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Nero di Spagna '50 |
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regia |
Spagna, 1963, 86’, 35mm, b/n |
Francisco Pérez-Dolz |
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sceneggiatura Miguel Cusso, José Maria Ricarte, Francisco Pérez Dolz fotografia Francisco Marín montaggio Teresa Alcocer musica Francisco Martínez Rudo scenografia Juan Alberto Soler interpreti José Suárez, Luis Peña, Maria Asquerino, Carlos Otero, Joaquín Navales, Re Gustavo, Maria Frances, Maria Julia Díaz, Rafael Moya produttore Francisco Balcàzar produzione Cinematográficas Balcázar
Due rapinatori assalgono un garage derubandolo di tutto quello che portano ai loro clienti. Mentre la polizia cerca di trovarli, si nascondono nella lavanderia di uno dei loro amici. Si uniscono a nuovi soci per fare un altro colpo fino a quando preparano quello definitivo: a una centrale di totocalcio. Per quello decidono di fare un colpo simultaneo in un’altra parte della città per depistare la polizia. Dopo il colpo, si nascondono nelle navi del porto dove arriva per caso una coppia di ispettori che, non appena chiedono i documenti identificativi, vengono colpiti e ammazzati, anche se uccidono pure uno dei rapinatori e feriscono l’altro. Uno dei film emblematici del cinema di Barcellona, malgrado si senta una sorta di autocensura da parte dell’autore. Già dalla prima sequenza, un lungo travelling che parte dal sedile posteriore di un auto, appare chiara l’adesione ai principi del cinema verità, sensazione che poi ritorna nelle scene del porto o nella sequenza nella stazione della metropolitana.
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12/12/2009 ore 12:00 Palanoir #2 |
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