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Scott Turow: Biografia |
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06/12/2007 |
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Scott Turow, considerato l’inventore del legal thriller, è nato il 12 aprile a Chicago nel 1949, è cresciuto nella capitale dell’Illinois e lì continua a vivere ancora oggi. Si è laureato all’Amherst College nel 1970. Nello stesso anno riceve la Edith Mirrielees Fellowship dal centro di scrittura creativa dell’università di Standford. Dal 1972 al 1975 insegna scrittura creativa a Stanford e poi si iscrive alla Law School di Harvard dove si laurea con lode nel 1978. Negli otto anni successivi è assistente del procuratore generale a Chicago e, tra i casi più noti, ha condotto la causa contro il procuratore generale William J. Scott, accusato di frode fiscale. È stato anche consigliere capo nell’Operazione Greylord, l’indagine federale sui casi di corruzione giudiziaria in Illinois che negli anni ’80 coinvolse 92 persone, inclusi 17 giudici, 48 avvocati, 8 poliziotti, 10 vice-sceriffo, 8 ufficiali giudiziari e un legislatore di Stato. Nel 1987 con Presumed Innocent – Presunto innocente, da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Alan J. Pakula e interpretato da Harrison Ford, scala i vertici delle classifiche di vendita di tutto il mondo. E nonostante il successo che prosegue anche con i libri seguenti, continua a fare l’avvocato penalista (è socio dello Studio Legale di Chicago Sonnenschein, Nath & Rosenthal) e il patrocinatore gratuito. Quasi tutti i suoi romanzi sono ambientati nel mondo forense, i luoghi dove si muovono i suoi protagonisti sono le aule giudiziarie, gli studi legali e la pubblica amministrazione delle grandi città nordamericane, in particolare Chicago. Dopo Presunto Innocente altri due libri sono stati tradotti in film: Reversible Errors – Falsa accusa e The Burden of Proof – L’onere della prova entrambi diretti da Mike Robe. Mentre Dustin Hoffman ha acquisito i diritti di Personal Injuries – Lesioni personali allo scopo di dirigere la sua opera prima. Proprio quest’ultimo romanzo venne dichiarato dalla rivista «Time» il miglior romanzo del 1999. Turow ha ricevuto numerosi premi letterari, tra cui il prestigioso Silver Dagger Award della British Crime Writers. Nel 1990, Turow apparve sulla copertina dell’11 giugno di «Time» che lo definì il “Bardo dell’Età delle Cause”. Oltre agli otto romanzi, Turow ha scritto anche due libri di non-fiction: l’opera prima One L (1977) – Harvard, Facoltà di legge, basata sulla propria frequentazione ad Harvard, e il saggio Ultimate Punishment (2003) – Punizione suprema, che raccoglie l’esperienza maturata nella speciale commissione voluta dal Governatore George Ryan per indagare i guasti e la validità della pena capitale a seguito della sconcertante scoperta di tredici casi di innocenti giustiziati. Ryan nel 2000 decise la moratoria per 164 pene capitali. Il libro è una lucida riflessione contro la pena di morte basata non su un principio etico, ma sulla constatazione analitica del danno irreversibile prodotto dagli errori nelle investigazioni poliziesche e nelle inchieste giudiziarie, dal razzismo e la faziosità delle giurie, dall’ingiusta dismisura tra i ricchi e i potenti che possono permettersi una difesa più che adeguata e coloro che, invece, vengono abbandonati al proprio destino. Come avvocato, Turow è riuscito a salvare dalla pena capitale alcuni dei suoi clienti, come, ad esempio, Alejandro Hernandez, che ha passato 11 anni nel braccio della morte per un delitto mai commesso. Lo scrittore ha al suo attivo anche numerosi articoli e saggi per «The New York Times», «Washington Post», «Vanity Fair», «The New Yorker», «Playboy» e «The Atlantic», nonché la curatela dell’antologia di racconti legal thriller Guilty As Charged (1996), pubblicata da Mondadori come Quel giorno a Eagle’s Point. Scott Turow ha vinto numerosi premi letterari tra cui l’Heartland Prize nel 2003 per Errori reversibili e il Robert F. Kennedy Book Award nel 2004 per Punizione suprema. I suoi libri sono stati tradotti in più di 25 lingue e hanno venduto oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo. |
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