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I Crimini raddoppiano |
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10/12/2009 |
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un articolo di Elisa Sozzi (DAMS di Torino)
Dopo Il mostro di Firenze arriva al Courmayeur Noir in Festival, Crimini 2, altra serie nostrana di qualità che s’inserisce nella sezione Tv Noir insieme ai grandi prodotti made in US del genere come CSI e le novità White Collar e The Good Wife. La serie è stata presentata dagli scrittori Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo autori di due delle storie della serie, dai registi Ivano De Matteo e Davide Marengo, e dalle attrici Lavinia Longhi e Donatella Finocchiaro, quest'ultima distratta per un breve lasso di tempo dal ruolo di giurata.
Crimini 2, ci spiega Lucarelli, autore del racconto da cui è tratto il primo dei due episodi che si proiettano in anteprima a Courmayeur, Niente di personale, nasce da un progetto letterario che vuole raccontare le realtà più oscure d'Italia. Otto racconti di diversi scrittori hanno ispirato le vicende delle varie puntate e Lucarelli, che racconta Ancona e le Marche, sceglie nel suo racconto di dare un po' di luce a quella mafia che sembra passare più inosservata, meno scontata che si mescola all'imprenditoria ed entra in colluttazione con la politica, quella mafia del nord, là dove si muove più discreta e nascosta.
Attraverso una trama appassionante s'intrecciano le vite di un killer della 'Ndrangheta dall'accento romagnolo e di un ufficiale dell'esercito che si rifiuta di uccidere. Due personaggi particolari, uno ispirato al killer Milani che per la 'Ndrangheta copriva la zona di Reggio Emilia e che fu poi processato a undici ergastoli e, l'altro, un personaggio inventato partendo da una ricerca tra le donne dell'esercito e interpretato da una splendente Donatella Finocchiaro.
Lucarelli ha vagato per le chat, domandando alle donne militari come vivessero la loro professione, per costruire un personaggio il più vero possibile, ma infine, ha raccontato ironicamente, è stato preso per una specie di maniaco. In ogni caso, nonostante la risposta ottenuta dallo scrittore sia stata sempre “È un segreto militare”, il personaggio femminile, l'unico in tutta la vicenda del racconto, è una figura piena di pathos, la cui umanità non si esaurisce nel sentimentalismo. Una donna in crisi sempre a fare i conti con la fermezza dei suoi ideali. Una donna vera. Che vuole immaginare un mondo diverso e che in fondo è la sola a poterlo costruire.
La prima puntata è un coinvolgente connubio di generi, niente affatto banale, dove tra il giallo, il poliziesco e il thriller alla fine De Matteo non ha resistito, finendo per citare anche il western in una sparatoria finale in cui, come dice il regista, ha inserito proprio di tutto, “mancava solo la bomba atomica”.
La seconda puntata, Neve sporca, era molto attesa qui a Couramyeur visto che è stata girata proprio qui. Lo scrittore Giancarlo De Cataldo ospite abituale del Festival in questi anni, ha pensato che fosse giunto il momento di scrivere un racconto ambientato in questi luoghi. Non a caso all'anteprima era presente anche il sindaco, e molti degli addetti ai lavori fedelissimi del Festival. E ovviamente anche molti degli abitanti di Courmayeur, alcuni di loro coinvolti nelle riprese del film.
«Mi sembra – ha raccontato durante l'incontro, il regista Davide Marengo – di ripercorrere le vicende del film tornando ad attraversare le strade di Courmayeur». Una film che, come detto, ha la forza della narrazione di Giancarlo De Cataldo e che vede i due protagonisti coinvolti in una storia più grande di loro. Neve sporca mescola il noir al comico, attutendo la brutalità con personaggi ironici e situazioni rocambolesche.
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