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  Il futuro è ora. Le tre dimensioni di Kinoroma  
 
 08/12/2009 
L'arte cinematografica è sempre stata fortemente condizionata dalla tecnologia. L'avvento del digitale ha già cambiato molto le carte in tavola, e si appresta a far sentire sempre più la sua influenza.
Il Courmayeur Noir in Festival, quest'anno, testimonia le nuove mutazioni con due proiezioni di film in 3-d, la produzione Disney, Piovono polpette, e l'attesissima anticipazione di trenta minuti di Avatar, il nuovo kolossal firmato da James Cameron.
Oltre i film, protagonista di questa operazione è la Kinoroma, società che si occupa dell'allestimento dei sistemi di proiezione delle sale da almeno quindici anni, e che attualmente è all'avanguardia in Italia per quanto attiene le tecnologie legate al D-cinema, e, di conseguenza, alla tridimensionalità delle immagini.
«In Italia – ci dice Tony Vagnarelli, che della Kinoroma è il responsabile – sono almeno 250 le sale al momento attrezzate per le proiezioni in digitale, ma il numero cresce quotidianamente. E quasi tutte queste sale dispongono delle attrezzature idonee per la proiezione in 3-d».
Un sistema che manderà in soffitta le vecchie pellicole, che trasformerà i nostri cinema: «sono anche i distributori che spingono perché il digitale prenda piede – continua Tony Vagnarelli – visto che grazie a questa nuova tecnologia, i costi legati alla spedizione delle copie ai magazzini verranno quasi azzerati. Basta scaricare sull'hard disk del proiettore digitale i dati e la proiezione può avere luogo. E questo non è che l'inizio. Prima o poi basterà una connessione satellitare per acquisire i dati. I soli limiti, al momento sono quasi esclusivamente di natura economica».
Un campo, quello del digitale, che prevede sviluppi quasi fantascientifici: già si stanno studiano modi attraverso i quali riuscire fare interagire il 3-d con i videogiochi o con gli schermi dei cellulari.
Ma se il 3-d, forse, è solo una moda momentanea, sicuramente non sarà così per i sistemi di proiezione, che sono destinati a entrare stabilmente nelle nostre sale (e nella nostra vita di spettatori), rivoluzionando l'industria cinematografica e distributiva.
Attualmente per la proiezione in 3-d, si contendono il mercato quattro sistemi differenti: Master Image (che è il sistema che garantisce una migliore resa di luce), Real D, Dolby e X-Pand, sistemi che garantiscono una ottima qualità della visione.
Il costo dell'allestimento di una sala, si aggira intorno ai 70mila euro, a cui ne vanno aggiunti 30mila se si vuole apprestare la sala per la proiezione in 3-d.
Al Noir in Festival, la Kinoroma ha portato una delle macchine più all'avanguardia, la Kinoton DCP 30 L, con una lampada da 6500 watt.
Non resta che indossare gli occhialetti, e schivare gli oggetti e le immagini che dallo schermo colpiranno i nostri occhi.
link
I mestieri del cinema in un festival: i proiezionisti
La tecnica del 3-D
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