Partita
nel 2002 alla volta degli States per realizzarsi professionalmente come
attrice di teatro e cinema, l’italiana Celeste Moratti interpreta
il detective Aimee Dobkins nel film indipendente scritto e diretto da
Sean Roberts, Traffickers, che ha già conquistato il premio per il
Miglior Film al Philadelphia Independent Film Festival 2015. «Quando ho
letto il copione l’ho trovato bellissimo - racconta la Moratti, anche
produttrice esecutiva del film -. L’agente Dobkins è un’osservatrice, non
parla tantissimo, è una persona molto isolata resa interessane da
un’aura di mistero che la circonda. Il personaggio mi assomiglia
abbastanza quindi non ho fatto molta fatica nell'interpretarlo; non mi
sono ispirata a particolari attori anche se quando penso al ruolo del
detective mi viene subito in mente Gary Oldman, che ha capacità di
interpretare con umanità anche personaggi dalle tinte chiaroscure».
Il
film, che ha un registro spiccatamente realistico, quasi
documentaristico, ruota attorno al "destino" di una pistola, vero
innesco della vicenda e di una serie di drammatici eventi, iscrivendo
così Traffickers nel dibattitto tutt’ora accesissimo sull'uso delle armi
da fuoco negli Stati Uniti: «Bisogna sradicare la mentalità, invalsa
specialmente tra i più giovani, che le armi diano potere e autorità, e che siano… "cool". Non essendo nata
negli Stati Uniti mi sembra assurdo il fatto che nei
supermarket si possano comprare, ad esempio, delle mitragliatrici, e
penso che ci sia un’assoluta necessità di stabilire un controllo sulla
vendita delle armi. È un dibattito molto complicato perché una
regolamentazione del genere, oltre a essere percepita da molti americani
come una limitazione alla propria libertà, va anche contro potentissime
lobby».
A riguardo della propria esperienza negli States, l’attrice
racconta: «In America cinema e teatro vengono visti prevalentemente come
un business e in second’ordine come forme d’arte. Non è facile
affermarsi, nulla viene regalato e proprio per questo è un sistema che
produce una forte consapevolezza del proprio valore». Celeste Moratti attualmente è al lavoro su una rivisitazione dell’Amleto a New York e
sarà a breve coinvolta nel nuovo progetto di Sean Roberts, Cold Hands,
storia di mafia ambientata a Philadelphia.