|
|
|
|
Il festival e le scuole |
|
|
|
|
04/12/2008 |
|
|
|
Tra le varie attività del Festival, è importante sottolineare l'impegno con le realtà locali e in particolare con l'Istituzione Scolastica Valdigne - Mont Blanc e il Liceo Linguistico di Courmayeur per gli incontri dedicati agli studenti medi e superiori, in programma a Morgex e Courmayeur. Due gli appuntamenti da segnalare: la presentazione del libro di Valeria Montaldi, Il manoscritto dell’imperatore, venerdì mattina e, questa mattina, la proiezione di Opopomoz di Enzo D'Alò, che si è svolta nei locali della scuola media di Morgex, alla presenza degli studenti della terza media. Vivace la discussione con i ragazzini al termine del film, con D’Alò che ha raccontato le difficoltà in cui si trova a vivere un regista che ha voluto fare dell’animazione la sua vita: i produttori troppo pavidi, i problemi con le distribuzioni, i costi troppo alti (non meno di sette milioni di euro, la cifra che bisogna recuperare per poter mettere in cantiere un progetto). Ma nonostante le mille difficoltà, D’Alò tenacemente continua il suo percorso d’autore. E l’incontro è stato anche pretesto per poter raccontare i nuovi progetti: la serie televisiva Pipì, Pupù e Rosamarina, 52 episodi realizzati con la tecnologia flash, che narrano di un procione, un coniglio troppo sensibile e un piccolo uccelletto, scritti assieme a Vincenzo Cerami. Ma soprattutto il nuovo Pinocchio, con le musiche di Lucio Dalla e le suggestioni che derivano da tutti i più grandi “Pinocchisti” ascoltati in questi anni da D’Alò, incluso Paul Auster. Un film che sarà un viaggio lungo la storia di Collodi, ma soprattutto un modo per poter riflettere sul rapporto tra padri e figli, sul rapporto tra Geppetto e Pinocchio, sul senso della paternità e su cosa voglia dire sentirsi padre. Un progetto che D’Alò persegue da molti anni, che ha avuto diverse traversie produttive, che si è dovuto paradossalmente scontrare anche con il film di Benigni. Un progetto che prevederà l’uso delle tecnologie più d’avanguardia, che verrà realizzato in digitale grazie a delle nuovissime e utilissime lavagnette grafiche. Un progetto molto ambizioso, per un genere (l’animazione italiana) tra i pochi che il cinema italiano riesce a esportare.
|
|
|
|
|
|
link |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|