XXV edizione
8/13 Dicembre 2015

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Detective Sinatra

Il 12 dicembre 1915 Frank Sinatra nasceva a Hoboken, sobborgo di New York, da padre siciliano e da madre ligure; ottant’anni più tardi avrebbe tenuto l’ultimo concerto dal vivo, a conclusione di una carriera brillante e lunga nel mondo della musica e del cinema, che l’ha consacrato icona intramontabile. Da allora sono passati vent’anni e Adrian Wootton [qui in basso potete scaricare il suo saggio, All the Way. Frank Sinatra], Chief Executive di Film London, ha scelto il Festival di Courmayeur per tenere una masterclass in cui ne ha rivisitato la figura rileggendola in chiave noir, alla luce dei chiaroscuri che hanno contraddistinto la sua vita reale e quella fittizia sullo schermo.

«Il padre - racconta Wootton - durante il proibizionismo contrabbandava alcol mentre la madre eseguiva aborti illegali. I genitori avevano diversi legami con personaggi della malavita, come Lucky Luciano». Per tutta la vita Sinatra ha intrattenuto una relazione complicata con il crimine organizzato a tal punto, si dice, da essere allontanato dall'ambiente presidenziale da Bob Kennedy, nonostante si fosse speso moltissimo per il fratello John. «Nessuno, però - chiarisce Wootton -, ha mai trovato un collegamento tra lui e la mafia, soprattutto in riferimento alla sua carriera; è probabile, comunque, che Sinatra avesse ricevuto, in momenti di difficoltà, un sostegno da personaggi appartenenti al mondo malavitoso, che lo aiutavano facendolo esibire nei propri locali. Diverse foto "imbarazzanti" lo ritraggono al fianco di personaggi mafiosi ma è praticamente certo che l’unica cosa che legasse realmente Sinatra a loro fosse un certo senso di ammirazione per il concetto di rispetto che essi incarnavano».

Più del tessuto biografico, intrinsecamente noir, ciò che ha davvero caratterizzato la figura di "The Voice" nell'immaginario collettivo è stato il ruolo di detective duro, tutto d’un pezzo, che si è progressivamente ritagliato in una serie di pellicole di genere da lui interpretate a partire dal 1953.

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La trasformazione - 
racconta Wootton - cominciò con Rocky Fortune, un radiodramma in onda su NBC in cui interpretava Rocco Fortunato, un giovane uomo dagli svariati talenti che si barcamena svolgendo diversi lavori che lo coinvolgono in varie traversie. Di lì a poco, grazie a film come Suddenly e Guys and Dolls, Sinatra si allontana dall'immagine di cantante ingenuo per vestire i panni di personaggi che si avvicinano più al suo reale modo d’essere. Crescendo in intensità drammatica anno dopo anno, è in The Manchurian Candidate e The Detective che regala al pubblico quelle che sono probabilmente le sue due migliori performance, pienamente iscrivibili nel genere noir».


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  • All The Way. Frank Sinatra di Adrian Wootton