di Lucio Fulci
Italia, 1972, 110′, colore

Tutti gli abitanti di Accendura, un paesino aspro e sassoso della Lucania, dove spesso la magia e la superstizione si confondono ancora con la religione, sono sconvolti dalle crudeli uccisioni di tre bambini. Andrea Martelli, un giornalista in vacanza, segue le indagini dei carabinieri, specie quando i sospetti si appuntano su Barbara, una donna arrivata da poco dalla città per disintossicarsi della droga. In seguito si indaga su una povera demente, considerata da tutti una “maciara”. Tuttavia, quando viene rimessa in libertà, è massacrata dai genitori delle vittime. Intanto viene ucciso un quarto bambino e il giornalista comincia a nutrire dei sospetti sul giovane prete del paese, soprattutto quando viene ritrovato un giocattolo – un paperino – che la nipote del sacerdote, una sordomuta, ha straziato proprio come erano stati sfigurati i corpi delle vittime.

Dopo aver conseguito il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia e realizzato documentari per la Settimana Incom, Lucio Fulci (1927-1996) inizia nel 1953 la carriera di sceneggiatore collaborando, tra gli altri, con Steno. Nel 1959 dirige il suo primo lungometraggio, I ladri, con Totò e Giovanna Ralli. Seguono diversi film popolari interpretati da divi della canzone del tempo e da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Dopo il western Le colt cantarono la morte e fu: tempo di massacro (1967), nel 1969 porta sul grande schermo Una sull’altra, il preludio di una stagione noir molto intensa. Gli anni Settanta segnano il culmine della sua carriera con film come Non si sevizia un paperino (1972). Attraversando tutti i generi, arriva anche il momento dell’horror con Zombi 2 (1979), Quella villa accanto al cimitero (1981) e Un gatto nel cervello (1990). Fulci muore nel 1996, cinque anni dopo aver diretto Le porte del silenzio, quando stava lavorando al remake de La maschera di cera, portato a termine da Sergio Stivaletti.

sceneggiatura
Lucio Fulci
Roberto Gianviti
Gianfranco Clerici

fotografia
Sergio D’Offizi

montaggio
Ornella Micheli

musica
Riz Ortolani

suono
Massimo Iabone

scenografia
Pier Luigi Basile

costumi
Marisa Crimi

interpreti
Tomas Milian
Andrea Martelli
Barbara Bouchet
Patrizia
Florinda Bolkan
la maciara
Irene Papas
Aurelia Avallone
Marc Porel
don Alberto Avallone
Georges Wilson
zio Francesco
Antonello Campodifiori
tenente dei carabinieri

produttore
Agostino Pane