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autore |
Chris Morgan Jones |
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Mondadori |
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Ben Webster, esperto di spionaggio industriale, è sulle tracce di Richard Lock, «la preda, un pazzo in un gruppo di furfanti», uomo di fiducia di Konstantin Malin, un uomo dagli occhi spenti, potente e silenzioso oligarca del governo russo, che lucra nel campo delle risorse energetiche e i cui crimini «sono sepolti sotto strati di permafrost». A fargli iniziare questa ricerca è un ricchissimo uomo di affari greco, che da Lock si è sentito truffato. Lock, olandese, esce dalle migliori scuole del Regno Unito, sicuro di sé e corrotto, aspira a un libertà alla quale, essendo in balia di Malin, non potrà mai accedere. È lui il vero protagonista del romanzo: né buono né cattivo, né vittima né carnefice, vive in una continua sfumatura di grigio, vorrebbe, - forse non veramente - soltanto portare indietro il tempo, e ripartire da zero. Soprattutto adesso che sente che la sua vita è in serio pericolo. Ben Webster, invece, è un ex giornalista che ha pagato un articolo da lui scritto negli anni Novanta contro la corruzione in Russia, con la vita della sua fidanzata, morta dieci anni fa in un carcere del Kazakistan. Un omicidio ancora irrisolto. Ben ha una trentina d’anni, bello, con già qualche capello bianco, e un’aria perennemente stanca. L’uomo dell’inganno, inserito nella longlist per il Premio Ian Fleming Steel Dagger del 2011, ha stile e una trama che, secondo alcuni critici, in certi momenti ricorda Le Carrè. Nel raccontare questa storia Morgan Jones è stato aiutato dalla sua esperienza professionale: «Il libro si basa molto da vicino sulle esperienze che ho avuto, e spero che si senta questa autenticità che avrei trovato molto difficile da inventare».
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08/12/2011 ore 17:00 Jardin de l'Ange |
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