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  Gli anni Settanta sono dinamite...nera!  
 
 11/12/2009 
con la collaborazione di Veronica Bandito (MULTIDAMS di Torino) 

Black Dynamite, ovvero il ritorno della Blaxploitation, è una delle più sorprendenti rivisitazioni del cinema di genere anni Settanta, un mix tra un film d'azione, gangster movie, con arti marziali, scene demenziali e ritmo dettato da una musica coinvolgente. Gradito dal pubblico (a sorpresa più europeo che afromericano) e dalla critica, il regista Scott Sanders e l'attore Michael Jai White si sono proprio divertiti a scrivere una storia realizzata in tre settimane di riprese con un budget basso per gli standard statunitensi (circa due milioni di euro), ma senza tralasciare alcun dettaglio nella ricostruzione delle location e nell'uso di costumi dell'epoca.

Tutto nasce dalla 'solitudine' di Michael Jai White: «Ero in Bulgaria per un film. Stavo nella stanza dell'albergo e ascoltavo dal mio i-pod una canzone di James Brown, Super Bad. Per gioco ho cominciato a farmi delle foto in pieno stile anni Settanta con tanto di parrucca e baffi. Cosi ho iniziato a pensare di fare un film stile Blaxploitation. Tornato negli Stati Uniti, le ho mostrate al mio amico Scott e il progetto è partito. L'intento era realizzare un film su quel periodo, che secondo me è stato il migliore in assoluto per quanto riguarda la musica e il cinema. Volevamo ritrarre il look, lo spirito, e le sensazioni di quell'epoca col desiderio di renderlo un tributo affettuoso agli anni Settanta».

«Il primo passo - ha spiegato Sanders - è stato girare un trailer inserendo scene di sparatorie prese da altri film. In seguito, io e Michael siamo andati da un nostro amico produttore che, visto il trailer, ha deciso di mettere a disposizione il budget necessario per realizzare il film».

Una parte divertente del film è il 'gioco culturale' che Black Dynamite e i suoi amici mettono in atto per scoprire il piano segreto del nemico (e sul nemico la sopresa è notevole!): «Scrivendo il film - ha raccontato White - volevo prendere in giro il classico procedimento della scoperta del mistero che si usa nei gialli, quando si fanno associazioni ridicole per risolverlo. Così ho voluto inserire citazioni prese dalla mitologia greca, traduzioni in latino e altre cose senza senso che per i protagonisti, invece, diventano un serrato procedimento logico, al punto che attraverso di esso arrivano a risolvere il caso».

Il divertimento è garantito. Anche la Giuria ha apprezzato, consegnando a Scott e Michael il Premio Speciale. Gli anni Settanta non muoiono mai!