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  Si inaugura nel segno del complotto  
 
 04/12/2008 
Per il 18mo compleanno, il Courmayeur Noir in Festival si regala un vero “Palazzo del Cinema”, il modernissimo PalaNoir del Comune di Courmayeur, con due sale perfettamente attrezzate che ospiteranno per i prossimi sei giorni oltre 40 film, ospiti da tutto il mondo, incontri e anteprime: insomma un viaggio a 360 gradi nei popolarissimi territori del mystery, del giallo, della fantasy. Alla presenza della giuria internazionale, composta dallo sceneggiatore Richard Price, dalle first ladies Valentina Lodovini e Astrid Bergès-Frisbey, dallo scrittore Don Winslow e dal regista Pablo Trapero, stasera scorreranno in anteprima assoluta le immagini del thriller di Roger Senza via di scampo Donaldson, The Bank Job. Per l’occasione sarà al festival Jason Faulkner, già noto per la serie di Bridget Jones e per il recente Hitman.
La storia del film è ispirata alla spettacolare rapina che nel 1971 lasciò Londra a bocca aperta: dal caveau di una grande banca furono sottratti preziosi, soldi e documenti compromettenti. A distanza di quasi quaranta anni Scotland Yard non ha trovato i colpevoli, rintracciato i soldi e messo le mani sulle scottanti lettere che lambivano addirittura la Regina Elisabetta. «È il film ideale – dicono gli organizzatori del festival – per introdurre uno dei due temi dell’anno, ovvero La Passione del Complotto, giacché dietro uno dei più spettacolari furti di tutti i tempi si cela un grande intrigo internazionale. Del resto il tema del complotto attraversa tutto il concorso di quest’anno, dal canadese The American Trap che getta una luce inedita sull’omicidio Kennedy, fino a Se sarà luce sarà bellissimo, il nuovo, “maledetto” film di Aurelio Grimaldi dall’esplicito sottotitolo, Moro: un’altra storia».
L’altro grande tema del festival di quest’anno, Il Noir al femminile ruota intorno alla carismatica personalità della scrittrice catalana Alicia Giménez Bartlett che sarà in Valle d’Aosta il 6 dicembre per ricevere l’ambito premio alla carriera Raymond Chandler Award, all’incontro con scrittrici come Liza Marklund e Simona Vinci, alla maratona del serial tv Donne Assassine prodotto da FoxCrime. Ma il programma del Courmayeur Noir in Festival riserva quest’anno sorprese in tutti i territori del mistero: dal concorso per i documentari che si inaugura con Stranded di Gonzalo Arijon alle serie televisive che saranno i successi della prossima stagione, dalle attese anteprime del Mini Noir come Ember – Il mistero della città di luce o Beverly Hills Chihuaua, fino all’irresistibile omaggio agli 007 all'italiana che avrà tra gli ospiti d’onore Neil Connery, il vero fratello dell’agente segreto più famoso del mondo, protagonista di uno degli incontri realizzati in collaborazione con MINI (main partner del festival) Non Aprite Quelle Porte.
E in tema di ospiti sono moltissimi quelli annunciati dalla rassegna, a cominciare dal disegnatore e regista Enzo D'Alò (testimonial del Mini Noir di quest’anno e ospite d’onore dell’inaugurazione). E poi, tra domani e il gran finale, Victoria Cabello, Dario Vergassola, Ricky Tognazzi, Marco Messeri, Lorella Cuccarini, Francesco Patierno, Martina Stella, Elio Germano, Filippo Timi e Gabriele Salvatores (a Courmayeur il 7 dicembre con la serata speciale Ancora sulla cattiva strada ispirata a Come Dio comanda), Carlo Lucarelli, Dario Argento, Paolo Briguglia, Martina Gedek, Tom Rob Smith, Sharon Bolton, Patrick Fogli, Marco Pagot e tanti altri nel segno del genere più popolare al mondo: il Noir in tutti i colori del Nero all’ombra del Monte Bianco.