L’
AGICI -
Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti, in sinergia con il Noir in Festival, organizza due giornate di lavoro, nelle mattinate di venerdì 7 e sabato 8 dicembre, a Como, nelle quali approfondire importanza, scenari, prospettive e modalità di produzione di genere nonché il tema dell’internazionalizzazione del prodotto italiano.
Si inizia venerdì 7, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, con l’incontro Svizzera: un partner da scoprire in cui, alla luce del rinnovato accordo di coproduzione tra i due paesi e ricordando il successo di pellicole come Veloce come il vento, Lo chiamavano Jeeg Robot, fino al recente Il mangiatore di pietre, si valuteranno progetti e tecnicalità di un modello sostenibile per la coproduzione europea a vantaggio di un’industria culturale indipendente e aperta alle nuove sfide dell’internazionalizzazione.
Si continua sabato 8, dalle ore 09.00 alle ore 12.30, con il workshop Produrre genere in Italia in cui si analizzeranno potenzialità e modalità di un’industria audiovisiva capace di offrire contenuti e modelli sulla scena internazionale. Il genere, difatti, risulta sempre un argomento delicato in cui la nostra cinematografia sembrerebbe esitare rispetto a modelli e formule che in passato hanno fatto la gloria della nostra cinematografia all’estero: il giallo, il thriller, il poliziesco, il western, il fantasy.
Le due giornate di lavoro si inseriscono nel cuore della prossima edizione del Noir in festival che a Como propone un programma ricco di anteprime di qualità e di incontri con grandi protagonisti della scena noir (da Carlo Lucarelli a Jo Nesbų) fino a un programma speciale dedicato al cineturismo e alle potenzialità del territorio come set ideale per opportunità produttive anche molto diverse tra loro, tra acqua, montagna, ville storiche, il confine e la civiltà del lago.
«Il tempo dei festival come semplice luogo della visione e della scoperta - dice Giorgio Gosetti -, sta inevitabilmente esaurendosi. Sempre di più il festival deve sapersi connettere al territorio per valorizzarlo e offrirsi come piattaforma creativa per l’industria culturale proponendo una propria identità specifica in questo senso. È la nuova scommessa che, grazie ad AGICI e con il contributo di Istituto Luce - Cinecittà e SIAE, ci siamo proposti a partire da quest’edizione».