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autore |
Carlo A. Martigli |
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Castelvecchi |
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Le ricerche su Pico della Mirandola sono cominciate quel famoso 26 luglio 2007, quando è stata aperta la sua tomba. Di Pico, nato nel 1463 e morto nel 1494, si ricorda soprattutto la memoria prodigiosa e la sua cultura enciclopedica. Si ricorda meno che era amico intimo di Lorenzo Il Magnifico e di Girolamo Savonarola. «Biondo, alto quasi un metro e novanta, dalla sessualità prorompente, e forse anche incerta. L’uomo più ricco d’Italia e forse d’Europa che spese metà del suo patrimonio in libri». Un uomo dal cervello di dimensioni superiori alla norma, cultore di cabala, avversatore dell’astrologia. Dice Martigli: «Pubblicò, a 23 anni, 900 tesi che voleva fossero discusse in un Concilio da tenere a Roma a sue spese, nel quale avrebbe sostenuto, insieme a teologi ebrei e musulmani, l’esistenza di un unico Dio comune a tutte e tre le religioni monoteiste. Per quello fu perseguitato e alla fine ucciso all’età di soli 31 anni. Durante i miei studi su di lui sono rimasto colpito dall'epitaffio, scolpito sulla tomba nella Chiesa di San Marco a Firenze, il cui significato ancora oggi rappresenta un enigma per gli studiosi di tutto il mondo: “qui giace Giovanni Mirandola, il resto lo sanno il Tago, il Gange e forse anche gli Antipodi”. Su questo mistero e la voglia di svelarlo è nata l’idea per il romanzo». Di Pico, e di altro, parla il libro di Martigli, un racconto che prende dalla Storia il suo spunto. «Dan Brown - dice Martigli - ha avuto il merito di tracciare la strada per il thriller storico, anche se prima di lui lo aveva già fatto Umberto Eco con Il nome della rosa. Io credo che alla gente piaccia il mistero, soprattutto quando questo si fonda su fatti realmente accaduti. Chi legge è solitamente una persona curiosa e un libro che mostri un possibile lato nascosto delle cose, una possibile alternativa, suscita sicuramente interesse. Questo è un libro pieno di misteri, veri, come la misteriosa iscrizione sulla lapide di Pico e come il fatto che la sua tomba nel 2007 sia stata aperta. Hanno detto per scoprire se veramente fosse stato avvelenato, ma non è vero, è dalla sua morte che tutti sanno che fu avvelenato con l’arsenico, anche se la mano del mandante e dell’esecutore è ignota. Che cosa cercavano veramente dentro il suo sepolcro? Io ho fatto un’ipotesi». 999 l’ultimo custode è un thriller storico che indaga sulla natura di Dio, e che deriva dal forte interesse di Martigli per le religioni, ma è anche un libro che racconta il filo invisibile che lega 500 anni di storia: «Il filo logico è rappresentato da un volume, le 99 Tesi segrete e finali, che si aggiungono alle 900 pubblicate - ecco il simbolo numerico 999 - Questo volume rappresenta nel 1487 come nel 1938 un bottino di valore assoluto. Se nel 1487 la Chiesa voleva tenerle nascoste nel 1938 il nazismo voleva renderle pubbliche. In tal modo niente avrebbe più ostacolato il cammino verso la divinizzazione di Hitler». Tesi, quelle prospettate da Martigli, che ancora oggi creano imbarazzo, tanto che «Famiglia cristiana», chiude l’articolo con il quale recensisce il libro specificando: «Peccato che le segrete tesi del Mirandola ... si basino su un impianto concettuale e religioso fuorviante (soprattutto riguardo alle congetture su San Paolo). Un aspetto da tenere presente per un libro peraltro consigliabile». Una storia, quindi, che parte da lontano, dal Concilio di Efeso del 431, dove si discusse di Cristologia e della natura di Maria (“Ave Maria, Madre di Dio”). E da quel concilio si attraversano gli anni ed i secoli, si passa per il Nazismo, fino ad arrivare al 2007, quando, alla presenza dei poliziotti del Ris, sono state riesumate le ossa di Pico. Moltissimi sono i personaggi che hanno agito in questi secoli e che con questo mistero hanno avuto a che fare: da papa Innocenzo VIII, a Cristoforo Colombo, Lorenzo de’ Medici, Savonarola, Alessandro VI che lo riabilitò, Hitler, Giovani Paolo I (che, forse non casualmente, morì pochi giorni dopo aver affermato “Dio è Madre”). Attraverso intrighi vaticani, fermenti religiosi, diaspora degli ebrei e segreti, la caccia al codice segreto di Pico della Mirandola, si svolge all’ombra di Ferruccio de Mola e dei suoi eredi, custodi, fino ad oggi, di una verità in grado di sconvolgere il mondo nel quale viviamo.
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09/12/2009 ore 16:00 Jardin de l'Ange |
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