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  In Winston We Trust  
 
 06/12/2009 
Abitudine costante del Courmayeur Noir in Festival, è l’affidare ad un artista della scena internazionale contemporanea, l’immagine che appare sui manifesti e sulla copertina del catalogo.
A svolgere questo compito in questa edizione, è stato Winston Smith, artista icona della cultura punk, che ha offerto al Festival il suo Satan is my Co-pilot.
 
Dopo aver studiato pittura e scenografia, nei primi anni Settanta, in Italia, a Firenze, i primi lavori pittorici di Winston Smith sono stati realizzati per il gruppo di musica progressiva dei Perigeo. Nel 1976, si è trasferito negli Stati Uniti, a San Francisco, dove ha continuato a creare le sue opere, destinate prevalentemente ad apparire in manifesti o sulle copertine di dischi.
Sin dagli anni Settanta il suo modus operandi consisteva nel rubare fotografie dalle pagine dei giornali d’epoca e di diabolicamente riassemblarle in altre immagini che, grazie al loro accostamento, rivelavano nuovi ironici ed imprevisti paesaggi concettuali.
Molti dei suoi lavori hanno avuto eco notevole mediatica, anche a causa del loro contenuto. Fece molto scalpore, nel 1981, la copertina che realizzò per un album dei Dead Kennedys (il gruppo californiano di punk hardcore molto famoso in quegli anni) In God We Trust, Inc, copertina che rappresentava l’immagine di Cristo crocefisso su un dollaro. Grazie a questa immagine, e grazie alle condanne che questa immagine raccolse, tanto da venire censurata in Inghilterra e messa al bando dall’American Religious Right, Winston Smith divenne una star nel mondo punk americano.
Ha realizzato tre libri all’interno dei quail si può ritrovare parte della sua vasta produzione artistica: Act Like Nothing’s Wrong (1994), Artcrime (1998) e All Riot on the Western Front (2004).
Attualmente continua a creare opere che sono dei pugni nello stomaco della morale comune, ma ha anche sviluppato una linea artistica che segue più le orme del surrealismo classico. Le sue immagini vengono oggi pubblicate sulle maggiori riviste internazionali (da «Playboy» a «The New Yorker», tra gli altri) e sulle copertine dei cd di molti gruppi musicali, tra cui ricordiamo i lavori che ha realizzato per Ben Harper, per Jello Biafra o per i Green Day.
Maggiori informazioni su di lui, si possono trovare nel suo sito
www.winstonsmith.com