Conversazioni

Intervista alla sposa

di Silvio Danese
La nave di Teseo

Stefania è in carcere per omicidio. Ha ucciso il marito violento per legittima difesa, dopo vent’anni di matrimonio, “la sede perpetua della libera prigionia”. Un giorno viene avvicinata da un giornalista che vorrebbe scrivere un libro sulla sua storia.  Ricostruendo il lungo ménage borghese con il marito Dino, un legame idealizzato, protetto e insieme ritualmente violento, Stefania interroga in realtà l’intera vita di moglie e madre e, non riconciliata, la offre a domande inesorabili sull’amore, il sacrificio, l’identità, l’abuso e l’omertà. Alla fine del percorso Stefania sembra impugnare la sua vicenda e imporre allo scrittore un confronto inevitabile con le radici e le forme del dominio, ma anche con l’oscurità e le contraddizioni della famiglia, fino a un colpo di scena in modo diverso liberatorio per entrambi.

Silvio Danese è nato a Pavia, vive e lavora a Milano. Giornalista e critico cinematografico, è stato orchestrale, attore, insegnante, consulente della Biennale per la Mostra del Cinema di Venezia. Ha pubblicato tra l’altro: Abel Ferrara, l’anarchico e il cattolico (Le Mani, 1998), Anni fuggenti, il romanzo del cinema italiano (Bompiani, 2003) e il  libro di narrativa Il suono della neve (2009).