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C’è nessuno in ascolto? Stasera Carlotto e Ferrentino chiudono il Festival |
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15/12/2012 |
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Il giardino di Gaia, audiodramma scritto da Massimo Carlotto, adattato e diretto da Sergio Ferrentino, è lo spettacolo che stasera conclude la XXII edizione del Courmayeur Noir in Festival.
«Furono le dimensioni della reazione ad essere sbalorditive. Sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Jersey, che avevamo sottostimato l’estensione della vena di follia della nostra America»
Così Orson Welles raccontava gli effetti che lo sceneggiato radiofonico La guerra dei mondi aveva avuto sul pubblico di radioascoltatori quel 30 ottobre 1938 in cui le parole del regista, tratte dall’opera letteraria di Herbert George Wells, furono scambiate per l’autentico annuncio di uno sbarco alieno. Un curioso aneddoto che ricorda quanto il dispositivo radiofonico riesca a suggestionare l’immaginazione degli ascoltatori. Sebbene i tempi non siano più quelli delle “chiacchierate al caminetto” di Roosevelt, è sulla scia del mai tramontato potere acusmatico del suono che nel 2011 nasce, ad opera di Sergio Ferrentino, la Fonderia Mercury (dal nome della compagnia di teatro cui apparteneva Orson Welles, la Mercury Theatre), spazio di ricerca, fusione e sperimentazione di linguaggi comunicativi sospeso tra teatro, radio e web. Esattamente dalla compresenza di questi ultimi tre elementi si sviluppa il progetto Autorevole - On Air, On Stage, On Line, un ciclo di serate al teatro Elfo Puccini di Milano in cui le storie originali di prestigiosi autori - Carlo Lucarelli, Pino Corrias, Sandrone Dazieri, Massimo Carlotto, Andrea Bajani, Elisabetta Bucciarelli e Marcello Fois - vengono adattate live in forma di audiodramma, registrato e trasformato in un podscast scaricabile a pagamento sul web. Un suggestivo esperimento linguistico che trasversalmente rievoca la magia del cinema dei primordi e regala agli spettatori in sala la possibilità di immergersi nell’atmosfera di una radio, vivendo in prima persona la creazione di una narrazione orale con musiche ed effetti sonori mixati dal vivo.
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