Non è affatto un poliziotto convenzionale il capitano della sezione criminale di Lione, Kader Cherif, appassionato del suo mestiere e fan dei protagonisti di celebri serie televisive degli anni Settanta e dintorni, come Colombo, Kojak e Starsky & Hutch. «È un personaggio luminoso e solare», racconta lo sceneggiatore Lionel Olenga a proposito del protagonista della serie francese, in onda su Giallo (Dtt canale 38, Sky 144, Tivùsat 38) dal 4 gennaio. «Quando abbiamo iniziato a realizzare Cherif sapevamo già che sulla rete a cui era destinata, France2, erano presenti serie tv con investigatori cupi e depressi; noi, invece, volevamo realizzare qualcosa di diverso e cercare di rispondere alla domanda: perché questo poliziotto ama il suo lavoro? L’idea era di dar vita a un cocktail adatto a tutta la famiglia».
In riferimento al proprio personaggio, l’attore Abdelhafid Metalsi racconta: «Il fatto che Cherif abbia un’identità multietnica rispecchia la realtà francese di oggi; la scelta di non renderlo esente da difetti, inoltre, contiene in nuce una scelta politica. Aver avuto la possibilità di interpretare questo ruolo è stato un autentico regalo». La scelta dell’ambientazione della serie, invece, è caduta su Lione perché, dice Olenga, «fino ad allora era stata sfruttata pochissimo. L’idea è venuta al produttore, che è del posto; dopo un po’ ci siamo resi conto che da semplice location la città è diventata un altro protagonista della storia, e oggi sarebbe impensabile girare in un posto diverso».
Se Cherif è indissolubilmente legato a Lione, l’Ispettore Coliandro, che dopo ben cinque anni torna su Raidue, non può essere immaginato senza Bologna. Dietro la macchina da presa della nuova stagione, che stavolta conta sei episodi, sempre i Manetti Bros., affiancati ancora una volta da Carlo Lucarelli, ideatore e sceneggiatore della serie, e Giampaolo Morelli, interprete del personaggio.
«Ci piace pensare - afferma Marco Manetti - che questa sia una serie che ha quattro autori: io, mio fratello, Carlo e Giampaolo, perché ognuno ha contribuito a suo modo a rendere il personaggio quello che è oggi, l’icona che il pubblico riconosce. Si può essere autori anche senza cambiare le parole di un testo ma semplicemente interpretandolo».
Cinque autori, aggiungiamo noi includendo la coppia Pivio e Aldo De Scalzi, che ha curato anche in questa occasione l’aspetto musicale della serie. «Ho amato le precedenti quattro stagioni ma confesso - afferma Pivio - di aver riso davvero tanto; non c’è stato un istante in cui non fossi coinvolto dall’azione o dal divertimento». «In effetti -ribadisce Marco -, tutto è rimasto identico rispetto a prima, a eccezione del fatto che questa è la migliore di tutte le stagioni precedenti!».
«Il mio personaggio è lo stesso di cinque anni fa - aggiunge Morelli, ridendo -, ad eccezione delle rughe sul mio viso, quelle sono aumentate!». Nonostante la lunga assenza, dunque, sembra che le nuove avventure di uno dei personaggi più amati del piccolo schermo italiano siano pronte a regalare al pubblico italiano un carico di intrattenimento senza precedenti!