Una regista di successo, due tra le stelle più promettenti del giovane cinema italiano, un critico transoceanico, una star della fotografia di moda e cinema: ecco la
giuria internazionale del XXVII Noir in Festival che il 9 dicembre assegnerà il Black Panther Award tra le otto anteprime assolute in concorso.
SJ Clarkson, inglese di nascita e adottata dalla grande serialità d’autore americana, è produttrice e regista di due dei titoli di punta per Netflix: Marvel’s The Defenders e l’ancora inedita Collateral, scritta da David Hare e interpretata da Carey Mulligan e Maya Sansa. Il francese Cédric Succivalli, oggi presidente dell’International Cinephile Society, è tra i più stimati critici francesi della nuova generazione, ma è di casa negli Stati Uniti per la sua seguita rubrica in rete e per i suoi lavori come scrittore creativo e performer. Lo spagnolo Pedro Usabiaga, con più di cento esposizioni in tutto il mondo, è tra i più conosciuti fotografi di moda e cinema della scena spagnola. Per la sua città, San Sebastian, ha firmato di recente la bella mostra Welcome, Mr. Hitchcock sul viaggio nei paesi baschi del maestro del brivido nel 1958. E infine due protagonisti del cinema italiano: il "Marco Polo" Lorenzo Richelmy, reduce dai set dei fratelli Taviani (Una questione privata) e di Donato Carrisi (La ragazza nella nebbia), e Sara Serraiocco, nastro d’argento per Salvo di Grassadonia e Piazza, Premio Pasinetti per La ragazza del mondo. A breve si vedrà nella serie americana Counterpart di Morten Tyldum.
I "magnifici cinque" della giuria si aggiungono ai cento protagonisti della giuria popolare del Premio Caligari per il miglior noir italiano dell’anno; a presiederla lo sceneggiatore Salvatore De Mola (Montalbano), insieme ai critici Paola Casella e Fabio Ferzetti. E poi i tanti protagonisti attesi al Noir in Festival 2017, prima a Milano (dal 4 al 6 con una giornata di pre-apertura nel segno del noir italiano il 3, all’Auditorium IULM) e poi a Como, nella splendida cornice della "città dei balocchi" dal 7 al 10 dicembre.
Per citare solo alcuni dei personaggi di questi sette giorni col brivido: Maccio Capatonda e Luca Bigazzi il 3 dicembre, Carlo Lucarelli, i Manetti Bros., tutte le star dei nuovi Delitti del BarLume e i finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco, lunedì 4; il "maverick" Enzo G. Castellari, Donato Carrisi, Marcos Chicot con il suo "Aristotele Detective" e Yann Gozlan il 5; il produttore Pietro Valsecchi, Andrea De Sica e soprattutto la grande scrittrice Margaret Atwood (Premio Raymond Chandler) il 6; Marco Vichi, Dario Argento e Lynn Ramsay il 7; il noir che parla francese tra Bernard Minier e il nuovo Maigret contro il noir italiano che parla al femminile nella giornata dell’8. E per finire il premiato Abel Ferrara, Roberto Costantini, Marcello Fois, Luca D’Andrea, GUL, il noir svedese dell’autrice-attrice Gemma Carbone e tutti i vincitori di quest’edizione del festival.
Da non perdere poi le due grandi anteprime fuori concorso, My Cousin Rachel di Roger Michell con Rachel Weisz per l’inaugurazione e Wonderstruck di Todd Haynes per una chiusura che vede anche il ritorno in versione restaurata del capolavoro thriller di tutti i tempi, Il silenzio degli innocenti, nel ricordo di Jonathan Demme.