LE CINESTESIE DI MAURIZIO TEMPORIN

Il lavoro di Maurizio Temporin nell’arte, nel cinema e nella letteratura ha un denominatore comune: il mistero, la "materia oscura" del cinema noir. Storie non vere, ma verosimili, che narrano una realtà controfattuale; un po’ come i racconti di Giorgio Scerbanenco immaginavano la Milano nera degli anni Sessanta. Le Cinestesie sono senza dubbio noir già a partire dalla scelta dei titoli e, soprattutto, perché pongono lo spettatore davanti a un mistero da risolvere: perché questo film mi sembra di averlo visto?

«La possibilità di partecipare al Noir in Festival - dice Maurizio Temporin - mi ha entusiasmato fin da subito, credo che sia il miglior ecosistema per delle locandine che provengono da un’altra dimensione. Confondere la memoria di tanti appassionati di cinema, far riscoprire grandi classici come non li hanno mai immaginati, non è un atto sovversivo, decisamente ironico, è soprattutto un ricalcolo della realtà, tanto da farla diventare più simile alla finzione. Il Noir in Festival ci offre la possibilità di sprofondare per qualche ora in altri mondi possibili, mondi da cui le Cinestesie provengono, o forse è proprio il nostro mondo a essere un film. Sì, è sicuramente così. Ora bisogna capire chi è il regista. Credo che le mie opere stimolino questo genere di indagine. Mark Frost, un uomo molto saggio, una volta mi disse che il mistero è l’ingrediente più importante della vita e per il seguente motivo: il mistero crea meraviglia, che conduce alla curiosità, che a sua volta fornisce il terreno per il nostro desiderio di comprendere chi e cosa siamo in realtà».

CINESTESIE
di Maurizio Temporin
a cura di
Francesca Martire

3 / 8 dicembre 2017
IULM Open Space - Contemporary Exhibition Hall
in collaborazione con
Fondazione Maimeri
Famiglia Artistica Milanese
partner
SpazioTempo(rin) Lucidosottile
promosso da
SIAE e Noir in Festival 2017

3 dicembre
IULM Open Space - Contemporary Exhibition Hall
ore 19.30
Vernissage della mostra
interverranno 
Alessandra Redaelli
critica e giornalista d’arte
Gianni Maimeri
fondazione Maimeri

Maurizio Temporin, regista, scrittore e sceneggiatore, nel 2007 pubblica per Rizzoli il romanzo Il tango delle Cattedrali. Con Giunti dal 2010 pubblica la trilogia per ragazzi Iris (Fiori di cenere, I sogni dei morti, I risvegli ametista) tradotta in diversi paesi. Dal 2011 si dedica quasi esclusivamente alla regia e alla sceneggiatura. Uno degli ultimi lavori è un videoclip per i Devo realizzato insieme a Max Papeschi. Collabora spesso con Fabio Guaglione e Lucidosottile. È fondatore e direttore artistico dello studio SpazioTempo(rin), una factory situata nel centro di Milano in cui collaborano creativi e specialisti di diversi settori, tra cui cinema, editoria, arte, pubblicità e comunicazione.