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| Nick Vivarelli |
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| Manni, 2012 |
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Siamo a Firenze. Sono anni nei quali ci sono ancora le lire, le cabine telefoniche, si andava in motorino senza casco, e si poteva fumare nei treni. E i centri di disintossicazione si iniziavano a popolare di cocainomani e ragazze che abusano di pillole. Era un'Italia che usciva dalle battaglie politiche degli anni Settanta, che aveva già esaurito il riflusso e gli anni Ottanta, e che pagava, nelle comunità di recupero le conseguenze di tutto questo. Leandro, il protagonista, sostanzialmente un puro, vuole solo concludere il suo processo di recupero, tornare ad essere “padrone di sé”. Ma due omicidi gli si parano davanti, e una giornalista di una televisione privata lo porta casualmente a diventare protagonista di una storia nella quale non sarebbe voluto entrare. Un romanzo di formazione, nel quale si narrano i prodromi di quello che diventeranno Leandro, la giornalista Elisabetta, e Samuele, che della comunità è il capo. Così come si narra quello che l’Italia sta per diventare.
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15/12/2012 ore 12:00
Jardin de l'Ange |
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