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Vedo nero. La risposta del cinema italiano Domani 8 dicembre il convegno alle ore 10 al Jardin de l'Ange |
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07/12/2011 |
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«Se di fronte alla percezione dell’apocalisse, del crollo, insomma della fine di un tempo e di un’idea di società conviene essere dei “pessimisti propositivi”, allora il cinema italiano può recitare oggi - e in certa misura da qualche anno sta già in questa sintonia - un ruolo di primo piano. L’immaginario cinematografico è stato non solo la coscienza del secolo appena passato, ma quasi sempre l’avanguardia del pensiero “nuovo”: punto d’incontro possibile di linguaggi, esperienze, creatività molto diverse tra loro, il racconto per immagini può offrirci oggi risposte e alternative alla rassegnazione di fronte alla catastrofe. Per questo abbiamo intitolato una parte della nostra riflessione alla “Risposta del cinema italiano”. Perché a questo medium affidiamo - non da solo ma nella speranza che sia tessuto connettivo di molte esperienze consentanee - una speranza etica di riscossa collettiva».
Con queste parole Giorgio Gosetti introduce nel catalogo del 21. Courmayeur Noir in Festival, la giornata di domani 8 dicembre, dedicata al cinema italiano, coordinata dallo scrittore e giornalista Gaetano Savatteri, che si realizza con il prezioso sostegno di Cinecittà Luce.
Il convegno Vedo nero. La risposta del cinema italiano, ha come protagonisti: Sergio Rizzo, scrittore, giornalista, responsabile della redazione economica romana del «Corriere della Sera», autore con Gian Antonio Stella, del libro La casta; Aldo Giannuli, scrittore e ricercatore presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano, autore del libro 2012 La grande crisi; Carlo Bonini, scrittore e inviato del quotidiano «La repubblica»; Giorgio Arlorio, scrittore, sceneggiatore e regista, che ha lavorato, tra gli altri, in Queimada (Gillo Pontecorvo, 1969), Cento giorni a Palermo (Giuseppe Ferrara, 1984), I giorni del commissario Ambrosio (Sergio Corbucci, 1988); Franco Bernini, sceneggiatore e regista (Le mani forti, 1997); Wilma Labate, regista (Signorina Effe, 2007; Genova per noi, 2001; Un altro mondo è possibile, 2001; La mia generazione, 1996); Davide Ferrario, regista (Dopo mezzanotte, 2005; Materiale resistente, 1995; Anime fiammeggianti, 1994), Mimmo Calopresti, regista, sceneggiatore e attore (Alla Fiat era così, 1990, La fabbrica dei tedeschi, 2008; La seconda volta, 1995), Nicola Giuliano responsabile della Indigo Film. |
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