacoli di Roberto Benigni (Tutto l’Inferno, I dieci comandamenti, La più bella del mondo). Vicario ha anche scritto e diretto un lungometraggio nel 2001, Sottovento!, con Claudio Amendola e Anna Valle. Nel 2018 ha curato la regia di Conversazione su Tiresia, di e con Andrea Camilleri. Il re degli stracci è il suo primo romanzo. E Palomar di Carlo degli Esposti ha opzionato i diritti per una serie televisiva.
Il ritorno dell’agente 117
La spia francese che debuttò al Noir in Festival nel 2006 arriva in sala grazie alla distribuzione di I Wonder.
In cinque a contendersi il Premio Scerbanenco 2021
La giuria letteraria e il pubblico hanno scelto i 5 finalisti che si contenderanno il Premio Scerbanenco 2021. Con una menzione speciale per il più votato sul web.
In ricordo di Ranieri Polese
La direttrice del Noir, Marina Fabbri, ricorda Ranieri Polese, giornalista e autore di saggi nonché storico collaboratore del Noir in Festival
INCONTRO CON I MANETTI BROS.
foto di Gerald Bruneau
I fratelli del cinema di genere italiano si raccontano, aspettando…Diabolik
Indagare le oscurità
Il programma di lunedì inizia nel segno dell’immagine dell’anno, con l’incontro sul deep web. A seguire una masterclass su Graham Greene e John le Carré. Alex Michaelides e Maurizio de Giovanni sono gli scrittori protagonisti delle Conversazioni. In concorso, il Pardo d’Oro, Vengeance Is Mine, All Others Pay Cash e il franco-coreano Vanishing.
INEXORABLE
di Fabrice Du Welz
Belgio, Francia, 2021, 98′
KILL BABY KILL! IL CINEMA DI MARIO BAVA
a cura di Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni
Bietti
Quentin Tarantino lo considera il suo eroe, Sam Raimi un maestro del terrore, per Guillermo del Toro è un designer di immagini poetiche e inquietanti: Mario Bava, nato a Sanremo il 31 luglio 1914 e scomparso improvvisamente a Roma il 25 aprile 1980, è stato un grande regista italiano del genere fantastico, un pioniere degli effetti speciali e un autore visionario che ha influenzato un’intera generazione di cineasti. I curatori di Kill Baby Kill! Il cinema di Mario Bava, Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni, hanno raccolto per anni decine di interviste a nomi del calibro di Joe Dante, Nicolas Winding Refn, John Landis, Dario Argento, John Phillip Law, Daria Nicolodi, Christopher Lee, Carlo Rambaldi, Barbara Steele, Mario Monicelli, Roger Corman, Dino De Laurentiis e, last but not least, i Manetti Bros. che, a più di cinquant’anni dalla trasposizione di Bava, nel 2021 riportano al cinema Diabolik. Il volume è arricchito dagli interventi di autorevoli critici e dai ricordi dei famigliari, dai figli Elena e Lamberto al nipote Roy: insieme alle riflessioni di attori e registi, questi compongono il ritratto di un genio creativo che con i suoi film diventati oggetti di culto – come I tre volti della paura, Terrore nello spazio, La maschera del demonio, Sei donne per l’assassino – ha innovato i generi cinematografici più disparati, dall’horror al giallo, dal peplum alla fantascienza, nonostante budget irrisori, grazie a incredibili trucchi e tanta ironia.
Gabriele Acerbo (Piombino, 1966) è caporedattore dei programmi di Sky Cinema e responsabile sviluppo dei film Sky Original. Giornalista, ha collaborato con Target e Report. È co-autore del volume My name is Virzì. L’avventurosa storia di un regista di Livorno.
Roberto Pisoni (Pomezia, 1969) è il direttore dei canali d’intrattenimento di Sky. Dal 1999 ha scritto, diretto e prodotto promo, programmi, documentari e film sul cinema, l’arte, la musica e la danza, presentati e premiati nei maggiori festival nazionali e internazionali.