NOIRMENU 2009  
Edizione 2012
 
• Home  
• News  
• Photogallery  
• Programma  
• Cinema  
• Letteratura  
   
 
  Vince la vendetta di Johnny Hallyday  
 
 13/12/2009 
A Johnnie To il Leone Nero, a Black Dynamite il Premio Speciale della Giuria. Florence Loiret-Caille e Emir Kusturica gli attori premiati. Il pubblico sceglie Harry Brown, mentre i giovani critici premiano Killer Poet miglior documentario.

La Giuria Internazionale del XIX Courmayeur Noir in Festival ha attribuito il Leone Nero per il miglior film a Vengeance di Johnnie To
«per la forza visiva e narrativa delle immagini di un’amicizia estrema e per l’abilità del regista di fondere commedia e thriller in un modo avvincente».
Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Black Dynamite di Scott Sanders «per la scrittura intelligente, innovativa, ironica e le eccellenti interpretazioni. Il film, divertente dall’inizio alla fine, ha anche una indimenticabile colonna sonora originale».

Un ex-aequo per il Premio per la Migliore Interpretazione. A vincerlo sono stati: Florence Loiret-Caille (La dame de trèfle di Jérôme Bonnell) e Emir Kusturica (L'affaire Farewell di Christian Carion). «Tra le tante ottime interpretazioni - ha motivato la Giuria - abbiamo scelto due notevoli performance: quella di Florence Loiret-Caille per il ritratto sfaccettato e coraggioso di una donna allo stesso tempo fragile e feroce; quella di Emir Kusturica per la spontaneità e naturalezza con cui ha rappresentato un traditore appassionato e tradito».

Il premio del Pubblico - People's Choice Award FoxCrime è andato a Harry Brown di Daniel Barber

La Giuria di Giovani Critici Europei composta da Louise Burkart, Davide Latocca, Arianna Viglino, Alexine Dayné, Alessio Zemoz, Mandy Cornelis, Marie Guérin, Frédéric Ravach, Camille Brunel, Alexis Fradier, ha attribuito il Premio Mystery per il Miglior Documentario a Killer Poet di Susan Gray: «Il film si distingue rispetto alle opere presentate in concorso per la coerenza tra soggetto e messa in scena, ci colpisce per la sua parabola esistenziale tormentata e originale e per l'approccio profondamente umano della regia che ci restituisce questa storia in tutta la sua emozione».
Una Menzione Speciale è stata data a Entre ours et loup di Denis Sneguirev «per la forza della sue scelte estetiche e per l'originalità dello sguardo».

Dunque, questa edizione del Festival sarà ricordata per il 3-D di Piovono polpette e Avatar, per la simpatia di Diablo Cody e la fame senza tregua di Jennifer. Per il divertentissimo cameo di Bill Murray in Zombieland, per la più spumeggiante premiazione, per il nuovo duo composto dalla direttrice Marina Fabbri e la 'mitica' attrice francese Florence Loiret-Caille, e per tante altre cose (è sufficiente leggere il sito!).
Tra queste, però, una vorremmo sottolinearla perché prodotta dai giudizi della Giuria e del pubblico.
I film premiati sono molto diversi tra loro e rispecchiano una selezione eclettica dove realismo, rivisitazione dei generi, horror, poliziesco, commedia e quant'altro si sono avvicendati in questa settimana di proiezioni. Tuttavia proprio i film premiati hanno un tema in comune: la vendetta in tutte le declinazioni. A partire dal visionario Johnnie To con il poetico e nostalgico Johnny Hallyday/Costello che parte per Hong Kong in cerca, appunto, di vendetta. E poi l'irresistibile Black Dynamite interpretato da Michael Jai White, che a ritmo di musica e arti marziali vendica il fratello ucciso. E ancora Harry Brown che in una Londra cupa uccide ragazzi per rendere giustizia all'amico assassinato. E forse anche in L'affaire Farewell, si compie una vendetta: quella di un colonnello che si sente tradito dal comunismo sovietico e tradisce a sua volta per...vendicarsi.

Siamo a dicembre 2009, si dice in giro che tra tre anni finirà il mondo. Quello che i Maya non avevano previsto è che il prossimo anno qui festeggeremo il ventennale del Courmayeur Noir in Festival.