L’università IULM vince la scommessa del Noir

Era la prima volta che un festival internazionale eleggeva a propria "casa" e obiettivo privilegiato una sede universitaria. Grazie ai numeri (quasi duemila partecipanti in soli tre giorni), alla qualità dei protagonisti (da Dario Argento a Claudio Amendola, da Donato Carrisi ad Andrea Purgatori, da Nicolaj Lilin a Ruggero Deodato), alle proposte originali (il meglio della fiction che verrà sulla piattaforma di Sky Atlantic), al progetto originale del contest per giovani appassionati di cinema Fight Cult, oggi si può dire che l’università milanese IULM abbia vinto una scommessa fondamentale per il futuro del Noir in Festival.

«La vitalità e il calore del pubblico giovane su cui abbiamo potuto contare alla IULM di Milano - dicono i direttori della kermesse, Giorgio Gosetti e Marina Fabbri - rappresentano il futuro per la manifestazione. Fare dell’università l’autentico co-protagonista del nostro progetto, grazie al grande lavoro con il Preside Gianni Canova, i quadri operativi e i giovani volontari dell’università, sarà il nostro vero obiettivo dei prossimi anni». Del resto, per IULM non si è trattato di "ospitare" il Festival ma di contribuirne in modo decisivo alla realizzazione insieme a partner pubblici e privati come il Ministero, la SIAE, Istituto Luce-Cinecittà, l’Associazione Amici di Como e il pool degli albergatori lariani.

Dopo un weekend nella migliore tradizione del Festival, svoltosi a Como con la cornice suggestiva della Città illuminata a festa, del Teatro Sociale e del lago "hitchcockiano", l’esordio a Milano del Noir in Festival è coinciso con un grande tributo al genio di Tim Burton e la presentazione di Miss Peregrine nel nuovo auditorium della IULM gremito in ogni ordine di posti. Anche le masterclass dei giorni successivi hanno contato su un grande seguito di ragazzi curiosi e appassionati, fino all’attesa finalissima del contest Fight Cult che oggi ha visto trionfare la squadra dei Wookies in una sfida all’ultimo sangue contro quella di Terzo potere a favore (o contro) un classico del noir italiano recente: Quo Vadis, Baby? di Gabriele Salvatores.

«La vittoria decretata dalla giuria e dal pubblico del sito Welovecinema.it che sosteneva l’iniziativa grazie all’impegno di BNL Gruppo BNP Paribas - dice Gianni Canova - ci ha fatto scoprire che il cinema di Salvatores ha un grande seguito tra i più giovani e anche i ragazzi che oggi sostenevano l’accusa contro Quo Vadis, Baby? hanno ammesso, a giochi fatti, che solo la dinamica del gioco li ha costretti a cercare aspetti negativi».
«Certo che abbiamo perso - ha esclamato alla fine uno dei concorrenti -, ma come si fa a parlar male di un film che oggi sembra più moderno di ieri?».

Il Noir in Festival tornerà a Como e Milano nel dicembre 2017 e la partnership con IULM proporrà una nuova edizione del contest, oltre al premio del pubblico Fight Cult assegnato dai ragazzi a un film della selezione ufficiale e vinto quest’anno da Il permesso. 48 ore fuori di Claudio Amendola.


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