È di nuovo al lavoro sul mondo degli ultrà il regista e produttore
Claudio Bonivento, che ha ricevuto il
Premio Luca Svizzeretto 2019 del Noir in Fest e ha raccontato le sue passioni da regista, la sua visione del mercato cinematografico e ha rivelato il nuovo progetto su cui sta lavorando, dopo il recente
A mano disarmata di cui ha firmato la regia, un film «fatto un po’ in ristrettezza economica, in tre settimane invece delle quattro previste, ma è sempre meglio farle le cose, perché se sei bravo riesci a fare cose buone anche con poco tempo a disposizione». E Bonivento è stato così in gamba da vincere il Nastro d’Argento della legalità proprio con quel film, che parla della giornalista Federica Angeli che vive attualmente sotto scorta per la sua lotta con la mafia di Ostia.
Rispetto al nuovo progetto, Bonivento, un grande appassionato sportivo che da produttore con Ultrà (1990) di Ricky Tognazzi era stato premiato alla Berlinale, ha rivelato: «Sto cercando di montare un film sugli ultrà oggi, un mondo che negli ultimi anni è cambiato. Dovrebbe chiamarsi "Codice ultrà", perché parla proprio di un codice interno alle tifoserie sportive che oggi non è più rispettato, e invece dovrebbe esserlo. Ci sto lavorando da sei o sette mesi, prendendo spunto da una maxi-rissa che c’è stata a Centocelle tra due fazioni di tifosi romanisti giovani e vecchi. Un po' quello che sembra essere successo anche l’altro giorno con la rissa tra due gruppi di ultras rossoneri».Non ci saranno, dunque, nel nuovo film di Bonivento diatribe tra tifoserie concorrenti, ma lotte interne, tra nuove e vecchie generazioni.
Protagonisti del film saranno Mirko Frezza e Francesco Pannofino (entrambi anche nel suo ultimo A mano disarmata), oltre a un giovane ragazzo che il regista al momento sta ancora cercando.