Francia, 2017, 95’, colore, DCP
sceneggiatura
Axelle Ropert
Serge Bozon
liberamente tratto da
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
di R. L. Stevenson
fotografia
Céline Bozon
montaggio
François Quiqueré
musica
Benjamin Esdraffo
suono
Laurent Gabiot
scenografia
Laurie Colson
costumi
Delphine Capossela
interpreti
Isabelle Huppert [Mrs. Géquil / Mrs. Hyde]
Romain Duris [preside]
José Garcia [Mr. Géquil]
Adda Senani [Malik]
Guillaume Verdier [tirocinante]
Patricia Barzyk [vicina]
Pierre Léon [ispettore]
Jamel Barbouche [padre di Malik]
produttori
David Thion
Philippe Martin
produzioni
Les Films Pelléas
Frakas productions
co-produttori
Jean-Yves Roubin
Cassandre Warnauts
co-produzioni
Arte France Cinéma
Auvergne
Rhône-Alpes Cinéma
con la partecipazione di
Canal +
, Ciné +
ARTE France
CNC
Haut et Court distribution
con il contributo di
La Région Île-de-France
in associazione con
Cinémage 11
Indéfilms 5
Soficinéma 13
vendite internazionali
distribuzione italiana
Movies Inspired
La signora Géquil è un’insegnante timida, disprezzata da colleghi e studenti. In una notte tempestosa, mentre conduce un esperimento nel suo laboratorio, sviene colpita da un fulmine. Quando si sveglia, si sente decisamente diversa... e la comparsa della temibile signora Hyde presto ha un impatto sui metodi didattici della signora Géquil.
«Questo è un film sulla scuola o, più precisamente, sulla difficoltà di trasmettere un insegnamento. Infatti, il successo educativo tardivo di Madame Géquil le "brucia le ali" (e il resto). Solo quando diventa un’altra donna, lei è in grado di dare qualcosa ai suoi studenti. Peccato che quest’altra donna non si fermi più! L’autorità appena conquistata è poco più che una tappa in una corsa a capofitto fuori dal controllo di Madame Géquil. Insomma, ciò che le ha permesso di realizzarsi come insegnante alla fine si rivela molto pericoloso. Nessuna metamorfosi è del tutto innocua: chi può dire dove conducano quei cambiamenti interiori che ci permettono di trovare il successo? Ovviamente, non sto affermando che l’omicidio di adolescenti sia il prezzo da pagare per il successo scolastico! La storia di Stevenson mi permette di affrontare le difficoltà e le speranze che oggi ruotano intorno al mondo scolastico. Una cosa importante da sottolineare riguardo alle scene del liceo: la maggior parte di quelle comiche o apparentemente "demenziali", come la supervisione dei due progetti o il minuto di silenzio richiesto dal preside dopo la morte di uno studente, sono tratte da fatti realmente accaduti. Gli insegnanti che lavorano nelle periferie di Parigi mi hanno riferito questi aneddoti. Di fatto, la sceneggiatura è stata scritta in stretta collaborazione con i professori. Mi hanno raccontato alcune storie e io seguivo regolarmente i loro corsi. Infine, ho usato anche la mia esperienza personale, dopo aver insegnato tre anni nelle scuole superiori nelle periferie di Parigi». [Serge Bozon]
Serge Bozon (1972) lavora come attore e critico cinematografico per riviste come «Trafic», «Lettre du Cinéma», «Cahiers du cinéma», «Transfuge» e «Vertigo». Nel 1998 dirige la sua opera prima, L’amitié, inserito nella selezione ACID del Festival di Cannes. Quattro anni dopo è la volta del mediometraggio Mods ancora nella sezione ACID e al Festival di Locarno. Con La France (2006), presentato alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes, vince il Premio Jean Vigo. Nel 2013 torna alla Quinzaine grazie a Tip Top e si aggiudica la Menzione Speciale della SACD. Madame Hyde è il suo quarto lungometraggio.
2017 Madame Hyde
2013 Tip Top
2007 La France
2002 Mods [mm]
1998 L’amitié