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Nero di Spagna '50 |
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Uomini senza pace |
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regia |
Spagna, 1952, 100', 35mm, b/n |
José Luis Sáenz de Heredia |
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sceneggiatura Carlos Blanco fotografia Manuel Berenguer montaggio Julio Peña musica Manuel Parada y León, Quintero, Quiroga scenografia Ramiro Gómez costumi Elena Varzi interpreti Raf Vallone, Elena Varzi, Julio Peña, Fernando Fernán Gómez, Emma Penella, Félix Dafauce, Gaspar Campos, Anibal Vela, Fernando Sancho, Carlos Díaz de Mendoza, Antonio Riquelme, Beny Deus, Julia Pachelo, Juanita Mansó, Francisco Bernal, José Cuenca, Alberto Bové, Maite de la Guía
produzione Chapalo Films, Centro Latino Cinematográfico distribuzione Compañía Industrial Film Español
Un avvocato fallito, Martin, radiato dall’albo in seguito ad uno scandalo, e che sbarca il lunario facendo il piazzista di profumi, commette un crimine perfetto: uccide Ruiz, un suo vecchio compagno di studi, ricco elegante e libertino. La polizia indaga senza ottenere nessun risultato e classifica il fatto come un suicidio. Solo che la moglie della vittima, presente durante l’assassino, finge di cedere alle avances di Martin, per riuscire ad ottenere la confessione del crimine, mettendo in gioco la sua stessa vita. Un film sulla menzogna, sulla messa in scena, e sulla sua rappresentazione tanto nel film, quanto nella vita. Regista controverso, Sáenz de Heredia (nato a Madrid nel 1911 e morto nel 1992), alla caduta della dittatura è stato molto contestato per le implicazioni che ha avuto con il regime. È lui, infatti, il regista di Raza, film scritto da Franco che sintetizzava gli ideali del regime. Condannato a morte durante le Guerra Civile, fu salvato grazie all’intermediazione di Luis Bunuel.
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09/12/2009 ore 12:00 Palanoir #2 |
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