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Edizione 2012
 
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  La psichiatra  
 
autore
Wulf Dorn
Corbaccio
Ellen Roth è una dottoressa. Lavora in un ospedale psichiatrico. Ogni giorno si scontra con una umanità reietta, con sofferenze indicibili. Lavora alla Waldklinik assieme al suo compagno, che, in partenza per l’Australia, le lascia in gestione il caso della stanza numero 7: una paziente, ricoverata da qualche giorno, rannicchiata, picchiata e seviziata, con una voce raccapricciante, da bambina in un corpo di donna, si è chiusa in se stessa, terrorizzata da un fantomatico Uomo nero, che la sta cercando. Una paziente che scompare improvvisamente, senza lasciare indizi. Nessuno l’ha vista entrare od uscire. Ellen Roth, insieme al suo collega Mark, può solo cercare di mettere insieme i pezzi di un puzzle diabolico, precipitando in un abisso di violenza, paranoia e angoscia, lungo un viaggio che la porterà al bordo della Foresta Nera. Nel disegnare i protagonisti de La psichiatra, sicuramente ha avuto influenza l’esperienza vissuta dall’autore all’interno dei manicomi. «In un romanzo per me è molto importante lo scenario in cui si svolge la storia - dice Dorn - ma non mi piace scrivere dei casi con i quali mi sono trovato in contatto. Non posso ovviamente evitare di prendere certi caratteri dei miei personaggi dalle persone che ho incontrato, ma generalmente non ci sono mai dei modelli veri. Prima di iniziare a scrivere voglio sapere tutto dei miei personaggi. Organizzo dei curriculum e mi domando chi sia questa persona, da dove venga, dove si trova il punto di forza o l’anello debole. Devo avere l’impressione di avere a che fare con persone che conosco da molto tempo. Ma questo non impedisce, a volte, di venire io stesso sorpreso da alcuni comportamenti dei miei personaggi. Sono questi i momenti più interessanti. Si scoprono dettagli che non si erano considerati. Ed è allora che il protagonista bussa contro le pareti del monitor e mi avverte che c’è un modo diverso per affrontare le cose». Da questo libro, presto, verrà tratto un film. «I libri ed il cinema sono due mondi differenti. Per questo non voglio assolutamente interferire con il modo con il quale lo sceneggiatore si confronterà con la materia del libro».
 
09/12/2010  ore 17:00
Jardin de l'Ange
 
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