NOIRMENU 2009  
Edizione 2012
 
• Home  
• News  
• Photogallery  
• Programma  
• Cinema  
• Letteratura  
   
 
  Una vita tranquilla europea  
 
 08/12/2009 
Sono iniziati gli incontri dedicati ai nuovi progetti cinematografici italiani. Lo “Spazio Italia” è stato inaugurato da Una vita tranquilla di Claudio Cupellini, interpretato da Toni Servillo, ambientato in Germania, e prodotto da Acaba Produzioni, Babe Films, Eos Entertainment con la collaborazione di Rai Cinema e la distribuzione di 01. Dal regista, dal produttore Fabrizio Mosca e da Carlo Brancaleoni per Raicinema, parole di soddisfazione per un progetto ambizioso che è riuscito a coinvolgere partner tedeschi e francesi, dando così un respiro internazionale all’opera. Il film è a buon punto col montaggio e la speranza dei produttori è di poterlo fare uscire in primavera anticipato da una presentazione in un grande festival, magari Cannes.
Una storia di camorra, dai forti risvolti sociali, ma anche un film sul rapporto tra un padre e un figlio e sul tentativo di riscatto di un uomo. Singolare la doppia coincidenza per cui Una vita tranquilla è ispirato a un soggetto vincitore del Premio Solinas che fu proposto proprio a Courmayeur nel 2003 in una lettura pubblica con Carlo Lucarelli, mentre nel programma di quest’anno figura il documentario Main basse sur l’Europe dedicato alla strage mafiosa di Duisburg.
Il regista, però, ha precisato che il progetto è partito molto prima della strage di Duisburg e che nonostante quel tragico evento sia diventato fonte di ispirazione e su di esso sia stata svolta un’accurata documentazione, nessuna delle vicende realmente accadute è stata riportata nel film.
«Il mio cortometraggio diploma aveva già un’atmosfera noir – ha raccontato Cupellini –, e Una vita tranquilla prosegue in quella direzione. In realtà questo doveva essere il mio primo film, visto che avevo iniziato a girarlo prima di Lezioni di cioccolato, ma poi per una serie di circostanze produttive ho posticipato la realizzazione».
Atmosfere noir rivelate durante la proiezione di quattro minuti di immagini dove svetta la figura di Toni Servillo, convinto a recitare nel film in un incontro avvenuto in un bar di Caserta. «Con Toni abbiamo lavorato per cercare un’immagine inedita e non replicare i suoi ruoli precedenti. Siamo partiti esteriormente dalla barba e da un paio di chili in più – ha rivelato il regista –, e poi siamo andati in profondità, costruendo un personaggio complesso. Altra cosa importante è che Toni dopo aver letto il copione e accettato volentieri il ruolo, ha preso delle lezioni e si è presentato sul set capace di parlare in tedesco».
Domani, sempre al Jardin de l’Ange, toccherà al regista Andrea Papini, accompagnato dall’attore Luigi Iacuzio, presentare il suo nuovo progetto, La misura del confine, le cui riprese sono state realizzate presso il Rifugio Vigevano, sopra Alagna Valsesia, nel massiccio del Monte Rosa.