Torino, 1849. Reduce dalla disfatta di Novara, dove gli austriaci di Radetzky hanno stroncato il sogno di Carlo Alberto, il maggiore Emiliano Mercalli di Saint-Just torna a Torino per sposare la fidanzata Naide, una delle prime donne medico d’Italia. Naide, però, è una patriota convinta, e mentre lui era sul campo di battaglia è corsa a Roma, dove Mazzini sta cambiando la storia con il miracolo progressista della Repubblica Romana. Emiliano vorrebbe raggiungerla, e l’occasione gliela offre nientemeno che Cavour: bisogna trovare il giovane Aymone, compagno di bagordi di Vittorio Emanuele II, e riportarlo a Torino, dove lo aspetta un matrimonio di facciata voluto proprio dal nuovo re. Purtroppo, Emiliano non fa in tempo ad arrivare che la situazione precipita. E mentre i francesi si preparano ad assaltare Roma, i reazionari pretendono a gran voce una condanna esemplare per il giovane venuto dal Piemonte a spargere sangue. Giancarlo De Cataldo, dopo la prima incursione risorgimentale de I traditori (seguito dalla sceneggiatura del film di Mario Martone Noi credevamo) torna al suo periodo storico preferito con questo intrigo alla Conan Doyle, in una delle cornici più affascinanti e meno conosciute della storia del nostro Paese.
Giancarlo De Cataldo, dopo l’esordio nel 1989 con Nero come il cuore, pubblica nel 1992 Minima criminalia: storie di carcerati e carcerieri. Alterna la scrittura di romanzi e saggi con testi teatrali, tra cui Acido Fenico: ballata per Mimmo Carunchio camorrista allestito dai Cantieri Teatrali Koreja. Nel 2002 arriva la consacrazione con Romanzo criminale. Premio Scerbanenco 2003, poi film per la regia di Michele Placido e in seguito serie televisiva per Sky, diretta da Stefano Sollima. Nel 2007 la Giuria dello Scerbanenco giudica Romanzo Criminale il miglior libro per i quindici anni del Premio. Nel 2010 insieme a Mario Martone, è lo sceneggiatore di Noi credevamo, selezionato in concorso alla Mostra di Venezia. Questa collaborazione gli vale un David di Donatello. Nel 2013 con Carlo Bonini scrive Suburra. Come nel caso di Romanzo criminale, anche Suburra diventa prima un film per la regia di Stefano Sollima e poi una serie distribuita da Netflix. Ancora con Bonini pubblica nel 2015 La notte di Roma. Tra i progetti televisivi, cura per la Rai Crimini, una serie scritta da grandi autori italiani, ed è tra i giudici di Masterpiece, talent di Raitre, dedicato ai libri e alla scrittura. Nel 2018 fa il suo esordio alla regia col documentario Pertini: il combattente, co-diretto con Graziano Diana.
Quasi per caso
Milano, Mondadori, 2019
Alba nera
Milano, Rizzoli, 2019
L’agente del caos
Torino, Einaudi, 2018
Un fitto mistero: immagini e storie del crimine
Roma, Contrasto, 2017
Il combattente: come si diventa Pertini
Milano, Rizzoli, 2017
La notte di Roma
con Carlo Bonini
Torino, Einaudi, 2015
Nell’ombra e nella luce
Torino, Einaudi, 2014
Giochi criminali
con Carlo Lucarelli Maurizio De Giovanni, Diego De Silva
Torino, Einaudi, 2014
Suburra
con Carlo Bonini
Torino, Einaudi, 2013
Io sono il Libanese
Torino, Einaudi, 2012
Il maestro, il terrorista, il terrone
Bari, Laterza, 2011
In giustizia
Milano, Rizzoli, 2011
I traditori
Torino, Einaudi, 2010
La forma della paura
con Mimmo Rafele
Torino, Einaudi, 2009
L’India, l’elefante e me
Milano, Rizzoli, 2008
Fuoco!
Milano, Edizioni Ambiente, 2007
Nelle mani giuste
Torino, Einaudi, 2007
Romanzo criminale
Torino, Einaudi, 2002
Teneri assassini
Torino, Einaudi, 2000
Onora il padre
Milano, Mondadori, 2000
I giorni dell’ira. Storie di matricidi
con Paolo Crepet
Milano, Feltrinelli, 1998
Il padre e lo straniero
Roma, Manifestolibri, 1997
Terroni
Roma, Theoria, 1995
Contessa
Pavia, Liber, 1993
Minima criminalia: storie di carcerati e carcerieri
Roma, Manifestolibri, 1992
Nero come il cuore
Milano, Interno Giallo, 1989