Le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce sono assegnate alla sezione Delitti insoluti della questura di Cagliari. Per la prima è un trasferimento punitivo, per l’altra è una fuga da Milano e da un passato doloroso. Confinate in archivio e diffidenti l’una dell’altra, le due iniziano a indagare sui misteriosi omicidi di giovani donne, commessi parecchi anni prima in alcuni antichi siti nuragici dell’isola. Ma la pista fredda diventa all’improvviso rovente. Il killer è tornato a colpire. Eva e Mara dovranno misurarsi con i rituali di una remota, selvaggia religione e ingaggiare un duello mortale con i propri demoni.
Piergiorgio Pulixi (Cagliari, 1982), fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot pubblica Perdas de fogu (2008) per poi proseguire con L’albero di microchip (2009), Un amore sporco (2010) e Padre nostro (2014). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo premiata con diversi riconoscimenti. Alcuni suoi racconti sono pubblicati su «il Manifesto», «Left», «Micromega» e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito.