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Edizione 2012
 
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  Il tema dell'anno: La passione del complotto  
 
 25/11/2008 
A questo scenario che produce incessantemente un’oscillazione di pensiero tra storicismo tradizionale e reinterpretazione dei fatti in una second life tutt’altro che virtuale, è dedicato il tema di approfondimento di quest’edizione del Festival. Se la ricerca della verità ha innescato studi, ricostruzioni, indagini, dall’altro la saggistica e la narrativa hanno sviluppato un vero e proprio filone specifico (quasi un genere) dedicato al complotto e alla riscrittura della nostra Storia.

Nel primo appuntamento del 7 dicembre, Perché ci piacciono i complotti?, cercheranno di dare delle risposte alcuni scrittori, saggisti, analisti e giornalisti, coordinati da Ranieri Polese (curatore dell’Almanacco Guanda 2007 dedicato al complotto e dell’Almanacco 2008 dedicato al romanzo politico) in un incontro in programma presso il Centro Congressi di Courmayeur a partire dalle ore 10.

Interverranno: Sergio Altieri e Patrick Fogli, due scrittori che in modo diverso hanno rivolto la loro attenzione all’intrigo e ai casi di cronaca politica degli anni più bui del nostro passato recente; Aldo Giannuli, saggista, giornalista e consulente della magistratura in numerose inchieste, che si è occupato nel suo ultimo saggio, Bombe a inchiostro (Rizzoli), dell’informazione e soprattutto della controinformazione durante gli anni di piombo; Giorgio Boatti, giornalista e esperto di spionaggio, attento osservatore e analista di fatti importanti come la strage di Piazza Fontana e la fine della guerra fredda, autore con Giuliano Tavaroli del recente Spie (Mondadori); Fabrizio D’ Alessio, giornalista e studioso di complotti passati e recenti.

Insieme ai nostri ospiti cercheremo di porre domande e di indagare risposte su un tema oscuro e complesso per definizione, e a seguire proporremo un approfondimento, grazie alla disponibilità del giornalista Maurizio Torrealta e dello scienziato Emilio Del Giudice, a partire dall’ inchiesta La dottrina dell’ambiguità. Ovvero, la bomba che forse esplose: una “case history” esemplare di un possibile complotto che potrebbe esser stato tale nella realtà, che potrebbe oggi esplicitarsi grazie alla contro-informazione e alla Rete, che cela forse una sconvolgente verità accuratamente tenuta segreta fino ad ora, quella di una società che – ufficialmente ignara – inizia a convivere con il premeditato disastro dell’esplosione nucleare.

Il giorno seguente, 8 dicembre, alle ore 10 sempre al Centro Congressi, un inedito “faccia a faccia” dal titolo: Va riscritta la storia dell’Italia del XX secolo?

A questa seconda domanda, di grande attualità, cercheranno di rispondere lo scrittore Carlo Lucarelli e il magistrato Roberto Scarpinato, autore - insieme a Saverio Lodato - del saggio Il ritorno del Principe (Chiarelettere) che ha destato molta attenzione sui giornali e tra il pubblico. Due personalità diverse, per pubblicazioni e professione, si confrontano guidati dal giornalista del TG5 e scrittore Gaetano Savatteri, in un dialogo quasi socratico sulla regia occulta del potere negli accadimenti del nostro tempo.