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Favole, filosofia e maschere |
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11/12/2009 |
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un articolo di Veronica Bandito (MULTIDAMS di Torino)
Al MiniNoir non solo cinema e libri, ma anche altre interessanti proposte per i piccoli frequentatori del Festival. I bambini infatti hanno partecipato a due iniziative: la prima, Favolosofia n.1 “La favola dei cambiamenti”, spettacolo teatrale ideato da Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, autori e attori che lavorano su testi dedicati alle nuove generazioni. Il secondo appuntamento era il laboratorio di illustrazione di Matteo Gubellini.
Favolosofia è ricco di suspense e imprevedibilità. Questo progetto «è un labotatorio-spettacolo di favole filosofiche - spiegano i due autori - ideato per creare con i bambini un approccio alla filosofia, che dia da pensare e che induca a porsi delle domande. Grandi e piccoli in questo modo usano lo strumento piu antico del fare filosofia: raccontare storie».
Il loro programma non consiste solo nell'ideare laboratori teatrali. Buonarota e Pisci intervengono nelle scuole oltre che nelle feste teatrali alle quali partecipano anche le famiglie: «Ci si diverte riflettendo anche su grandi argomenti, perchè i bambini sanno capirli e affrontarli, a loro modo».
La storia narrata in questa favola riguarda due mendicanti, uno zoppo e l’altro cieco, che si confrontano sui cambiamenti che segnano le loro avventure. Il racconto ha due finali, in mezzo ai quali vi sono due o tre interventi con i ragazzi. All’interruzione del primo finale, gli attori pongono ai bambini due domande: se vogliono cambiare finale e cosa non cambierebbero per niente al mondo. E i piccoli «hanno risposto - raccontano i due artisti - di non voler cambiare una cosa che amano e che vogliono diventare grandi per fare tutto quello che vogliono».
Favolosofia è dunque un viaggio teatrale, comico e filosofico, sull’esperienza dei cambiamenti, una favola che induce a fare domande per comprendere, più che per trovare risposte. Oltre alla Favolosofia n. 1, la stessa compagnia ha già realizzato Favolosofia n. 2, la favola delle occasioni, e Favolosofia n. 3, costruttori di bellezza.
Tutti i materiali, le reazioni e pensieri dei bambini che fino a oggi hanno partecipato a questo progetto, si possono consultare sul sito www.favolefilosofiche.com.
Il laboratorio di Matteo Gubellini è diverso da Favolosofia numero uno. «Ho iniziato questa attività con i bambini - racconta Gubellini - da maggio di quest'anno perché scuole, biblioteche e assessorati culturali di tutt'Italia hanno conosciuto i miei lavori di illustratore e di scrittore di libri per bambini. Cosi hanno iniziato a chiamarmi per organizzare un laboratorio e siccome amo i bambini e il mio lavoro, ho accettato volentieri».
Il lavoro svolto al MiniNoir è stato diviso in due giornate. La prima, dedicata alla lettura del libro Tanto piacere Mister Baubau; la seconda alla lettura de La casa de mi abuela. Questi libri si fondono bene con l'atmosfera del Courmayeur Noir in Festival perché i protagonisti sono dei mostri.
Le due giornate, dopo la lettura dei libri, sono terminate con un laboratorio in cui i bambini hanno realizzato delle maschere parlanti, attraverso la tecnica dei gessetti. «Una tecnica sconosciuta ai bambini - ha spiegato Gubellini - e quindi fonte di novità e d'interesse». Queste maschere sono realizzate con cartoncini e con un meccanismo che fa muovere la bocca cosicché i bambini possono indossarle e immaginarsi di essere personaggi fantastici.
Per saperne di piu su Matteo Gubellini e i suoi lavori: www.matteogubellini.it. |
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