Il Noir in Festival, giunto alla sua XXVI edizione, la prima celebrata in Lombardia dall’8 al 14 dicembre, inaugura la sua nuova vita assegnando il suo premio letterario più prestigioso, il Raymond Chandler Award alla carriera, a uno scrittore italiano che, nonostante la sua giovane età, ha profondamente segnato con la sua opera la letteratura e la vita culturale italiana in questo ultimo decennio, e per la potenza della sua scrittura è stato apprezzato in tutto il mondo: Roberto Saviano.
A dieci anni dal successo globale di Gomorra, Saviano torna a raccontare la violenza della sua terra d’origine con La paranza dei bambini, romanzo uscito per Feltrinelli il dieci novembre, e lo fa confermando anche questa volta di essere, oltre che un bravo scrittore, anche un autore con «una visione politica della scrittura», come afferma lui stesso in una recente intervista: «Continuo a domandarmi se la parola possa cambiare il mondo. Ecco perché ho scritto La paranza dei bambini».
Nella tradizione del Premio Chandler, lo scrittore premiato è un narratore della realtà e un creatore di emozioni, un visionario che si nutre della speranza di sradicare il male descrivendolo. Nessuno meglio di Roberto Saviano potrebbe incarnare oggi questa speranza; per questo siamo felici e orgogliosi di potergli consegnare il Premio letterario a noi più caro.
Il Raymond Chandler Award, istituito da Irene Bignardi nel 1996 grazie alla collaborazione con il Raymond Chandler Estate, è stato assegnato in questi anni alle massime personalità della letteratura di genere, tra cui P.D. James, John le Carré, John Grisham, Elmore Leonard, Scott Turow, Michael Connelly, Andrea Camilleri, Don Winslow, Henning Mankell e molti altri fino a Joe Lansdale, premiato nel 2015.