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  Le soluzioni più originali del “Giallo impressionista”  
 
 07/12/2008 
Ecco alcune delle risposte più originali alla mostra del Giallo impressionista

Andrea Cimmarusti, 13 anni 
Santier avendo bisogno di soldi e di vendere i propri quadri ha ucciso un suo sosia sperando che i suoi quadri vadano a ruba. Come di fatto  è successo. Un contadino del Sud d’Italia si ostina a dire di averlo visto.

Matteo Merlano, 21 anni
Il responsabile della morte di Santier è il suo mercante, Malgras.
Santier faceva affari con un privato e questo al gallerista non andava; sapeva che era un pittore in ascesa, si iniziava a far notare e, di conseguenza, la sua morte non avrebbe che giovato alla curiosità attorno a lui con un conseguente aumento di valore delle sue opere (dopo la morte le opere di Santier esposte nella galleria di Malgras sono state vendute  a prezzi molto alti).
A Malgras, Santier faceva più comodo da morto che da vivo. In sostanza morendo il pittore sarebbe diventato un’icona.
Malgras non l’ha assassinato fisicamente, ma con l’aiuto del colorista Tanguy. Molte sostanze tossiche sono state trovate nell’appartamento dell’artista, sostanze che col passare dei giorni lo hanno avvelenato causando il malore che lo ha ucciso nel parco.  

Simone Sottile, 11 anni
Il signor Armand Santier non lo uccise nessuno. Si uccise da solo. Mandò il suo quadro alla mostra e il suo quadro doveva essere rimandato con la notizia 'va bene o no'. Armand credeva che il suo quadro si vedesse meglio di notte, e si avventurò con il quadro impacchettato e un bambino suo amico si avventurò con lui. Mise il quadro sul cavalletto, aveva in mano il pennello, riflesso incondizionato, lo aprì, lo girò e vide la parola 'refusé'.
Il pittore andò su tutte le furie, incoraggiò il bambino a ucciderlo, ma il bambino non lo fece,allora diede un bigliettino al bambino, trattenne il respiro un po troppo e morì.