L'Italia coloniale di Albergo Italia è uno specchio che riflette
quella di oggi: metà pulita e metà marcia. Nella Colonia Eritrea re-impariamo a
vedere noi stessi - i t'liàn, gli
italiani, i "so tutto io", cullu ba'llè, quelli cui piace "di averle pensate loro, le cose" -
tramite lo sguardo ironico e sapiente dello Sherlock Holmes abissino, il
detective Ogbà, affiancato e sostenuto dal capitano dei carabinieri di
Asmara, l'investigatore Colaprico. I
due, lontani dall'essere una coppia di agenti modello, scoprono nel loro
rapporto una ragione per continuare le indagini, trovando insieme un motivo per
rialzarsi in ogni colpo di scena o parziale verità subito caduta. Dame belle
quanto sprezzanti, ambigue creature del male, monelle prostitute,
"geologi", furieri furfanti, camerieri allampanati, lingue e dialetti
si intrecciano nella cornice moderna e luccicante dell'elegante Albergo Italia,
l'unico di Asmara, Eritrea, Italia. Cosa manca per poter inaugurare la storia,
oltre che l'albergo? Ovvio, il cadavere di un faccendiere.
Carlo Lucarelli (1960, Parma)
esordisce nel 1990 con Carta bianca, primo di una lunga serie di romanzi
polizieschi, tra cui Via delle Oche,
Premio Scerbanenco 1996. Diviso tra letteratura, televisione, cinema e radio,
oltre alla passione per la musica, deve il suo successo anche ai protagonisti
delle sue serie più celebri: l'ispettore Coliandro, il commissario De Luca e
l'ispettore Grazia Negro, interpretati rispettivamente nelle versioni cinematografiche
e televisive da Giampaolo Morelli, Alessandro Preziosi e Lorenza Indovina.
Sceneggiatore di alcuni fumetti (un Dylan Dog, tra gli altri) e per il
cinema (Nonhosonno di Dario Argento, Albakiara di Stefano
Salviati), dai suoi libri vengono realizzati i film Almost Blue di Alex
Infascelli e Lupo mannaro di Antonio Tibaldi, le serie televisive L'ispettore
Coliandro, Il commissario De Luca, e due episodi di Crimini: Rapidamente
e Niente di personale. Nel 2012 esordisce alla regia con L'isola
dell'angelo caduto, presentato al Festival di Roma. Lavora per la radio (Radio
Bellablù), la televisione (Blu notte, La tredicesima ora),
scrive su numerosi giornali («Il manifesto», «L'Europeo», «Il Messaggero», «XL»), è fondatore del "Gruppo 13", associazione di scrittori di
romanzi gialli della Romagna e cura la rivista telematica «Incubatoio 16».
Insegna scrittura creativa alla Scuola Holden a Torino e nel carcere Due
Palazzi di Padova.
PROGRAMMAZIONE
13/12/2014 h 16:00: Jardin de l'Ange presenta Piero Colaprico
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