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autore |
Åke Edwardson |
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Dalai editore |
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«Quando ho iniziato a scrivere i romanzi con Winter, lo avevo descritto come un giovane insicuro ma molto bravo nel suo mestiere, ma con altre difficoltà, nelle relazioni, per esempio. Il personaggio adesso si è molto sviluppato, ovviamente, e Winter ha imparato molte più cose di quanto mi aspettassi. Nei primi romanzi si vestiva Baldessarini e Zegna per mascherare la propria insicurezza, così come un cavaliere del XII secolo avrebbe indossato la sua armatura. Oggi è diverso, si è anche sposato e ha avuto un figlio. Io, Erik lo sento reale, è diventato parte della mia famiglia, una parte di me. Preferisco che a cambiare sia il personaggio, e non solo i crimini che si trova davanti. Penso che il tema dei miei libri sia come si fa a imparare a diventare un uomo decente». In Grida da molto lontano, tutto ha inizio con il ritrovamento del corpo di una donna nei pressi di un lago vicino Goteborg. A indagare è sempre il commissario Winter, che chiama questo corpo senza nome, Helene. Pochissimi indizi, uno strano marchio rosso sul luogo del crimine e i segni evidenti di un parto recente. Ed è proprio questo particolare che angoscia Winter, che si lancia alla caccia dell’assassino, così come del neonato. Una strana ondata di caldo si è abbattuta sulla città, e questa afa fa crescere ancor di più l’angoscia del commissario. Nessuno reclama il corpo della donna, non ci sono denunce di persone scomparse, del bambino nessun segno. Cadenzato da una struggente musica jazz che fa da sottofondo alle ore umide della notte, bisognerà aspettare l’arrivo della nuova stagione, e tornare indietro nel tempo per vedere dipanarsi il mistero.
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10/12/2011 ore 17:00 Jardin de l'Ange |
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